Anche noi assistiamo attoniti alla bufera che si sta abbattendo sul Campidoglio. L’approssimazione con la quale la Sindaca ha gestito la vicenda Muraro, le ultime dichiarazioni della ex capo di gabinetto Raineri sul duo Marra-Romeo, la lettera con la quale l’ex assessore Minenna si rimangia il voto dato a favore dell’assunzione di Romeo. Insomma una roba che a confronto le gaffes di Marino sono alta politica.
Quello che traspare è una guerra tra bande che fa presagire che il M5S potrebbe implodere ed eliminarsi da solo. Quando si ritiene di essere autosufficienti e invece non si è preparato uno straccio di classe dirigente si va a sbattere inesorabilmente contro un muro. Non avendo nulla da aggiungere a quanto paludati commentatori stanno scrivendo in queste ore, preferiamo virare sui problemi di Roma, quelli che questa giunta si era impegnata a risolvere e che invece sono in completo abbandono.
Non solo non si fa nulla per una delle vere emergenze della città, il decoro, come spiegato nel nostro articolo di ieri, ma anche il verde, il commercio ambulante, le grandi opere, i lavori pubblici sono come dimenticati.
Sarebbe utile capire cosa sta succendo a via dei Monti Tiburtini, dove un cantiere gigante è fermo da mesi. La classica opera alla romana, iniziata con la gran cassa e lasciata a metà. La strada è stata stravolta, le corsie ridotte, le attività industriali cacciate ma il progetto è morto e sepolto.
Ecco le immagini dell’abbandono.
Qui un operaio non si vede più da tempo. Le erbacce sono le uniche protagoniste e gli automobilisti maledicono chi ha avviato il lavoro e l’ha lasciato a metà. Già da lunedì sono tornate le code ad ogni ora del giorno e alla ripresa delle scuole la situazione non potrà che peggiorare.
Peccato perchè l’idea era particolarmente suggestiva: creare una rotatoria all’altezza dell’ospedale Pertini, un sottopasso che parta sempre dall’ospedale Pertini, un altro sottopasso all’altezza di via dei Durantini e un cavalcavia ciclopedonale che sia una specie di porta per la zona di Pietralata. Inoltre corsie laterali (come questa che vedete nell’ultima foto qui sopra) per fluidificare il traffico e sottoservizi per fognature e reti.
Un progetto voluto dal Campidoglio e finanziato dal Ministero delle Infrastrutture. Ma il cantiere risulta ormai fermo da troppo tempo e i mesi perduti non hanno spiegazione se non nelle solite lentezze burocratiche e nella consueta sciatteria.
Sarebbe il caso che la giunta Raggi e il 4° Municipio intervenissero, magari stabilendo un cronoprogramma, cercando di capire perchè qui non si lavora più e se c’è il rischio di perdere i finanziamenti. Invece come sappiamo in giunta sono impegnati a divorarsi tra loro. Una situazione imbarazzante che sta provocando una paralisi a tutti i livelli. Ieri il Messaggero ricordava che in consiglio comunale non c’è all’ordine del giorno neanche una delibera, neanche una piccola mozione. Il nulla, il vuoto assoluto.
Pare che il neo assessore De Dominicis sia persona capace. Non lo sappiamo, ma a leggere l’esilarante intervista rilasciata al Corriere della Sera nella quale parlava di “sprid” invece di “spread” e fantasticava risarcimenti di 351 miliardi da parte delle agenzie di rating, beh……viene da chiedersi: ma l’avvocato Sammarco non poteva suggerire qualcun altro un pò più giovane e con i piedi per terra? Se è questo il futuro della giunta, allora Monti Tiburtini e tutti gli altri problemi aspetteranno ancora molto a lungo!
2 risposte
“Quando si ritiene di essere autosufficienti e invece non si è preparato uno straccio di classe dirigente si va a sbattere inesorabilmente contro un muro”.
In due righe Guardascione ha centrato e sintetizzato perfettamente la questione.
Febbraio 2020: il cantiere è ancora fermo così come lo descrivete, con l’aggravante di rifiuti ingombranti abbandonati, erbacce che sono diventati alberi, in una situazione di degrado inaccettabile.
Ma veramente non si può far nulla per protestare contro questo scempio e ottenerne la fine?