Il tiro al piccione in corso da settimane a Roma contro il Sindaco Raggi, messo in campo da tutta la stampa locale, è abbastanza comprensibile, essendosi il Sindaco stesso voluto arroccare sempre più in un fortino con i suoi collaboratori più stretti ed avendo poi dovuto capitolare miseramente.
Anche noi non perdiamo occasione per sottolineare gli errori che l’attuale amministrazione sta commettendo, con la differenza che nel nostro caso ci spinge una passione sincera per la città di Roma (contando di essere fin qui riusciti a dimostrarla questa passione) e la volontà di riportarla a livelli di decoro e prestigio che le competono, mentre nel caso della stampa è probabile che vi siano anche ben altre motivazioni dietro alle ripetute campagne di discredito nei confronti del Sindaco.
Diciamo questo perché non possiamo non continuare a stupirci di quanta attenzione venga data all’amministrazione Raggi mentre l’altra grande amministrazione locale di Roma, la Regione Lazio, viene degnata di qualche sguardo solo quando c’è da magnificarne il Presidente Zingaretti. Come abbiamo avuto già modo di scrivere infatti, trovare sui giornali qualche notizia critica sulla Regione Lazio è impresa quasi impossibile, cosa che, considerato il livello infimo dei servizi che la Regione stessa fornisce in materia sanitaria, di trasporto pubblico o di commercio, conferma quanto inconsistente ed inutile sia la stampa e l’informazione romana in genere.
E come già fatto in passato, ricorriamo all’unica voce critica nei confronti dell’attuale governo della Regione Lazio, almeno di cui abbiamo notizia, per prendere coscienza delle cose gravi che stanno al momento accadendo in Regione. Si tratta del consigliere regionale M5S Davide Barillari, l’unico che faccia una vera opposizione al governo in carica, mentre tutti gli altri ricordano le dinamiche che usavamo vedere in Assemblea Capitolina ai tempi della Giunta Alemanno: accese discussioni in aula per poi ritrovare i consiglieri degli opposti schieramenti a cena insieme la sera.
Di seguito alcuni estratti del lungo post che Barillari ha postato sul suo profilo facebook la notte del 30 dicembre, durante la discussione del bilancio della Regione Lazio.
“I cittadini devono sapere. Tutti devono conoscere l’inutilita’ del Consiglio Regionale del Lazio, del profondo buco nero nel quale siamo finiti dopo 3 anni di legislatura.
Il consiglio e’ lo zerbino della giunta e non ha alcun vero ruolo. Approva senza fiatare cio’ che dice Zingaretti.
Ma in questo anno di fine legislatura, tutto sta andando a rotoli.
[…]
Siamo in aula da 3 giorni perche’ dobbiamo approvare un bilancio da 34 miliardi di euro, fondamentale per la vita di 6 milioni di persone. Ma a differenza di tante altre regioni che hanno approvato il proprio bilancio a inizi dicembre, il PD del Lazio porta in aula volutamente il bilancio a poche ore dalla fine dell’anno. Perche’? Per costringere l’aula ad approvarlo senza discussione, con il ricatto del commissariamento.
O cosi’, o nulla. Questa e’ la loro democrazia.
[…]
Siamo in pochi in aula, al nostro posto, in attesa di iniziare. Tanti girano per l’aula, altri per i corridoi, altri sono andati a casa. Anarchia completa.
Eppure dovremmo essere qui per approvare un bilancio da 34 miliardi di euro che nessuno ha letto.
Non solo…la documentazione di dettaglio non e’ stata fornita, nonostante le tante richieste….quindi siamo qui ad alzare la mano (quando arrivera’ il momento!) per votare un altro assegno in bianco alla giunta Zingaretti.
L’imperatore comanda e tutti i consiglieri del PD approvano senza fiatare.
Cosi’ va avanti dal 2013.
Inutile dire che le altre forze politiche si sono scatenate per ottenere i soliti contentini, riunioni ed incontri con i vari assessori, abbracci fra destra e sinistra, e poi si allunga strumentalmente il brodo da giorni e giorni per qualche vantaggio (il cemento del piano casa), in modo da far vedere ai propri elettori che ancora questi partiti servono a qualcosa.
[…]
Ma quest’ anno c’e’ un’aria di profonda rassegnazione: le sedute dovrebbero iniziare alle 11, poi arriva il messaggio del posticipo alle 12, poi la gente si presenta in aula verso le 12.40 dopo vari rinvii a causa dell’aula vuota. Poi un paio d’ore per mangiare, e poi riunioni non si sa dove fra relatori di minoranza e maggioranza.
Si arriva all’ora di cena, altra sospensione della seduta.
Dovevamo iniziare alle 21.30, sono le 24 e non ci sono notizie. Nessuno si spiega che succede. Tutti girano per l’aula depressi e senza sapere cosa stiamo tutti qui a fare….addirittura gli stessi membri della maggioranza PD e gli assessori si lamentano dello schifo nel quale siamo finiti.
Qualcuno se ne va a casa disgustato.
[…]
A non ascoltare piu’ chi parla in aula, perche’ tanto e’ un teatro dove ognuno recita la sua parte come se gli altri non esistessero. Monologhi.[…]
Sembra che non freghi nulla a nessuno, ne’ del bilancio, ne’ dei doveri di chi rappresenta i cittadini e si prende 9000 euro netti ogni mese.
Siamo qui in aula ad “aspettare” qualcosa.
Quel qualcosa e’ il maxiemendamento.
Arrivera’ stanotte, o domani al massimo, il maxiemendamento che tagliera’ la discussione e permettera’ a questa scalcagnata maggioranza di sgoverno, di chiudere in pochi minuti i lavori e fare il solito comunicato vincente e arrogante zingarettiano su tutti i giornali dicendo “abbiamo approvato il bilancio della regione lazio, un passo in avanti fondamentale per il futuro di tutti noi”.
Parole vuole.
E dopo il maxiementamento che calera’ stanotte, potremo tutti andare felicemente a casa dopo tutto questo lavoro, torneremo dalle nostre famiglie, con “la coscienza a posto” (come ha avuto il coraggio di dire oggi pomeriggio pubblicamente uno del PD)
Parole vuote, coscienze vuote.
Una Regione vuota.”
Nel caso si avessero dubbi su come quello che descrive il consigliere Barillari impatti sul nostro quotidiano, basta collegarlo all’ultima volta in cui siamo capitati in un pronto soccorso e vi abbiamo passato interminabili ore in attesa.
A noi piacerebbe sapere quanto viene stanziato nel bilancio per continuare a consentire ad un manipolo di prepotenti di occupare impunemente il palazzo di via Maria Adelaide, con un affitto mancato per la Regione Lazio e tutte le utenze pagate ad occupanti di cui nessuno ha mai verificato il diritto all’alloggio gratuito.
Oppure ci piacerebbe sapere quanti ricavi sono stati previsti in bilancio per l’affitto delle banchine del Tevere l’estate, ben sapendo che poi i concessionari vi lucreranno sopra cento o mille volte di più.
Purtroppo avevamo segnalato questi spunti ai consiglieri M5S in Regione Lazio ma non hanno ritenuto di approfondirli.
Rimane comunque l’egregio lavoro di opposizione fatto dal consigliere Barillari, a dimostrazione che nel MoVimento ce n’è di gente appassionata, valida e capace; tutto sta che nei posti chiave non ci vadano le persone sbagliate, come invece sembra essere avvenuto in Campidoglio.