Le immagini inviate da Corrado G. si riferiscono a via Enrico Pestalozzi, zona Pineta Sacchetti/Gemelli. Ma foto simili si potrebbero scattare in molte, troppe strade di Roma. Si tratta insomma di scene così comuni che non fanno neanche notizia. Nel caso specifico sarebbe interessante capire cosa pensava l’operatore che ha svuotato il cassonetto grigio nel momento in cui lo ha appoggiato sopra un cumulo di rifiuti, ma diciamo che questa è la conseguenza non la causa del male.
Il problema vero sta nell’ormai cronico ritardo con il quale viene raccolta la spazzatura e che provoca tante minidiscariche. La motivazione non è chiara e lo sciopero di due giorni annunciato per l’11 e il 12 luglio potrà peggiorare ulteriormente il caos. Sembra che i rifiuti accumulatisi in seguito all’agitazione sindacale del 15 giugno siano stati così tanti che l’Ama in oltre due settimane non sia riuscita a smaltire l’arretrato. Se davvero fosse così, due giorni di sciopero a luglio vorrebbero dire conseguenze gravissime fino almeno a metà agosto.
Ma la motivazione non convince. In realtà il modello di raccolta sta entrando in crisi ogni giorno di più. Troppe differenze da quartiere a quartiere (alcune zone hanno il porta a porta, altre la differenziata nei cassonetti, altre ancora non hanno nulla) stanno creando il caos al quale si aggiunge un boicottaggio silenzioso. In gioco vi è il rinnovo del contratto nazionale ma anche alcune rivendicazioni avanzate dagli operatori Ama i quali si riuniscono in assemblea durante l’orario di lavoro e in questo modo rallentano di molto l’uscita dei mezzi. Un messaggio neanche troppo velato nei confronti della nuova giunta Raggi, nella speranza di ottenere concessioni dal nuovo Sindaco? Secondo alcuni, i sindacati ora vogliono passare all’incasso per l’appoggio che i dipendenti Ama hanno dato al M5S durante la campagna elettorale. Prima lasciare la città sommersa dai rifiuti e poi pulirla in pochi giorni farebbe fare alla nuova Sindaca una bella figura. Ma a quale prezzo? Cosa dovrebbe dare in cambio la Raggi ai sindacati?
La tensione in città sale, con gli abitanti di Tor Bella Monaca che mercoledì hanno dato fuoco ai cumuli di immondizia. La versione ufficiale Ama giustifica solo una parte del caos. Secondo l’azienda le montagne di spazzatura di questi giorni sono un problema ciclico che si ripete all’inizio di ogni estate a causa del sovraccarico dei termovalorizzatori e della loro manutenzione. Rocca Cencia e il TMB sulla Salaria sarebbero al collasso e per questo stanno partendo diversi camion verso Latina, Avezzano e Frosinone che raccoglieranno le eccedenze di Roma. Inoltre, 300 operatori in più sarebbero già attivi sulle strade. Ma la questione va affrontata alla radice. La Raggi ha prorogato l’ad di Ama Fortini fino a settembre e sicuramente si tratta di una scelta saggia: Fortini conosce bene la macchina e nominare qualcuno e dargli il tempo per entrare nei meccanismi avrebbe solo acuito l’emergenza.
Fatto sta che il tema rifiuti è uno dei più scottanti: la probabile assessora Paola Muraro non è ben vista dalla base pentastellata al punto da aver avviato una raccolta interna di firme contro la sua nomina a causa di una posizione troppo favorevole agli inceneritori. Ma la Muraro assicura che la sua politica sarà di tutt’altro indirizzo. Quale, al momento, non è dato sapere.