La mobilità romana sta affrontando uno dei periodi più bui di sempre. Gli spostamenti con i mezzi pubblici sono crollati e le strade sono soffocate da un traffico anche peggiore del periodo pre-pandemia.
L’arrivo di 860 autobus nuovi a partire dalla seconda metà del 2016 ad oggi, non ha avuto alcun riflesso tangibile sul servizio, che nel 1° semestre 2021 è stato addirittura inferiore di ben 1,7 MILIONI di km rispetto al 1° semestre 2016, quando non era arrivato UN solo autobus nuovo. Parliamo di oltre 800 corse perse al giorno nel 2021. Un fatto inspiegabile e clamoroso.
I 45 filobus snodati del corridoio della mobilità sono rimasti abbandonati in deposito da maggio 2020, dopo un breve periodo di servizio. L’equivalente di oltre 400 corse bus perse ogni giorno (1 filobus = 2 bus), oltre alle 150 corse equivalenti/giorno in meno fatte dai vecchi filobus “Solaris” rispetto al 2016.
Il servizio tram è crollato di quasi il -30% rispetto al 2016. L’equivalente di altre 500 corse bus perse ogni giorno (1 tram = 2 bus).
Un totale di 1.450 corse bus in meno ogni giorno, e questo solo rispetto al 2016, a cui vanno aggiunte le corse perse dai 45 filobus fermi.
A peggiorare il tutto, le continue deviazioni delle linee bus per lavori o manifestazioni o sosta selvaggia, le interruzioni del servizio tram per i motivi più disparati (dai deragliamenti alle potature alberi), ai guasti nelle Metro, con attivazione delle temutissime navette sostitutive – forse il peggior incubo degli utenti ATAC. Una situazione ogni giorno imprevedibile e regolarmente piena di imprevisti.
A tutto quanto sopra si aggiungono i continui problemi di monitoraggio dei bus, che si riflettono sulle app che calcolano i tempi di arrivo dei bus alle fermate, compromettendone l’affidabilità e quindi la credibilità. La gestione dell’intero sistema, dagli apparati montati sui bus (anche di diversi operatori come ATAC, RomaTPL, etc.), fino al server che condivide i dati di tutta la rete, andrebbe affidata a terzi, dopo gara a cura del Comune. Sono dati molto preziosi anche per ottimizzare linee e percorsi.
Il nuovo sito web ATAC è molto poco “usabile”, inoltre per un fattore di praticità, tutte le informazioni utili andrebbero riportate sull’app. Per questo è importante che tutto il sistema sia gestito da esperti.
Tra le lamentele più ricorrenti ci sono proprio quelle sull’informazione. In una situazione così rapidamente e fortemente variabile, è necessario adeguare i canali d’informazione per raggiungere quanti più cittadini possibile. I display sui bus (ove presenti) andrebbero tutti usati con questo scopo. Nelle stazioni Metro andrebbero messi dei monitor informativi (gli attuali display a scorrimento a pallini sono roba da museo), le paline elettroniche alle fermate dovrebbero fornire più informazioni ed essere subito aggiornate quando una linea viene deviata altrove (capita invece che diano i tempi di attesa di bus che non arriveranno mai).
I canali social sono fondamentali. ATAC dovrebbe limitare il blocco degli utenti ai soli casi più estremi, possibilmente ricordando ogni giorno la Social Media Policy e che per i reclami c’è apposita pagina.
Lo sblocco avviato da @infoatac su Twitter in questi giorni è un fatto molto positivo e auspichiamo venga esteso a tutti gli utenti bloccati in passato.