Monti: una soluzione per mettere d’accordo abitanti e pedonalizzatori

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Via Urbana

 

 

Da qualche settimana è scoppiata una diatriba nel rione Monti che vede contrapporsi due schieramente opposti: da una parte i “pedonalizzatori” integralisti, quelli che non nascondono il desiderio di veder sparire tutte le automobili (non si sa bene se anche i motocicli) dal rione così come da tutto il centro storico, dall’altra una buona fetta di residenti del rione (probabilmente maggioritaria) che invece vogliono bloccare ogni ipotesi di intervento sulla mobilità locale.

L’accesa discussione attuale ha avuto un prologo lo scorso anno, quando si creò un movimento locale che chiedeva la pedonalizzazione di via Urbana. Quella richiesta fu molto dibattuta, coinvolgendo anche il Municipio, ed alla fine si decise di soprassedere cercando di dare a via Urbana una sistemazione decorosa fatta di percorsi pedonali protetti ed un ridotto numero di posti auto.

A metà dicembre c’è stata poi l’improvvisa comunicazione di Enrico Stefàno che ha preannunciato l’intenzione di procedere con la pedonalizzazione di via Urbana e, a seguire, con l’istituzione dell’”Isola Ambientale” di Monti.

A partire da allora i “pedonalizzatori” si sono ringalluzziti mentre i contrari hanno cominciato ad alzare gli scudi contro ogni ipotesi di intervento.

Inoltre da un po’ questa sorta di guerra ideologica ha oltrepassato i confini del rione, coinvolgendo tanti altri cittadini che vorrebbero anch’essi un centro storico libero dal traffico privato e che quindi premono affinché l’amministrazione proceda senza indugio con i suoi piani.

A nostro avviso le posizioni ideologiche che fin dall’inizio si sono palesate sulla questione stanno precludendo la possibilità che si possa trovare un compromesso onorevole per tutti e vantaggioso per la città.

Questi i problemi che abbiamo rilevato.

Cominciamo dalla pedonalizzazione di via Urbana. È questa una richiesta partita essenzialmente da una parte degli esercenti della strada che intravedono un netto miglioramento dei loro affari potendo allestire dehors in una via pedonale (la cosa fu sperimentata tempo fa, quando via Urbana rimase per mesi chiusa al traffico per lavori); agli esercenti in questa richiesta si sono affiancati anche alcuni abitanti della strada e del rione, ansiosi di avere uno spazio in cui immaginano i bambini possano giocare e le persone passeggiare tranquillamente, e tanti altri cittadini romani che, pur non abitando in centro storico, lo vorrebbero sgombro da tutti i veicoli che quotidianamente lo soffocano. L’intenzione dell’amministrazione è di procedere fin da subito alla pedonalizzazione di via Urbana, riservando ad un secondo momento l’istituzione dell’Isola Ambientale.

Per chi scrive questa pedonalizzazione è il primo errore in cui sta incorrendo l’amministrazione. Anzitutto è necessario chiarire qui il termine stesso di “pedonalizzazione”, essendo lo stesso sistematicamente abusato sin dai tempi del Sindaco Veltroni. Da codice della strada, un’area pedonale è preclusa a tutto il traffico veicolare, esclusi i mezzi di soccorso e quelli a servizio di disabili. Questo vuol dire niente carico/scarico merci, niente taxi o NCC, niente mezzi AMA, mentre vi possono transitare e sostare tutti i veicoli provvisti di permesso disabili.

Chiaramente nella realtà tutte le restrizioni del codice della strada vengono ignorate, mancando in centro storico un sistema organizzato e non invasivo di consegna delle merci ed essendovi a Roma un numero enorme di veicoli con permesso disabili, spesso utilizzati a sproposito, che a legislazione vigente rendono impossibile avere aree realmente pedonali.

Inoltre va tenuto presente che il centro storico di Roma è molto vasto e non è pensabile di precluderlo al traffico in maniera generalizzata, rendendo praticamente impossibili gli spostamenti. Seppur è auspicabile nel medio termine una scomparsa del traffico privato, rendendo disponibili efficaci sistemi di trasporto pubblico, car e bike sharing, consegna intelligente delle merci, nell’immediato qualsiasi tentativo di eliminazione totale di esso non può che risolversi in un inasprimento delle condizioni di spostamento per gli abitanti a vantaggio di coloro che in vario modo possono aggirare le norme.

Se quindi per alcuni esercenti una via Urbana pedonale sul modello di via dei Pastini o di via della Croce significherebbe un incremento degli affari, gli abitanti della strada ben fanno a contrastare un’ipotesi che li farebbe piombare in una specie di Campo de’ Fiori in piccolo.

Cosa sia un’area pedonale a Roma è infatti ben mostrato in molte strade del Tridente, in molte piazze del centro storico (Farnese, Borghese, Spagna, ecc.) o nel terribile percorso Trevi-Pantheon, tutti luoghi dove le restrizioni di traffico non si riescono a far rispettare da anni ed ogni centimetro quadrato disponibile è preso da arredi più o meno leciti.

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La “pedonale” piazza Borghese

 

Quello che invece avrebbe molto senso e sarebbe di reale realizzazione è una drastica diminuzione del traffico in via Urbana così come in tutte le altre strade del rione Monti e questo si potrebbe ottenere con l’istituzione di un’Isola Ambientale (IA). È questa una Zona a Traffico Limitato (ZTL) dove essenzialmente il transito è consentito solo ai veicoli dei residenti dell’area, motocicli inclusi, con l’individuazione di aree di sosta riservate agli stessi residenti. Con queste IA il traffico locale viene notevolmente diminuito, riservandolo solo a coloro che devono avvicinarsi alle proprie abitazioni, eliminando tutto il transito di passaggio ed i veicoli di coloro che non abitano in zona. Il fatto che l’IA venga protetta da varchi elettronici garantisce l’efficacia della misura, essendo ormai ampiamente dimostrata l’inefficacia dei controlli dei vigili.

La realizzazione di un’IA a Monti è nei piani dell’amministrazione ma incredibilmente essa è vista come successiva alla pedonalizzazione di via Urbana, cosa che non ha alcun senso logico, dal punto di vista della mobilità, mentre ne ha molto se si vogliono assecondare le richieste del commercio della strada. Peraltro l’astrusa cronologia annunciata dall’amministrazione, ossia prima la pedonalizzazione e poi l’IA, si sta rivelando un boomerang che potrebbe impedire ogni intervento, dando valide ragioni a tantissimi residenti del rione per opporsi a tutto.

Al contrario l’istituzione dell’IA sarebbe di giovamento per i residenti del rione, riservando solo a loro transito e sosta, alleggerendo così di molto traffico ed inquinamento nell’area.

Purtroppo però l’assurdo (ma neanche tanto) incaponimento sul voler fare un’area pedonale in via Urbana sta portando la gran parte dei residenti di Monti ad opporsi ad una misura sacrosanta, e per loro vantaggiosa, come l’IA.

IsoleAmbientali

 

Sull’efficacia delle IA come strumento di limitazione del traffico, al momento vi è il solo esempio del Tridente che si può valutare. Purtroppo quell’IA è stata istituita essenzialmente per “coprire” l’intervento di rifacimento di via del Babuino nel 2014, non essendovi nessuno nell’amministrazione di allora particolarmente appassionato di IA. La disciplina fu quindi disegnata svogliatamente e mai completamente applicata; è rimasta ad esempio completamente inattuata la parte che riguarda le limitazioni per i motocicli (teoricamente solo quelli dei residenti sarebbero autorizzati a transito e sosta ma praticamente non vi è modo di fare i controlli), così come la ridistribuzione delle aree di sosta non è mai stata completata ed anche i controlli sono sempre stati inesistenti.

Nonostante tutti questi problemi è però innegabile che il traffico locale nell’area del Tridente è fortemente limitato e basterebbe poco, completando il lavoro lasciato a metà, per arrivare ad un risultato ottimale che da una parte assicuri uno scarsissimo traffico privato nell’area e dall’altra riconosca le esigenze di chi in quell’area ancora ci vive.

Purtroppo l’attuale amministrazione è stata più volte sollecitata ad occuparsi dell’IA del Tridente. Pur considerando che essa non è tra i più urgenti problemi cittadini, va d’altronde considerato che se si trovasse il modo di farle funzionare queste IA, le si potrebbero istituire in tutti i rioni del centro storico che così potrebbero essere liberati da tantissimi veicoli in transito e sosta. Ad oggi invece chi fosse titolare di permesso ZTL abitando, ad esempio, in zona Campo de’ Fiori o piazza di Spagna può tranquillamente scorrazzare per le stradine del rione Monti pur non avendone alcuna reale necessità.

 

Il nostro personale parere è che si lasci stare la pedonalizzazione di via Urbana, chiaramente funzionale solo alle esigenze di un certo commercio, e si proceda all’istituzione di un’IA a Monti che ne riduca drasticamente il traffico interno. Il nostro auspicio è che la stragrande maggioranza degli abitanti del rione capiscano che questo andrebbe anzitutto a loro vantaggio, oltre che a vantaggio di tutti coloro che pur non abitando lì amano viverlo.

Quello che la gran parte dei cittadini romani fatica a capire è che un centro storico come quello di Roma non potrà mai essere completamente pedonale, sempre stando alle norme del codice della strada. Quello a cui invece occorre tendere è ad una progressiva diminuzione del traffico privato, a partire dall’immediata eliminazione dei transiti non giustificati tramite le IA, predisponendo tutte le misure necessarie ad assicurare una buona mobilità di cittadini e merci in un’area così vasta.

Procedendo in senso inverso, ossia cercando di eliminare subito tutti i veicoli dalle strade, si ottiene solo di rendere sempre più complicata la vita per chi si ostina a vivere in centro storico, lasciando invece campo libero all’esercito di furbi che conoscono tutti i modi per aggirare le norme.

Ai più, i residenti del centro storico appariranno dei privilegiati con il vizio della macchina sotto casa, ed in molti casi sarà pure così. Vi è però da tener presente l’importanza che il centro storico rimanga vivo, con persone che lo abitino e che, finché non vengono predisposte modalità diverse per muoversi, possono avere necessità di utilizzare il mezzo privato.

 

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4 risposte

  1. E’ giusto razionalizzare e cercare di venire incontro alle esigenze di tutti, ma in tutto il mondo civile i centri storici sono diventati nel tempo e oggi curati come scrigni preziosi dove ci si muove SOLO a piedi e in bici. Certo coadiuvati da un’efficace rete di mezzi pubblici… E nessuno si sogna di tornare indietro, anzi attirano tanti “ooohh” di stupore anche dai nostri vacanzieri low cost Ryanair che però tornati a Roma mai staccherebbero il loro culopesante dalla furba smart o dal paraculissimo sguderattone.

    Quindi non confondiamo alibi di culipesanti incivili stravaccati dalle turpi e ,soprattutto, impunite abitudini (la maggioranza) con reali esigenze di mobilità di soggetti deboli o categorie che non possono farne veramente a meno (minoranza che anzi si gioverebbe di concrete politiche di riduzione della mobilità privata).

    Non sopporto i 5strilli, ma la splendida via Urbana pedonalizzata mi sembra un giusto provvedimento per valorizzarne bellezza, vivibilità, redditualità senza paventare chissà quali drammi esistenziali alla popolazione residente.

    Anzi che si pedonalizzino finalmente meraviglie uniche al mondo come via Appia Antica, via Giulia, p.zza della Cancelleria, p.za S. Agostino,p.za Mattei, via di S. Giovanni e Paolo, e decine di luminose piazze barocche e raccolti vicoli rinascimentali ,oggi ridotti a volgari piste di lancio o deposito di lamiere per frettolosi frustrati e isterici furbetti.

    Oppure per venire incontro al crescente populismo ignorante di ritorno si può ipotizzare di ripristinare il parcheggio a p.za del Popolo, a p.za di Spagna o nello scrigno di pza S. ignazio e ridare al Colosseo la (ahimè) perduta funzione di spartitraffico ?

  2. Mi sembra corretto distinguere tra pedonalizzazione ed Isola Ambientale!!!!Sono abitante a Monti e vi assicuro che la maggioranza dei cittadini vuole meno traffico e veicoli privati che congestionino il rione.Tutti vogliamo l’Isola ambientale,ma non la pedonalizzazione,che aggraverebbe la circolazione,
    concentrando in poche strade tutto il traffico,e favorendo ,come al solito,quegli imprenditori,che d’accordo con alcuni della giunta Raggi ,pensano solo al loro tornaconto!!!!!!!!!!!!

  3. Caro Roberto, mi fa davvero piacere che tu abbia deciso di accogliere il nostro punto di vista (Coordinamento Comitati Rione Monti). Come potrai vedere dai documenti pubblicati nel nostro sito rionemonti.org che, come ricorderai, ti abbiamo anticipato il giorno precedente all’assemblea nella quale li abbiamo presentati e ti abbiamo invitato a partecipare,
    1) non abbiamo mai detto di voler “bloccare ogni ipotesi di intervento sulla mobilità locale”, al contrario chiediamo a chiare lettere UN’ISOLA AMBOENTALE concordata con i cittadini (tutti, abitanti, esercenti, artigiani etc.) e a misura dei cittadini”. il Progetto Argiletum è stato presentato come un IA ma non lo è. E’ soltanto, proprio per i motivi che hai detto tu e che sosteniamo noi, un tentativo maldestro di giustificare la pedonalizzazone inutile di tre strade: INFATTI AUMENTA IL TRAFFICO E L’INQUINAMENTO in tutte le altre e regala le vie in questione ai TAVOLINI
    2) Come abbiamo detto e ripetuto molte volte, e dimostrato con fotografie, VIA URBANA

  4. Come dicevo: al contrario di ciò che ritieni tu VIA URBANAE’ GIA SOSTANZIALMENTE PRIVA DI TRAFFUCI! Le strade che vanno DRASTICAMENTE LIBERATE DAL TRAFFICO sono ALTRE: VIA DEI SERPENTI E VIA PANISPERNA che invece, secondo il Progetto Argiletum, verrebbero ancor di più appesantite!
    In sintesi: i cittadini di Monti (abitanti,artigiani e ormai anche una buona parte dei commercianti) vogliono un’Isola Ambientale per il bene di tutti, visitatori e turisti compresi, e non solo a vantaggio di pochi. in parte già lo è, bisogna migliorarla.
    Come vedi si tratta di posizioni molto concrete, ragionate e non certo velleitarie o miopi, e mi fa piacere che tu le abbia accolte.
    Non ci attribuire però posizioni ideologiche o preclusioni che non sono le nostre. Sono mesi che andiamo dicendo queste cose e mi stupisce che tu. proprio dopo i documenti che ti ho mandato, possa avercene attribuito di diverse.
    Fatta chiarezza su questi punti, mi auguro che il dialogo tra di noi possa essere proficuo.

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Continuano i sit-in itineranti della Rete di Associazioni per una Città Vivibile per denunciare i problemi e chiedere all’amministrazione un dialogo strutturato e continuativo con i cittadini.

Dopo Campo de’ Fiori, tocca a Trastevere (il 21/11 p.v.)

Basta strage stradale a Roma (ma anche in tutta Italia)!
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