Ad agosto dello scorso anno avevamo già segnalato il problema dell’esiguità delle multe per contrastare il malcostume dei bagni nelle fontane monumentali.
Purtroppo com’è ormai regola a Roma non serve a nulla fare segnalazioni, proporre soluzioni, mandare avvertimenti: tutto fluisce nella confusione più totale, con la città che appare chiaramente senza una guida né forze dell’ordine che almeno facciano rispettare le norme vigenti.
Comunque sia, è di qualche giorno fa il nuovo episodio di un turista che approfitta della fontana di Trevi per fare una sorta di bagno purificatore.
Ma d’altronde se per una cosa del genere si rischia solo una multa da 450 euro, con buone possibilità di non pagarla essendo stranieri (ce lo vediamo proprio il Comune di Roma che rincorre il cittadino spagnolo in Spagna per farsi pagare una cifra tanto modesta), come dar torto a certi esibizionisti?
Per l’ennesima volta torniamo allora a scriverlo: è indispensabile ed urgente aumentare l’importo delle sanzioni per questo genere di infrazioni, oltre ad escogitare un modo perché poi le multe siano effettivamente pagate.
Fa ancora freddino in questo periodo, ma si rende conto l’attuale amministrazione di cosa potrà accadere a tutte le fontane monumentali non appena arriverà la bella stagione?
E no, molto probabilmente nessuno se ne rende conto e non si farà nulla per ridurre o anche solo governare l’ennesimo malcostume che invade la nostra disgraziata città.