A febbraio del 2016 raccogliemmo la proposta molto sensata di un nostro lettore a proposito dei manifesti abusivi che ogni Natale vengono affissi dai circhi. L’idea di negare la concessione di suolo pubblico a quelle compagnie che l’anno precedente hanno imbrattato la città cadde nel vuoto. All’epoca in Campidoglio c’era il Commissario Tronca e Virginia Raggi non era neanche candidata.
Avevamo promesso di sottoporre nuovamente la proposta alla giunta che si sarebbe insediata. Ed ecco allora che oggi riproponiamo l’articolo proprio mentre il primo circo sbarcato a Roma ha già coperto i muri di tutta Roma est. Molti manifesti sono stati coperti dall’Ufficio Affissioni ma altri sono ancora lì in bella vista. Se la proposta del lettore M. M. fosse stata operativa, il circo Roller quest’anno non sarebbe tornato nella capitale e non avrebbe nuovamente sporcato la città. Già lo scorso anno infatti, il tendone piantato in zona Boccea, era stato protagonista di un mare di carta abusiva.
Dubitiamo che la Sindaca Raggi voglia dare ascolto a questa idea, dato che il tema del decoro sembra non riguardarla. Ma speriamo che nella attuale maggioranza qualcuno sia più sensibile e voglia farsene portavoce.
Ecco allora parte dell’articolo del febbraio 2016, più attuale che mai.
Poche settimane fa, la marea di cartaccia portata dal Circo Lidia Togni era stata protagonista di un nostro articolo per il quale purtroppo non abbiamo ricevuto riscontro dalle istituzioni. Troppe volte, infatti, le multe comminate non vengono pagate, soprattutto perchè i circhi per loro natura hanno una sede mobile ed è difficile notificare sanzioni o provvedimenti. Che fare allora? Lasciare che ogni Natale arrivino quattro o cinque spettacoli, ciascuno dei quali imbratterà la città, o cercare di punirli severamente e fargli cambiare abitudine?
Una idea semplice ma efficace arriva da un nostro lettore, M. M. che ha suggerito una soluzione: rifiutare il permesso per lo spettacolo a tutti coloro che l’anno precedente hanno fatto uso di manifesti irregolari. Hai coperto di cartaccia cabine elettriche, viadotti, edifici privati? Ti nego l’autorizzazione ad occupare il suolo pubblico con i tuoi tendoni.
Il danno economico sarebbe maggiore di qualsiasi multa e soprattutto sarebbe di sicura efficacia dato che le contravvenzioni spesso non vengono pagate. “Quello che mi chiedo – scrive il nostro lettore – è se per coloro che puntualmente infrangono le regole il Comune abbia la possibilità di negare l’autorizzazione in modo da metterli in riga e dare un segnale per tutti”. Riteniamo che la risposta non possa che essere affermativa. Il Campidoglio può negare il permesso all’uso del suolo pubblico per giustificati motivi e questo sembra più che giustificato. Se, infatti, per ogni circo che passa per Roma, la collettività dovrà spendere decine di migliaia di euro per ripulire la città è chiaro che i ricavi ottenuti per l’occupazione del suolo pubblico saranno effimeri e sicuramente insufficienti a coprire le spese. Inoltre una attività illegale, come l’affissione abusiva, è un motivo più che sufficiente dal punto di vista amministrativo per vedersi negata l’autorizzazione.