Una utente Atac che si chiama Veronica Palma mercoledì pomeriggio ha twittato indignata sulla situazione delle scale mobili e gli ascensori della fermata metro Libia.
Poche settimane fa, avevamo ricevuto altre segnalazioni su questa stazione tanto che in una foto del giorno, il 13 gennaio, ci chiedevamo cosa si stesse aspettando per risolvere la questione.
Il nostro Mercurio Viaggiatore, purtroppo inascoltato, non ne sbaglia una. Così come aveva previsto con un anno di anticipo che le stazioni Policlinico e Castro Pretorio sarebbero state chiuse, già a gennaio del 2021 aveva messo in guardia la dirigenza Atac sulle scale mobili e sugli ascensori. E mercoledì lo ha ricordato, invitando la nuova giunta a cambiare registro.
La situazione è ormai fuori controllo. Sulla linea B1, oltre Libia dove ben sei ascensori su sei sono fermi oltre alle scale mobili, a Jonio tutti gli ascensori sono fuori servizio.
A Termini, due ascensori guasti. Alla stazione Piramide sono ferme le scale mobili in salita, mentre a Garbatella occorre per forza salire o scendere a piedi.
Disagi anche a Marconi, Laurentina ed Eur Fermi.
Sulla linea A le segnalazioni sono tantissime da Subaugusta, Ponte Lungo e Furio Camillo dove gli ascensori sono tutti fermi, oltre alle scale mobili a piazzale Flaminio, Cipro e Manzoni. Per non parlare dei montascale a Lepanto, Colli Albani, Arco di Travertino, Porta Furba e Lucio Sestio, tutti non funzionanti.
Parlare della Roma – Lido, infine, è quasi come sparare sulla croce rossa. Qui il problema è che i treni non passano proprio, per cui il fatto che Colombo, Vitinia, Stella Polare e Castel Fusano non abbiano ascensori in marcia diventa quasi secondario.
Martoriata anche la linea C, che secondo una recente indagine realizzata da Odisseaquotidiana, risulta essere quella con la situazione peggiore relativamente agli impianti di traslazione.
Dunque sarebbe bastato dare ascolto a Mercurio Viaggiatore un anno fa per programmare una corretta manutenzione e effettuare le revisioni per tempo. Ma tra la nota inefficienza di Atac e la totale assenza del Campidoglio, oggi ci troviamo ad avere mezza città senza scale mobili e ascensori.
Roma Servizi per la Mobilità, dal canto suo, che dovrebbe controllare le attività del Comune non muove una paglia. Anzi dalle ultime certificazioni ha dato a Roma Capitale voti discreti sugli interventi nel settore trasportistico. Una beffa.
Occorre anche ricordare che l’appalto per la manutenzione che la giunta Raggi assegnò nel 2016 è all’origine di gran parte dei mali attuali. Perfino l’Anac, l’autorità anti-corruzione, dimostrò che il raggruppamento temporaneo di imprese che si era aggiudicato il bando , la MetroRoma, “non era in possesso di adeguata competenza ed esperienza“. Insomma le scale mobili e gli ascensori furono messi nelle mani di personaggi improvvisati e a questo si aggiunge che nessuno ha previsto per tempo la corretta manutenzione anche dopo la cacciata di MetroRoma, L’incidente ai tifosi russi che portarono nel 2018 alla chiusura della stazione Repubblica fu solo la punta dell’iceberg della totale disorganizzazione.
La nuova giunta guidata da Gualtieri sarà in grado di riprendere in mano il dossier e dare una svolta? Se lo chiede la mamma Veronica Palma e con lei milioni di utenti che ogni giorno combattono con una situazione da terzo mondo.