Riceviamo e pubblichiamo.
“Mi trovavo a passare per piazza del Collegio Romano dove ha sede uno dei commissariati del centro storico e proprio di fianco all’entrata dell’ufficio di Polizia ho notato un’area recintata alla romana, con la solita rete da pollaio dei poveri. A parte l’istintivo disagio nel prendere atto ancora una volta di come un qualsiasi problema a Roma lo si riesca ad amplificare aggiungendoci improvvisazione, sciatteria e degrado, quello che però mi ha sorpreso è la presenza nella recinzione di due paletti di ferro infissi tra i sampietrini e non protetti sulla punta, così da rappresentare un pericolo per chiunque vi transiti nelle vicinanze.
Mi sono quindi chiesto: possibile che debba fare io la segnalazione del problema quando c’è un commissariato a pochi metri con centinaia di agenti che ogni giorno passano di lì? Possibile che a nessuno di loro venga in mente di prendere un po’ di carta con del nastro adesivo e coprire in qualche modo le punte dei ferri? Qui non è questione di corruzione, di risorse scarse o di Mafia Capitale. Qui si tratta solo di voler bene alla propria città ed adoperarsi per cercare di migliorarla ogni giorno, a partire dalle cose più piccole come raccogliere una carta a terra o risolvere una situazione di pericolo in cui ci imbattiamo.
Questo ennesimo piccolo episodio di incuria mi conferma che Roma è ormai spacciata, col M5S che con la sua incompetenza combinata ad arroganza e prosopopea ha dato il colpo di grazia ad ogni speranza di risveglio cittadino. Attrezziamoci tutti per il peggio.“