Noi l’avevamo scritto che tutte le nostre critiche sembravano portare fortuna alla presidente uscente Sabrina Alfonsi, ed infatti ecco avvenuta la sua riconferma al ballottaggio, nonostante una corposa rimonta della candidata del M5S Giusy Campanini.

Sono stati 31.695 i voti a favore della Alfonsi, per una percentuale del 50,84%, mentre la Campanini si è fermata a 30.651 col 49,16%. Circa un migliaio i voti di scarto tra le due, e se consideriamo che ci sono state oltre 2.100 schede nulle si ha l’idea di quanto la Alfonsi l’abbia scampata bella.

 

alfonsi

 

Dal punto di vista della Campanini è davvero un peccato non avercela fatta, vista la straordinaria rimonta che ha collezionato. La candidata dei 5S ha infatti più che raddoppiato i voti presi al primo turno, ma nonostante l’effetto traino della candidata Sindaco Virginia Raggi il sorpasso non le è riuscito.

 

Nonostante quindi la città si ritrovi rivoluzionata da queste elezioni, con la vittoria del M5S quasi ovunque, in Municipio I le cose rimarranno immutate, con la riproposizione del governo della passata consiliatura a parte l’assenza della componente di SEL.

A noi continuano a sfuggire i motivi di questa riconferma, stante la situazione tutt’altro che idilliaca un po’ in tutto il territorio del Municipio e quisquillie come l’aver richiesto l’intervento dell’Autorità anticorruzione di Cantone per fermare l’assurdo nuovo bando della Festa della Befana. E ancor di più ci sfugge il senso del comportamento del M5S, che anziché cavalcare tutti i problemi e gli insuccessi rilevabili nel centro storico di Roma non ha fatto nulla per sostenere la sua candidata alla poltrona di presidente.

Comunque le elezioni sono passate e quel che conta è il risultato, che in Municipio I dice che non si cambierà nulla, col PD sempre al governo e tutti gli altri che dovrebbero fare opposizione. Ma siccome gli attori sono grosso modo gli stessi, già sappiamo che molto probabilmente l’opposizione sarà di nuovo incoinsistente, incapace di vedere i problemi, anche quelli più macroscopici, ed ancor meno di denunciarli presso i cittadini e le sedi opportune.

L’unica grossa novità è data dal fatto che la Alfonsi non troverà più in Comune un’amministrazione amica, bensì dovrà fare i conti con la giunta Raggi. Sarà interessante quindi vedere se le due istituzioni riusciranno a trovare un modo di interagire che privilegi le esigenze dei cittadini e della città, lasciando da parte boicottaggi o sgambetti per far sfigurare l’altro.

Una tale dicotomia tra Comune e Municipio I è già stata sperimentata con l’amministrazione Alemanno, quando presidente del Municipio era Orlando Corsetti. Al tempo le cose non andarono proprio bene, con il Municipio continuamente in affanno a chiedere inutilmente ascolto dal Comune e quest’ultimo che pensò bene di nominare un delegato per il centro storico, il non rimpianto Dino Gasperini, quasi a voler mettere sotto tutela il Municipio.

Quello che non vorremmo vedere sono due amministrazioni che si facciano continuamente la guerra, rimpallandosi le responsabilità dei problemi e mettendosi in cattiva luce reciprocamente.

Per quanto ci riguarda, noi cercheremo di continuare nel nostro compito di denuncia di eventuali malefatte del Municipio, provando così a sopperire sia all’inconsistente opposizione di cui sopra, sia alla sempre distratta ed interessata stampa cittadina. Allo stesso modo non mancheremo di segnalare le responsabilità del Comune laddove ravviseremo carenze nella sua azione.

 

Due ultime curiosità sulla riconfermata amministrazione municipale. Anzitutto temiamo che verrà seguita la regola della “squadra che vince non si cambia”, per cui rivedremo in azione l’ineffabile assessore al commercio Pescetelli e probabilmente anche l’assessore alla mobilità e all’ambiente più inconsistente che la storia romana ricordi, colei che con la sua incapacità ed inazione ha dato un contributo fondamentale sia al fallimento della nuova raccolta differenziata in centro storico che della prima isola ambientale del centro storico, quella del Tridente.

Inoltre siamo curiosi di vedere come andranno questa volta i rapporti tra la consigliera Naim, neo-rieletta nelle file dei radicali, e la presidente Alfonsi. Stando a voci ricorrenti durante la campagna elettorale, sarebbe stata proprio la presidente uscente a non volere la consigliera Naim nella lista del PD, mentre l’esclusione dalla lista Giachetti venne fatta con l’assurdo motivo che la consigliera aveva ricevuto una querela. Ora, dopo aver seguito la consigliera Naim fare campagna elettorale al ballottaggio proprio per colei che l’avrebbe esclusa dalle liste (perché senza la rielezione della Alfonsi la Naim non sarebbe entrata in consiglio), vedremo se tra le due si riuscirà a stabilire una qualche forma di collaborazione. Noi continueremmo a scommettere su un ruolo essenzialmente da censore per la consigliera Naim, tutta intenta a denunciare gli errori e le omissioni del governo del Municipio, come il primo degli oppositori. Ma magari questa votla ci sbagliamo e la Naim riuscirà a trovare un migliore modus operandi con la propria maggioranza. Vedremo …

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