Pochi giorni fa vi abbiamo parlato della ricerca del GRE Lazio che ha scoperto, solo nel quadrante est di Roma, ben 122 discariche abusive. Anche in quell’articolo, come in decine di altri (e quindi ci scusiamo per la nostra ripetitività), avevamo sollecitato la Sindaca a non limitarsi all’ottima iniziativa delle telecamere che scoprono in flagrante gli zozzoni, ma a punire severamente gli svuotacantine che si pubblicizzano con gli adesivi.
Sappiamo bene che la gran parte delle discariche abusive è provocata da questa attività illecita: personaggi che chiedono solo 50 o 70 euro per smaltire rifiuti speciali, stampanti, vecchi televisori, computer, vernici e che in realtà gettano tutto nelle campagne o ai bordi delle strade. Conferma della nostra denuncia arriva dalla Raggi in persona che sulla propria pagina Facebook pubblica il video di una montagna di rifiuti lasciati in un parcheggio del V Municipio. Il disastro ambientale è opera di tale Nino, svuotacantine abusivo che è stato seguito in diversi giorni e che ha scaricato centinaia di chilogrammi di rifiuti.
La Sindaca scrive: “Esercenti, liberi professionisti e privati cittadini, nei mesi passati, si erano affidati ad un certo ‘Nino’, che pubblicizzava attività di sgombero e traslochi a prezzi molto competitivi, un cosiddetto “svuota-cantine”. I committenti e l’uomo sono stati denunciati per reati ambientali e trasporto illecito di rifiuti. I due furgoni utilizzati, inoltre, sono stati sequestrati“.
Quindi Nino aveva ben due furgoni con i quali sversava abusivamente e la sua attività era del tutto sconosciuta al fisco e alle aree di recupero autorizzate. Purtroppo la Raggi, che in questo periodo è anche assessore all’Ambiente dopo le dimissioni di Pinuccia Montanari, si limita ad una giusta ramanzina ma non risale alla fonte del problema e cioè gli adesivi.
Tra le tante testimonianze raccolte in questi anni vi invitiamo a guardare questo video pubblicato nel lontano 2014 da Romafaschifo.
Questi adesivi infestano la città da diversi anni e il solo Sindaco che forse aveva capito il problema fu Ignazio Marino. Fummo noi – durante un evento di Retake dedicato proprio agli adesivi – a spiegargli il drammatico fenomeno e subito dopo la nostra intervista televisiva ci fece contattare da un suo collaboratore al quale illustrammo la proposta dei blog e cioè bloccare l’utenza telefonica pubblicizzata sugli adesivi.
Purtroppo la cosa è meno facile di quanto si creda. Per la legge attuale, il blocco dell’utenza telefonica deve essere convalidato da un Giudice e dunque diventa estremamente farraginoso a causa dell’intasamento dei nostri Tribunali. Avevamo suggerito alla Sindaca Raggi di farsi promotrice a livello nazionale di una leggina che semplifichi tale procedura, dato che il M5S in Parlamento ha un numero assai elevato di portavoce. Ma fino ad oggi nessuno si è curato di scrivere questa proposta di legge che sarebbe di facile approvazione. Il fenomeno degli adesivi continua così indisturbato e come Nino ci sono altre centinaia di piccoli operatori abusivi che stanno devastando le aree verdi della nostra provincia.
Oltre al blocco delle utenze telefoniche, abbiamo suggerito un albo degli svuocantine autorizzati con un patentino che vada mostrato al cittadino. Solo così chi si rivolge ad un operatore potrà avere la certezza che smaltisca nelle discariche autorizzate.
C’è da sperare che il piccolo caso di cronaca che ha riguardato Nino, sia l’occasione per la giunta di aprire gli occhi e comprendere che gli adesivi non sono solo un problema di decoro, ma sono la causa di reati ambientali gravissimi.
2 risposte
E ‘ veramente inaudita l’impunità concessa a questi criminali.
Imperversano da anni alla luce del sole e basta cercare su Google digitando il numero telefonico e spesso viene fuori l’intestatario. Come è possibile non cogliere la gravità del problema? D’altronde questa città è diventata un’immensa discarica diffusa e la nuova Terra dei Fuochi..di cosa mi stupisco?
Leggo questo articolo solo oggi 24 settembre 2020, essendo uno che detesta questo problema degli sviotacantine e che stacca etichette abusive a gogò e devo dire che anche io sono giunti alla stessa conclusione: legge per permettere il blocco preventivo del numero telefonico su semplice denuncia di un funzionario del comune di fronte all’evidenza dello scempio e bacheche di quartiere tollerate con pubblicità legale di svuotacantine “istituzionalizzati”.