Quanto è brutto e inefficiente il mercato di piazza San Giovanni di Dio, a Monteverde. A guardarlo dall’alto sembra una favela sud americana coperta da lamiere arrugginite. E entrare all’interno non è meglio, con banchi fatiscenti, cavi elettrici pronti a cadere sulla testa dei passanti, regole igieniche molto dubbie.
E’ una storia vecchia quella della riqualificazione di questo mercato che sembra non arrivare mai a dama e che forse in queste settimane ha registrato una svolta. La giunta ha lanciato un bando in collaborazione con l’Ordine degli Architetti per la nuova progettazione della piazza. Non solo una struttura che accolga i banchi, quindi, ma una risistemazione complessiva di tutta l’area, per farla tornare un luogo di aggregazione e uno spazio in cui si possano svolgere altre attività, oltre alla vendita di prodotti alimentari.
Il concorso internazionale si chiuderà a dicembre 2020. I primi cinque classificati avranno diritto ad un rimborso, a prescindere dal fatto che siano i reali aggiudicatari del progetto.
Al primo classificato andranno 24 mila euro e gli altri, dal 2° a al 5° posto, otterranno un compenso di 6 mila euro ciascuno.
Chi realizzerà realmente il cantiere otterrà 156 mila euro per il progetto definitivo e 134 mila per quello esecutivo. Si tratta di importi che sembrano alti ma non lo sono affatto per un lavoro di grande entità e che dovrà comprendere anche l’intera rigenerazione della piazza, oggi immondo suk, con le bancarelle irregolari che hanno pure inglobato la fermata dell’autobus.
Insomma si tratta di ridare decoro e funzionalità a questo mercato che ospita 124 banchi su “sede impropria” come si dice in gergo tecnico. Parliamo, infatti, di una tipologia di vendita alimentare che non è più consentita secondo le norme europee.
Nel XII Municipio, Monteverde – Gianicolense – Casaletto, vi sono sei mercati rionali di cui 5 su sede impropria, cioè in mezzo alla strada. E sono: 16 banchi a Porta Portese, 41 banchi in via Niccolini, 10 a Largo Miceli, 21 a piazza dei Visconti. Poi c’è un mercato coperto all’interno di un plateatico attrezzato con 37 banchi in largo Sant’Eufrasia Pelletier e appunto questa immensa favela di piazza San Giovanni di Dio.
Da qui occorre partire, dato che gli allarmi sulle disastrose condizioni igieniche e di sicurezza vengono da lontano. Il Municipio, in attesa dei lavori veri, ha cercato di metterci una toppa (nel vero senso della parola) andando a riasfaltare le buche più grandi e mettendo in sicurezza i cavi elettrici più a rischio. Questi piccoli lavori, svolti nella primavera scorsa, non hanno certo cambiato il volto della piazza che versa in condizioni disastrose.
I lavori veri e propri cominceranno solo dopo la fine del concorso tra gli architetti e costeranno circa 4,5 milioni di euro. Considerati i tempi per bandire una gara, sarà la prossima amministrazione ad avviare il cantiere, per cui non c’è da sperare in una soluzione rapida. Ma almeno siamo sulla strada buona.
Tra i vari problemi che il vincitore del concorso dovrà risolvere ci sarà quello della sistemazione provvisoria dei 124 banchi durante i lavori. Occorrerà cioè trovare un’area che possa ospitare il mercato per diverso tempo, probabilmente tre anni e non sarà quindi una cosa semplice. C’è chi suggerisce di sfruttare dei parcheggi non utilizzati all’interno degli ospedali San Camillo/Forlanini, ma è difficile che la Asl conceda il suo benestare.
Insomma sono tante le patate bollenti che i progettisti dovranno affrontare. Assieme a questo concorso, ne è stato bandito anche un altro per le ex Caserme Guido Reni per realizzare il cosiddetto Polo Civico Flaminio, con spazi residenziali, commerciali e alberghieri per oltre 55 mila metri quadri.
Tutte le informazioni per il concorso sul Mercato San Giovanni sono scaricabili qui. Quelle sul Polo Flaminio qui.