La riqualificazione del Tevere è un tema che ci sta particolarmente a cuore. Si vedano, a titolo di esempio, i mumerosi articoli pubblicati sui nostri blog Degrado Marconi, Bastacartelloni e Diarioromano.
Si tratta di una sfida cruciale per rivitalizzare una parte importante del territorio. Missione complicata se non si affronta il tema del vandalismo grafico.
Siamo coscienti del frazionamento delle competenze coinvolte (comune, regione, soprintendenze, ministeri) così come sappiamo che al di là degli annunci (prima Veltroni, poi Alemanno, ed infine Ignazio ed Estella Marino), nulla è stato fatto dalle precedenti amministrazioni.
Si dà il caso che ponti e muraglioni sul Tevere siano tutelati dalle sovrintendenze comunali e statali. E che la pulizia degli argini spetti alla Regione Lazio, il cui presidente Nicola Zingaretti è voluto nuovamente intervenire sulla vicenda. Con l’ennesimo annuncio di risanamento che speriamo non si riveli la solita promessa non mantenuta.
“Per il Tevere finalmente cambia tutto, abbiamo fatto una grande operazione per Roma.
Si chiude una stagione di gestione sbagliata, con interventi occasionali, non programmati e scarsamente finanziati.
Con oltre 2.1 milioni parte il bando per una gestione triennale per la pulizia, per quanto è di nostra competenza, degli argini del fiume”.
Inizia così il comunicato del presidente Zingaretti, che pubblica sulla sua pagina Facebook la seguente foto:
Una poetica e suggestiva veduta di Ponte Vittorio.
PECCATO CHE SIA RIDOTTO IN QUESTE CONDIZIONI
Zingaretti prosegue nel comunicato:
“La programmazione permetterà, finalmente, di avere una visione di valorizzazione del Tevere, più pulito e soprattutto permetterà ai tanti sportivi e turisti di godere delle meraviglie del fiume senza quelle brutte buste che, ad esempio, dopo le piene, compaiono sugli alberi.“
Da un lato rincuora che Zingaretti accenni al problema dell’inquinamento visivo, dall’altro ci fa specie che noti le buste e non il degrado provocato dai graffiti vandalici che a noi piace chiamare “scritte abusive”. La solita “dimenticanza” o meglio, radicata e costante indifferenza verso le scritte abusive, sia che deturpino un luogo d’interesse monumentale, che un complesso di edilizia popolare e intensiva.
Nel caso dei ponti storici e dei muraglioni ottocenteschi, non si tiene conto della loro valenza storico-artistica e l’importanza che risiede nella tutela dell’uniformità cromatica, materica e percettiva delle infrastrutture fluviali. Tant’è che nel bando predisposto dalla Regione, manca proprio la cancellazione delle scritte “abusive”. Si parla di taglio ed estirpazione cespugli, monitoraggio continuo delle sponde e monitoraggio lungo il letto del fiume. Di contrasto ai graffiti vandalici, però, neanche l’ombra.
Di questo clima di assuefazione e accettazione passiva dei graffiti, approfittano le bande di writers che acquistano sempre più visibilità (i due “sgorbi” qui sopra sono stati resi celebri e immortali dalle scene di “007-Spectre” e “Zoolander 2”). Abbiamo provato ad evidenziare queste criticità, con articoli, esposti e denunce, richiedendo il mantenimento del decoro delle aree ripulite dalla produzione di 007.
Il risultato? Mai un riscontro da parte delle istituzioni interpellate. E intanto senza controlli, Scalo de Pinedo è ricaduto nel degrado.
Senza dimenticare le condizioni del tratto più famoso del Tevere, in corrispondenza di San Pietro.
Quelle cornici fatiscenti le ha installate la Regione, e la Regione dovrebbe rimuoverle, dal momento che creano solo degrado. E quei graffiti, quelle scritte vandaliche e abusive? Beh, ci piacerebbe che a cancellarle fossero i soggetti che vinceranno un bando aggiuntivo per l’affidamento dei servizi di rimozione dei graffiti (oltre a quelli già emanati)
COSA NE PENSA IL PRESIDENTE ZINGARETTI?
Siamo certi che alla nostra richiesta si uniranno gli altri blog e associazioni antidegrado.
Una risposta
E non avete fotografato nemmeno i graffiti più dolorosi da vedere e da tollerare, una vera ferita per me ogni volta che li vedo: quelli sulle arcate di ponte Cestio, che hanno 2000 anni!!
Ok che non è competenza del sindaco. Ma una giunta seria avrebbe mandato l’AMA a pulire, prendendosi i meriti, spiegando la storia delle competenze ma comunque intervenendo nel nome della bellezza e del decoro, e facendo fare la giusta figuraccia alla Regione.
Il sindaco se ne frega altamente anche lei invece.