Orari ztl: nella lotta tra Stefàno e Coia, vince quest’ultimo. Ma perde tutta la città

Enrico Stefàno (a sin.) e Andrea Coia

 

Sempre più il Movimento 5 Stelle a Roma si fa dettare la linea dal presidente della commissione commercio, Andrea Coia. E questa non è una buona notizia né per la città né per lo stesso M5S.

In diverse occasioni il presidente Coia ha incarnato lo stallo: così è avvenuto sul problema dell’ambulantato, con una situazione praticamente immutata nonostante la sua delibera che avrebbe dovuto riportare decoro e sicurezza su strade e marciapiedi.

Ed è tutto il M5S a uscirne a pezzi, perché il continuo aderire alle scelte di Coia non solo è garanzia di risultati nulli, ma mostra anche un’immagine arroccata a difesa di poche lobbies e disinteressata al bene comune.

 

Dopo il colpo di mano sulle OSP, di cui abbiamo già cominciato a vedere gli effetti nefasti, il presidente Coia ha pensato bene di invadere il campo della mobilità proponendo e facendo approvare una mozione che sospende le modifiche programmate per gli orari della ZTL e la sosta tariffata. Di seguito il post pubblicato da Coia:

 

Approvata la sospensione dell’estensione della chiusura della ZTL alle ore 19 e del pagamento del pedaggio dei residenti

Natale e saldi costituiscono una parte importante del fatturato delle attività produttive che risultano già sollecitate dalla crisi e dalla chiusura prolungata della metro Barberini per le indagini della procura

 

Uno schiaffo, pure violento, nei confronti del suo compagno di partito, Enrico Stefàno, che quei provvedimenti li ha predisposti e sostenuti. Stefàno questa volta non è stato diplomatico e nella sua veste di presidente della commissione Mobilità ha scritto il post che segue:

 

Mentre la stragrande maggioranza dei centri urbani europei e anche la maggior parte dei comuni italiani vanno in una direzione ben precisa, ovvero quella di liberare (almeno) i centri storici delle città dalle auto, dal traffico, dallo smog, dal caos, noi a #Roma andiamo esattamente nella direzione opposta, non volendo toccare l’orario della ZTL perché questa “danneggerebbe” il commercio.

Noi che dovevamo cambiare tutto, piegati alle peggiori leggende metropolitane, superstizioni, dicerie, lobby, pseudo associazioni e comitati interessati solo al loro microscopico orticello, incapaci di vedere oltre. Poi dici perché siamo passati dal 30 al 10%.

Che poi ancora non capisco il nesso tra orario della ZTL e acquisti.
Ragioniamo al contrario: abolisco la ZTL.

Qualcuno mi spiega dove parcheggio a via Nazionale, a via del Corso, a via del Tritone, a Corso Vittorio Emanuele? (al di là della sosta selvaggia si intende).

È così difficile da capire che un bus porta 100 persone, un’automobile 4? Che il bus (o anche il taxi) funziona meglio se c’è meno congestione? Che quindi limitare il traffico privato aumenta l’accessibilità, non la diminuisce? Che in assenza di ZTL si genera solo ed esclusivamente traffico di attraversamento che non apporta alcun beneficio (anzi semmai penalizza) il commercio di vicinato? Che se l’unico obiettivo è quello di essere “car friendly” vinceranno sempre e solo i centri commerciali?

Cito poi solo da ultimi gli effetti positivi su sicurezza stradale, inquinamento ecc.

Ecco, la politica dovrebbe essere lungimirante e lavorare per migliorare la consapevolezza dei cittadini, cercare di elevare il loro grado di informazione, prendere decisioni che possono sembrare magari all’inizio impopolari ma che vanno prese per un bene superiore, quello della collettività.

Non assecondare una visione obsoleta, ferma agli anni ’60, autocentrica che ha portato solo danni e ritardi nello sviluppo.

 

 

Anche in questo caso, come in tanti altri, Stefàno si conferma un gigante politico rispetto a tanti nani proni alle peggiori consorterie.

Se infatti da una parte Stefàno riporta elementi concreti e ragionamenti condivisibili, dall’altra Coia mostra solo la difesa irragionevole di una parte specifica, ossia il commercio del centro storico.

Il presidente Coia, per dimostrare il contrario dovrebbe dare una risposta concreta alle seguenti domande:

 

1. Come già ricordato da Stefàno, se si entra liberamente nella ZTL, dove finiranno parcheggiati tutti i veicoli che accedono? Sarà mica che tacitamente si vuole chiudere un occhio per le auto che quotidianamente sostano in piazza Borghese, piazza di Spagna, piazza Farnese, Largo dei Lombardi e nel 90% dei luoghi del centro storico?

2. Si può superare l’idea che gli acquisti vadano necessariamente fatti in centro storico, anche per riconoscere la giusta dignità a tutto il commercio che ha sede al di fuori della ZTL? In altre parole, chi vorrà godersi strade pedonali accedendo in centro secondo le regole potrà ben farlo, mentre chi predilige l’utilizzo della propria auto potrà ugualmente farlo recandosi direttamente nelle tante altre strade commerciali di Roma (via Cola di Rienzo, via Appia Nuova, via dei Castani, ecc.).

3. Invece che spalancare le porte del centro storico alla sosta selvaggia, pur guardandosi bene dal dirlo, perché non ricordare a tutti, esercenti in primis, che a ridosso della parte più commerciale del centro storico vi è il parcheggio interrato più grande d’Europa il quale è sistematicamente sottoutilizzato? Dal parcheggio del Galoppatoio a piazza di Spagna sono circa 5 minuti a piedi, una passeggiata di salute che chiunque può permettersi. En passant, in questo modo si darebbe anche un senso al regalo mensile che come contribuenti facciamo al concessionario del parcheggio che paga solo 900 euro al mese di affitto.

E’ probabile, come da suo stile consolidato, che il presidente Coia si guarderà bene dal rispondere a questi quesiti. Si definisce “portavoce” ma decide lui con chi interloquire. Vorrà smentirci questa volta?

 

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3 risposte

  1. Stefàno è l’unico che ha una visione moderna e non ideologica della mobilità. Coia è quanto di più nefasto ci sia in politica, l’amministrazione servile nei confronti di pochi e a danno di tutti gli altri.

  2. Stefàno, un gigante politico all’interno di un movimento di nani.
    Dispiace che non si capisca che il piacere di fruire del nostro bellissimo centro storico, lo si ha solo se questo è il più possibile libero dal traffico privato. Altrimenti si passeggia ammorbati dai gas di scarico e storditi da clacson, motori e rotolamento dei pneumatici.
    Perchè mi devo andare a infognare nel traffico per fare 2 compere? Poi dice che la ggggente va al centro commerciale……

  3. Tutto vero (quasi)… vero che un autobus porta quasi 100 persone, seppur in condizioni assai disagiate. Ma se le corse sono ridotte, spesso dimezzate, come accede da qualche tempo… un “corsa” da 100 deve farsi carico di 200 o 300 potenziali passeggeri. E con molte stazioni della metropolitana spesso chiuse o comunque malfunzionanti, la tentazione del mezzo privato è forte.
    Per questo bisogna assolutamente rendere più appetibile ed efficiente il trasporto pubblico. Ma sul serio non solo a parole.

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