La notizia la riprendiamo da RomaToday:
“La commissione industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare del Senato ha approvato l’emendamento “De Priamo” al ddl Concorrenza che prevede la proroga del regime semplificatorio per dehors e tavolini all’aperto.”
In sostanza ciò significa che rimangono sospesi per un altro anno i pareri di soprintendenze/sovrintendenza ed il catalogo degli arredi.
L’iniziativa del senatore De Priamo ha quindi avuto successo, raggiungendo l’obiettivo di prorogare fino alla fine del 2024 la normativa emergenziale COVID sulle Occupazioni di Suolo Pubblico (OSP), nonostante l’emergenza COVID non esista più e quindi manchino i presupposti del provvedimento originario. L’attuale maggioranza al governo del paese ha però dimostrato di non badare molto a forma e sostanza quando c’è da sostenere le ragioni (anche quando di ragionevolezza non ve ne sia nessuna, vedasi il caso dei balneari) di qualcuno dei propri bacini elettorali.
Da notare che il senatore De Priamo è stato consigliere in Assemblea Capitolina, per cui sa bene come la sua proposta non può che prorogare un caos che particolarmente a Roma è esploso fin dall’introduzione della normativa emergenziale (grazie anche al delinquenziale recepimento messo in atto a Roma dall’amministrazione Raggi).
Incredibile poi la dichiarazione del ministro Urso, che ha parlato della normativa emergenziale OSP come di una “… misura che ha consentito anche di migliorare la vivibilità dei centri urbani.”
Delle due l’una: o il ministro non sa di cosxa parla e ripete a pappagallo quello che gli viene riferito, oppure il suo concetto di “vivibilità dei centri urbani” andrebbe fatto studiare, da qualcuno bravo.
Come infatti può migliorare la vivibilità un provvedimento che ha consentito di riempire le strade di dehors, spesso a scapito della semplice transitabilità di quelle strade?
Della possibilità che la maggioranza in Parlamento decidesse di prorogare il regime emergenziale OSP ne abbiamo parlato un paio di settimane fa, dicendone tutto il male possibile, ma nello stesso articolo abbiamo provato anche a spiegare come un tale eventuale provvedimento non dovrebbe essere considerato come una pietra tombale sulla possibilità di ristabilire decoro e legalità sulle strade di Roma.
La normativa emergenziale concede infatti deroghe al regime ordinario, ma rimangono tanti altri limiti, il codice della strada in primi (normativa non superabile), che se fatti rispettare conterrebbero di moltissimo le OSP a Roma.
Col solo rispetto del codice della strada si potrebbero probabilmente almeno dimezzare i dehors che vediamo sulle strade, considerata la percentuale monstre di abusivismo che viene confermata ad ogni controllo effettuato dalla Polizia Locale.
Tanti abusi sono dovuti soprattutto alla normativa vigente che sostanzialmente è premiale per chi viola le norme, nel senso che le sanzioni sono così contenute e difficili da elevare che conviene aumentare al massimo i guadagni occupando anche più del dovuto.
L’amministrazione capitolina fa quindi bene a lamentarsi per una proroga che gli impedisce di riprendere il controllo completo delle OSP, ma farebbe bene a darsi una mossa ad approvare il nuovo regolamento in materia di OSP per dare finalmente efficacia alle misure sanzionatorie previste per le OSP abusive.
Se infatti la proroga del governo sposta di un anno la possibilità per il Comune di decidere dove le OSP possono essere concesse, eventuali nuove sanzioni per le OSP abusive entrerebbero in vigore immediatamente, consentendo di iniziare a reprimere gli innumerevoli abusi.
Purtroppo la sensazione è che la maggioranza capitolina a parole condanni la proroga decisa dal Parlamento, ma in fondo è soddisfatta perché tale proroga la solleva da dover prendere provvedimenti contro una categoria forte come quella di bar e ristoranti.
Invece di subire inerme questa brutta scorrettezza del governo, Gualtieri potrebbe dare una scossa alla sua maggioranza, sollecitando l’approvazione del nuovo regolamento OSP (con pene finalmente certe ed efficaci) e cominciarne subito l’attuazione con le necessarie risorse sia in capo alla Polizia Locale che negli uffici commercio dei municipi.
Ma voi ce lo vedete Gualtieri che si mette contro il governo nazionale?
Noi no, purtroppo.
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