In realtà il post avremmo potuto anche titolarlo: “Virgi’ che cazzo te ridi….”, come ha correttamente postato un amico su facebook.

Finora ci siamo astenuti dal commentare assiduamente  tutte le questioni più o meno gravi, più o meno fondate, che stanno investendo il Sindaco Raggi da settimane. A rosolare il Sindaco ci sta pensando la stampa cittadina, che fin dal primo minuto del suo mandato non ha perso occasione per vivisezionare ogni aspetto dell’azione della nuova maggioranza. D’altronde era una cosa prevista e tanto ardore investigativo era già stato ampiamente mostrato contro l’ex-Sindaco Marino.

Lasciando alla magistratura il compito di accertare se vi siano indizi gravi a carico del Sindaco da prevederne un eventuale rinvio a giudizio, eventualità nella quale conteremmo che il Sindaco vorrà risparmiare alla città di Roma di finire sul banco degli imputati insieme a lei, ci sono un paio di notazioni che vogliamo qui riportare.

 

raggiRide

Anzitutto, e lo abbiamo già scritto, il Sindaco dovrebbe davvero smetterla di abbandonarsi ad atteggiamenti ilari in ogni occasione. La situazione per la città è di una gravità inaudita, colpa sì di tutte le amministrazioni precedenti, ma dopo oltre sei mesi di governo colpa anche dell’amministrazione 5S, che finora ha dovuto occuparsi della propria incapacità di governare anziché lavorare alla soluzione dei problemi di Roma (basta ricordare che manca ancora la figura del Capo di Gabinetto del Sindaco, dopo oltre sei mesi!).

Non c’è davvero nulla da ridere, Sindaco Raggi, ed il suo farlo anche in una situazione così complicata come quella che l’ha investita da settimane è un’offesa ai tantissimi cittadini che per causa sua ogni giorno penano le pene dell’inferno per andare al lavoro o a scuola, per non veder rispettati i propri diritti, per muoversi in città rischiando continuamente la vita.

Si faccia aiutare dallo staff di Beppe Grillo, che dovrebbe avere più di qualche competenza nel campo, e trovi un repertorio di espressioni che non risultino beffarde per la stragrande maggioranza dei cittadini romani che lei, loro malgrado, ancora rappresenta (non dubitiamo invece che i suoi sostenitori continueranno a trovare adeguate le sue continue risate).

 

L’altra notazione che vogliamo fare riguarda i commenti entusiastici di tanti grillini alla notizia che i magistrati non abbiano ravvisato alcun reato nelle polizze stipulate da Romeo a favore di Virginia Raggi prima che la stessa fosse eletta.

A noi la concatenazione tra la stipula delle polizze e l’improvvisa fulminante carriera fatta dal Romeo, grazie alla nomina dello stesso Sindaco, risulta ancora tutta da spiegare. E se non abbiamo problemi a credere al Sindaco quando dice che delle polizze non sapeva nulla, ci rimane sempre più di un sospetto sul fatto che il Sindaco abbia voluto dare tanta fiducia a qualcuno che evidentemente  già operava in maniera non troppo limpida.

Se quindi al momento si possono tranquillamente escludere aspetti penali nella cosa, ci sono responsabilità politiche grosse come macigni che solo una partigianeria senza fine, a cui i grillini ci hanno abituato, può non vedere.

Lo abbiamo già scritto a più riprese: se il movimentoi di Grillo vuole ancora essere una speranza per Roma e per l’Italia tutta, deve riuscire ad essere molto più esigente con i propri rappresentanti, imparando a discernere tra questioni cavillose (come probabilmente è stata quella che ha riguardato il Sindaco di Parma e che lo ha portato all’espulsione) e questioni sostanziali, come quelle che ormai in quantità industriale la Raggi ha accumulato in quel di Roma.

 

Aspettiamo gli ulteriori sviluppi dell’affaire Raggi, in tutte le sue sfaccettature, e con noi aspetta la città di Roma che qualcuno cominci finalmente ad occuparsi dei problemi. Speriamo in qualche svolta a breve, qualsiasi ne sia la direzione (un’improvvisa ripartenza del governo 5S o uno stop immediato posto dalla magistratura), ma temiamo che ci vorrà ancora del tempo.

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