Passati tre anni e il muro crollato a Villa Mercede sta ancora così

In via dei Marrucini a S. Lorenzo disagi per la strettoia e bus deviati. Nel parco l'area giochi è chiusa. Dei lavori si dovrebbe occupare la Sovrintendenza ma la gara non parte

 

La delusione degli abitanti è profonda. Basta leggere i commenti sulla pagina Facebook del Comitato per cogliere un risentimento diffuso nei confronti delle istituzioni. Di chi sia la responsabilità adesso conta poco, quello che i residenti di San Lorenzo vogliono è tornare a usare il loro parco e poter prendere il bus senza percorrere centinaia di metri a piedi.

Il muro di contenimento di Villa Mercede crollò il 16 dicembre del 2018 a causa di infiltrazioni d’acqua che ne avevano ammalorato le fondamenta. Da allora, salvo una serie di puntelli, non è stato più toccato un mattone e i disagi sono pesanti. Le linee di bus che transitavano in via del Marrucini sono state deviate, impiegando più tempo per coprire il percorso precedente. La fermata che era molto utilizzata è stata soppressa e gli anziani del quartiere devono camminare per oltre 400 metri per raggiungere la successiva.

 

 

Inoltre il parco è mutilato: l’area giochi è stata chiusa e un ampio tratto di Villa Mercede è impraticabile. Sono ancora funzionanti solo la biblioteca e la pista di pattinaggio, mentre tutta l’area a ridosso di via Tiburtina, compresa tra viale Paolo Rossi e via del Marrucini è off limits. Proprio questa strada è quella che soffre di più: ridotta ad un budello, provoca code e traffico a tutte le ore e il Comitato di quartiere dice basta. “Ci sentiamo ignorati e abbandonati“, scrive tra i commenti di Facebook, Anna Placidi, una residente. “Ci aspettiamo che si superino tutti i cavilli amministrativi in tempi rapidi e che si pianifichi la rinascita della villa. Non abbiamo lesinato critiche alla giunta Comunale precedente non lo faremo ora”, aggiunge un rappresentante del Comitato.

I cavilli cui si riferiscono i residenti riguardano la competenza dei lavori. La presidente del II Municipio, Francesca Del Bello, spiega di avere le mani legate perché la gara di appalto deve essere curata dalla Sovrintendenza Capitolina. I denari in cassa ci sono ma i lavori non partono per le solite lentezze ed è sfumata anche l’illusione che nel primo trimestre del 2022 i cantieri sarebbero stati aperti.

A dicembre il comitato aveva lanciato una petizione per sollecitare un intervento ma la Sovrintendenza sembra sorda agli appelli nonostante gli anni di chiusura stiano peggiorando le condizioni interne del parco. Recuperare tutti i mancati interventi sulla vegetazione costerà parecchi soldi e più tempo passa, più sarà difficile e costoso intervenire. Nel 2020, l’assessore all’Ambiente del II Municipio, Rino Fabiano, parlò di un esposto/denuncia contro l’inerzia delle istituzioni ma degli  8 ettari di Villa Mercede, una buona parte restano in condizioni di abbandono e inutilizzo.

 

 

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