Proprio oggi scatta la terza fase del blocco per il virus. Ieri, a tarda ora, il premier Conte ha annunciato la chiusura di tutte le attività tranne quelle strettamente necessarie. E’ una esperienza che nessuno di noi ha mai vissuto, una fase del tutto nuova della nostra vita, che suscita paura e ci rende necessario sperare nel futuro.  Ognuno scopre cose o prova sensazioni inaspettate.

Condividiamo un contributo giuntoci, nella speranza di far passare qualche minuto di queste, a volte interminabili, giornate.

 

Da un giorno all’altro la quotidianità è stata improvvisamente rivoluzionata, dopo che questo ormai famoso e temuto Covid19 ha colpito la salute di sempre più persone, e messo veramente alle strette i nostri sistemi in comunità. Un evento forte, che non lascia altra scelta alle autorità Italiane se non fermare qualsiasi attività commerciale che non sia tra le poche veramente necessarie.

Il vuoto ed il silenzio invadono le strade della città. Ora si sentono i più piccoli rumori, i cinguettii di uccelli e gabbiani. La costante frenesia che pervade la città si è dissolta e l’aria sembra più leggera, vivo qui da anni e non ricordo mai una tale quiete, anzi forse la sera di Natale, ma quella dura solo qualche ora.

Il momento attuale mi ha fatto venire in mente la giornata del pentimento della religione ebraica, lo Yom Kipur, che si tiene una volta l’anno e che ho avuto modo di vivere una volta in Israele. Durante questo intero giorno è tutto chiuso, negozi, ristoranti, aeroporti, stazioni, non si usa la corrente, la macchina, il gas … Semplicemente si fa altro, si legge, si prega, si parla, si ascolta il piacevole e raro silenzio, se ascolti bene senti i rumori della terra, che sembra respirare meglio durante le ore di tregua. Infatti sono state fatte misurazioni su emissioni di sostanze inquinanti, che in questa giornata riportano livelli di azoto ridotti dell’80-90% e anche una riduzione della concentrazione di monossido di carbonio del 50%.

Nella nostra situazione, a parte alcune differenze pratiche con la giornata ebraica, per cui non possiamo riunirci nè uscire di casa, si tratta di diverse settimane di tregua, quindi possiamo provare ad immaginare le grandi quantità di energia ed emissioni che saranno risparmiate! La terra in molti versi trae beneficio da questo evento. Che stia facendo tutto Lei stessa? Che si stia prendendo ciò che le spetta? Ciò che tanto le promettiamo, ma che non siamo in grado di concederle? D’altronde cos’altro ci avrebbe mai fermato? Forse Lovelock aveva ragione, Gaia si autoregola. Se noi non collaboriamo, allora siamo costretti a farlo. La rapida diffusione del Covid19 sembra quasi più efficace di qualsiasi normativa italiana, europea o mondiale, e di qualsiasi manifestazione per il clima, nel ridurre le emissioni e le concentrazioni di inquinanti nell aria.

E poi ci lamentiamo continuamente dello stress, del lavoro, del traffico, dei musicisti sotto casa, del locale con la musica troppo alta, dei turisti, della movida, del barista che fa male il caffè, dell’appuntamento in ritardo … e tanto altro … che ora non c’è! Si è tutto smaterializzato! Abbiamo paura, del virus, del silenzio, della separazione, però dobbiamo pensare ad altro. Possiamo finalmente dedicarci a noi, alle persone con cui viviamo, a tutte quelle cose che continuiamo a rimandare perchè non c’è mai tempo. Ma ora il tempo c’è,  anche tanto, quindi gioiamo della tregua che stiamo dando alla natura, che include anche noi stessi ♥

 

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