“NO al PRIVATO con linee di serie A in CENTRO, e linee di serie B in periferia”.
Quest’affermazione, più volte ripetuta dalla Sindaca Raggi, è completamente FALSA.
Il servizio infatti lo decide il Comune e la Regione, PER LEGGE. Non possono deciderlo i privati.
Come sono organizzate le linee, le frequenze di passaggio dei bus, e le tariffe (costo di biglietti e abbonamenti), le decide il Comune, PER LEGGE.
Ma anche se non ci fosse questa legge, la questione funziona così: il Comune paga ATAC in base ai km percorsi, con una tariffa stabilita in 3,38 euro per ogni km percorso dagli autobus. Immaginate di essere un autista e di essere pagato 3,38€ al km. Avete a disposizione 2 mezzi, uno “A” che può fare 30 Km/h ed uno “B” che può fare 10 km/h. Quale dei 2 scegliereste, per guadagnare di più?
Dai rilevamenti ufficiali fatti da Agenzia per la Mobilità (RSM), risulta che le linee del centro sono mediamente molto lente, mentre le linee di periferia sono mediamente più veloci. Dovendo scegliere dove fare servizio, se volete guadagnare di più (la tariffa è sempre 3,38 €/km), su quali linee andreste a prestare servizio?
Sicuramente una linea più veloce ci permette di guadagnare di più. Le linee preferibili NON sono quindi quelle del centro (molto lente), ma quelle di periferia (le vere linee di serie “A” per chi gestisce il servizio).
Numerosi nuovi autobus “turchi” sono stati rilevati sulle linee periferiche riportate nella tabella di sinistra. ATAC è molto al di sotto del servizio programmato, fallirà comunque l’obiettivo del concordato per il 2019, ma deve disperatamente macinare quanti più km possibili per cercare di recuperare qualcosa.
Secondo voi, perché stanno dando priorità alle periferie?