I veicoli compiono una pericolosa inversione a U e spesso bloccano il traffico. La manovra è obbligata e lecita ma senza una rotatoria c'è alto rischio di incidenti

In via Alberto Bergamini, proprio sotto il grande palazzo di Autostrade, i veicoli sono costretti a compiere una inversione a U pericolosa. Da anni residenti e pendolari della zona chiedono una soluzione, ma il problema sembra dimenticato da Municipio e Campidoglio.

Si tratta di un luogo di grande traffico in quanto convoglia le auto che provengono da via Filippo Fiorentini e sono dirette nei quartieri Colli Aniene, Tiburtino III, Palmiro Togliatti. Un flusso ininterrotto di mezzi leggeri e pesanti che non ha alternativa se non girare a 180 gradi in una strada relativamente stretta che spesso si blocca.

Eppure, pochi metri più avanti, in piazza Riccardo Balsamo Crivelli, ci sarebbe tutto lo spazio per creare una comoda rotonda che metta in sicurezza il transito dei veicoli. Dalle foto che seguono si può notare l’elevato numero di auto che si mettono in colonna per compiere l’inversione a U, creando traffico alle loro spalle ma soprattutto mettendo a rischio di incidenti chi proviene in direzione opposta, da via Riccardo Zampieri.

 

Quando sono i mezzi pesanti a girare, come nella foto centrale, c’è da sperare che non vi siano auto parcheggiate sotto il palazzo di Autostrade, altrimenti il blocco è assicurato. Il rischio di incidenti provocato da queste manovre continue è elevato eppure la situazione è immutata ormai da diversi anni.

La giunta Raggi e in particolare il presidente della Commissione Mobilità Enrico Stefàno, credevano molto nelle rotatorie, ma in questo caso evidentemente la pressione dei cittadini non è stata sufficiente. In via Siculiana, altezza via Casilina, in una situazione meno grave di questa la rotonda è stata progettata, così come a Fonte Meravigliosa, altezza ex Dazio.

La ex Sindaca dal canto suo, arrivò a festeggiare l’inaugurazione di una rotatoria a Pietralata come se fosse il nuovo piano urbanistico della città (!). Ma la zona di Casal Bruciato è stata invece dimenticata.

Eppure siamo sotto la sede centrale di Autostrade per l’Italia che di traffico se ne intende.

A marzo scorso, la piazza è stata sottoposta ad un lieve restyling e con l’occasione si sperava che il Comune avrebbe messo mano anche alla viabilità. Invece l’intervento pubblico si è limitato a tagliare gli alberi, ormai pericolanti. In programma resta la riqualificazione dell’area giochi e dei bagni chiusi da anni. Nulla, invece sulla sicurezza della circolazione.

Poco più avanti, in direzione Colli Aniene, la rotatoria di piazza Ignazio Persico dà invece buona prova e riesce a far scorrere il traffico senza intoppi. E’ esattamente speculare all’incrocio di cui parliamo oggi e qualcosa di analogo andrebbe realizzato anche qui. In questo punto il traffico è davvero intenso, basta soffermarsi a guardare qualche minuto per assistere a decine e decine di inversioni a U, alcune davvero da brivido. C’è da augurarsi che il nuovo presidente del IV Municipio, Massimiliano Umberti, voglia farsi carico del problema e cercare una soluzione nell’arco della legislatura.

 

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Oggi le palme sono quasi secche.

I vasi, in pura plastica dop, si sono sfrantumati.

La pietà degli abitanti della zona li ha coperti con teli di sacco annodati con spago.

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#RomaSiTraforma

eof/

I mezzi #Ama adibiti alla raccolta rifiuti parcheggiati pericolosamente in mezzo la carreggiata sul marciapiede, quelli dei #Rom adibiti al rovistaggio regolarmente accanto le mura del Verano, tutti i gg. @Delbellotw @PLRCparodyTM @PLRomaCapitale @eugenio_patane @Diritti_Pedoni

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