Piazza Ippolito Nievo doveva essere esempio di “accessibilità” e “ambiente”. E invece….

Piazza Ippolito Nievo sosta selvaggia

 

Basterebbe la foto qui sopra per dimostrare l’insipienza di chi ha progettato e approvato i lavori a piazza Ippolito Nievo. Più della metà delle auto sono in sosta irregolare a causa dell’arredo urbano mal disegnato.

Ma quello della sosta è solo uno degli aspetti scandalosi di questa vicenda. Ve la raccontiamo in due puntate. Oggi esaminiamo l’area della piazza e nei prossimi giorni vi mostreremo la situazione ancora più drammatica di via Ippolito Nievo.

Tutto nasce durante la giunta Alemanno che nel 2013 indice un bando di gara per la riqualificazione di una vasta area di Trastevere, tutta adiacente il mercato domenicale. Lo fa perché l’Unione Europea finanzia questo intervento con ben 11 milioni di euro. Sono pochissimi i lavori effettuati a Roma grazie al contributo di Bruxelles ma questa volta i presupposti ci sono tutti. Infatti l’area è carente di infrastrutture stradali e soffre il mercato di Porta Portese dato che l’accessibilità ai disabili non è garantita, lo sviluppo dei commerci è scarso e così via. Tanto è vero che il “Programma Rigenerazioni delle Funzioni Economiche, Sociali e Ambientali” della Regione Lazio individua in questo luogo quello più idoneo per spendere questi soldi.

L’obiettivo di questa operazione  – leggete bene – è lo sviluppo urbano, l’accessibilità e l’ambiente. Avete capito? Accessibilità significa facilità di accesso sia con i trasporti pubblici sia per i disabili! Ambiente significa preservare le risorse paesaggistiche del territorio! (frasi tratte dagli obiettivi del bando).

E adesso andiamo a vedere come questi giusti obiettivi sono stati realizzati in concreto.

LA PIAZZA E’ PEGGIO DI PRIMA.  La sosta delle auto non si può neanche definire selvaggia. Di più: è anarchica. Ognuno parcheggia dove vuole dato che nessun marciapiede è stato progettato per impedire la doppia fila o lo stop in curva.

Piazza Ippolito Nievo sosta selvaggia 2

Piazza Ippolito Nievo sosta selvaggia 3

Piazza Ippolito Nievo sosta selvaggia 4

Piazza Ippolito Nievo sosta selvaggia 5

 

E questo sarebbe il progetto che dovrebbe garantire l’accessibilità?? Come fa una sedia a rotelle o una mamma con bambino ad attraversare questo ammasso di ferraglia?

E non basta. La tutela dell’ambiente, del paesaggio??? Si tutela così il paesaggio???

LAVORI SCADENTI. Guardate ora nelle foto che seguono la qualità dei lavori. Sono passati solo 4 mesi e tutti – ripetiamo tutti – i marciapiedi sono sgretolati nella parte di asfalto che collima con le griglie di areazione. Questo significa che con le piogge del prossimo autunno tutta la superficie sarà disseminata di buche.

Piazza Ippolito Nievo lavori scadenti

Piazza Ippolito Nievo lavori scadenti 2

Piazza Ippolito Nievo lavori scadenti 3

 

Dello scandalo si era occupato diverse settimane fa il blog Romafaschifo senza riuscire ad ottenere una risposta dal Comune. Ci saremmo aspettati che ad occuparsi del collaudo fosse stato l’assessorato ai Lavori Pubblici. E invece, altra questione anomala, tutto il progetto è stato seguito dall’Assessorato al Commercio come si può vedere dalla foto qui sotto.

Ippolito Nievo cartello lavori
tratta da Romafaschifo.com

 

A quale titolo l’assessorato al commercio si deve occupare di lavori stradali? Il motivo starebbe nella riqualificazione di un mercato, appunto quello di Porta Portese e dunque di competenza del dipartimento della Leonori. Ma siccome qui il mercato non c’entra nulla e si tratta solo di semplice riqualificazione degli arredi urbani, forse sarebbe stato più opportuno che a seguirlo fosse stato il dipartimento lavori pubblici, che – ci auguriamo – non avrebbe dato il suo benestare ad un’opera così scadente e mal progettata.

E ancora non avete visto il resto. Alla prossima puntata.

 

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3 risposte

  1. seeeee … il dipartimento lavori pubblici, quello che ha appena rifatto l’asfalto a via del corso chiudendo praticamente tutte le caditoie.
    teoricamente era l’agenzia della mobilità che avrebbe dovuto curare il nuovo disegno delle carreggiate e dei marciapiedi, ma pure quell’ufficio sarebbe da rifondare dalle fondamenta. che poi se uno considera quanto ci costano quegli “scienziati” gli viene il travaso di bile.

  2. Il parcheggio è lasciato selvaggio e sregolato sennò come fanno i tanti dipendenti pubblici e sindacali (Equitalia, direz. provinciale del Tesoro, CGIL, ACLI) ospitati nella zona a venire a lavorare?

    Mica vorrete che prendano i mezzi pubblici no???
    E neanche le strisce blu ci sono, d’altronde siamo a Trastevere, estrema periferia, ci possiamo permettere di regalare il suolo alle auto!

  3. Ad oggi, 31 luglio 2019, stiamo ancora peggio, dopo aver abbattuto un palazzo nel giro di un mese, su via Parboni, il problema del parcheggio è peggiorato notevolmente, molti posti possibili per parcheggiare sono stati aboliti da transenne e macchinari. Non parliamo delle segnaletiche inesistenti delle strisce stradali ormai scolorite, hanno solo rifatto le strisce pedonali in giallo, che va bene per carità, ci mancherebbe.
    Ma le macchine, dove si possono parcheggiare?
    I marciapiedi e le strade sono piene di buche, è pericoloso camminare è pericoloso respirare, durante la demolizione di quel palazzo chi come me lavora li vicino ha respirato di sicuro del veleno. questa è una città invivibile, bella è impossibile.

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Se la sosta in doppia fila è tollerata perfino davanti al comando del Primo Gruppo della Polizia Locale, che speranza c’è che venga repressa in tutto il resto della città?
Hai voglia a Cerbero …
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