Riceviamo la segnalazione di Patrizia che ci inoltra lo scambio di email che ha avuto con il dipartimento Affissioni e Pubblicità. La lettrice ha notato una serie di impianti abusivi di onoranze funebri posizionati davanti alle chiese del suo quartiere. A parte il cattivo gusto dell’impresa funebre di piazzarli nei luoghi più frequentati da persone anziane (è marketing direte voi, ma dato che si tratta di un’attività particolare…….), quello che colpisce è la risposta degli uffici. Nonostante li abbiano sanzionati stanno ancora lì!
Molto giusta l’osservazione di Patrizia: “Se non siete pronti a rimuoverli perché non li oscurate”, si domanda? E’ il suggerimento che le associazioni cittadine danno da anni al Campidoglio. Coprire i cartelloni irregolari li rende inutili. L’abusivo giudicherà antieconomico piantarli per poi vederseli coperti dopo pochi giorni e smetterà.
Patrizia scrive a segnalazioni.affissioni@comune.roma.it
Volevo segnalare la presenza da diversi mesi di alcuni cartelloni pubblicitari di metallo sprovvisti di qualsiasi contrassegno di autorizzazione di “Imprese Funebri Chiericoni”, via Fortifiocca 60 e via Acaia 68.
Gli stessi sono posti sul marciapiede all’ingresso di alcune chiese (piazza Asti, Circonvallazione Appia 150 e via Gallia 142) come da foto allegate.
Saluti Patrizia xxx
La risposta dell’Ufficio AA.PP.: Per quanto da lei segnalato le rendiamo noto che sono stati contravvenzionati nelle scorse settimane. Per la rimozione è competente il dipartimento che provvederà in base alla gara di appalto.
E’ la contraddizione del sistema che vige da 30 anni a Roma. Le ditte piantano cartelloni abusivi. Nessuno li oscura pertanto per mesi, a volte anni, restano sul territorio a produrre incassi illeciti. Il Comune, oltre la beffa di non ricevere la tassa di occupazione di suolo pubblico, deve pure spendere soldi per rimuoverli.
La riforma in corso di applicazione (varata dalla giunta Marino e che dovrebbe entrare in vigore se l’attuale amministrazione si dà una svegliata) cambia le carte in tavola. Non solo il Campidoglio stabilisce dove possono essere piantati i cartelloni, ma affida ad una o più imprese pubblicitarie l’incarico di fare piazza pulita degli abusivi. Le ditte oneste, quelle che avranno vinto un bando e che dunque devono far lavorare i loro cartelloni, avranno tutto l’interesse a evitare la concorrenza sleale degli abusivi. E si occuperanno loro stesse di vigilare.
Un sistema applicato in tantissime città del mondo che speriamo di vedere presto anche a Roma. Così da non dover più assistere a episodi come quello raccontato da Patrizia.
2 risposte
non vorrà mica l’amministrazione che ricomincino i cittadini a mettere le mani sugli impianti abusivi.
uomo avvisato …
Ma dico io ma quando e che la gente si fara i cazzi sua , italia non va avanti per queste persone che non hanno un cazzo da fare e non fanno lavorare chi ha voglia ,chiudo qui!!!!!!!!