Polizia Locale inutile in ogni ambito

Non è solo la sosta selvaggia a prosperare per le mancanze dei vigili ma anche tante altre illegalità che non vengono represse anche se esplicitamente segnalate

Nell’aprile 2017 avevamo descritto l’inefficacia dell’azione della Polizia Locale come il principale problema cittadino. Così scrivevamo:

“L’assenza totale di legalità che si registra a Roma fa sì infatti che qualsiasi norma, anche la più adeguata ed eventualmente “perfetta”, rimanga lettera morta, ignorata da una cittadinanza ormai abituata a seguire solo i propri istinti e comodi con la complicità di un corpo di Polizia Locale distratto ed assente, quando non addirittura complice.”

 

Passati oltre tre anni la situazione non è cambiata e anzi se possibile peggiorata. Come avrebbe potuto essere altrimenti? Prima si è lasciato al comando del corpo Antonio Di Maggio a stipendio zero, come fosse una carica di mera rappresentanza, e poi lo si è affidato ad interim al comandante Stefano Napoli, il quale non ha quindi il mandato completo che il suo ruolo richiederebbe.

Il perdurare dell’inefficacia della Polizia Locale a Roma è sotto gli occhi di tutti, basti vedere il delirio di sosta selvaggia che attanaglia tutta la città. Ma ve ne sono anche altri di ambiti in cui l’azione della Polizia Locale è del tutto irrilevante e ciò ha impatti devastanti sulla vita di molte persone. Di seguito una storia che lo dimostra, raccontata da un’associazione di cittadini del centro storico.

 

Alcuni nostri associati abitano in piazza Campo de’ Fiori e strade attigue. Molti  locali sulla piazza usano riprodurre musica tutto il giorno fino a tarda notte, costringendo chi vive in prossimità a subire fastidi acustici anche gravi.

Questo malcostume di alcuni locali è espressamente vietato dalla normativa comunale, essendo esso in violazione dell’art 10 comma 2 della Deliberazione di Assemblea Capitolina n.47/2018, “Regolamento per il Commercio della città Storica”, che prevede una sanzione di 500 euro per le attività commerciali situate nella Città Storica che trasmettono musica all’esterno del locale o all’interno con porte e finestre aperte.

Ai più questo potrà sembrare un problema minore, una fisima di qualche privilegiato; possiamo invece assicurare che dover sopportare suoni ad alto volume in casa propria tutto il giorno, tutti i giorni, fino ad orari improbabili è assolutamente intollerabile, tanto da causare seri problemi di salute.

Finito il periodo di chiusura totale, durante il quale molti abitanti del centro storico hanno riscoperto tranquillità dimenticate da decenni, e avendo molti locali ricominciato a riprodurre musica con vigore amplificato, a metà giugno abbiamo inviato un esposto al Primo Gruppo della Polizia Locale. Nell’esposto segnalavamo il problema chiedendo che il presidio fisso della Polizia Locale, sempre presente sulla piazza, fosse adeguatamente istruito per far rispettare le normative vigenti ai locali.

Passato quasi un mese, con la situazione del tutto immutata, a metà luglio abbiamo inviato una richiesta di accesso generalizzato alla Polizia Locale per conoscere gli esiti dell’esposto.

Passano circa tre mesi, sempre con la situazione che non cambia di una virgola, e solo a metà ottobre ci giunge la comunicazione della Polizia Locale, in risposta all’accesso agli atti di metà luglio, la quale informa che: “… personale dipendente nel mese di settembre c.a. ha provveduto ad elevare sanzioni amministrative nei confronti dei locali siti in Campo de’ Fiori”.

Quindi dopo quattro mesi veniamo a sapere che a settembre è stato effettuato un controllo da parte degli agenti di Polizia Locale che ha portato ad elevare una sanzione a qualcuno dei locali della piazza. Ovviamente la sanzione dovrà poi essere inviata all’ufficio commercio del Municipio che in tempi biblici provvederà a notificarla ai locali i quali forse prima o poi provvederanno a pagarla senza problemi (gli importi sono risibili rispetto al giro d’affari dei locali), o forse troveranno il modo di non pagarla.

In tutto questo tempo gli abitanti della piazza avranno continuato a subire ogni giorno i fastidi prodotti dai locali, con più d’uno che si sarà rafforzato nella convinzione che in certi luoghi non è più possibile viverci e farà il possibile per andarsene.

Ovviamente quello che si discute non è il fatto che in molti mesi a certi locali sia stata comminata, al meglio, una sola sanzione, bensì che nonostante segnalazioni ripetute di un problema grave, peraltro con agenti della Polizia Locale sempre presenti in loco, lo stesso problema non appare minimamente scalfito dall’opera degli agenti.

L’intento di questa associazione e dei cittadini che lamentano i fastidi non è infatti che i locali siano sanzionati, bensì che essi si attengano alle normative vigenti e perché ciò avvenga basterebbe un’efficace moral suasion da parte degli agenti di Polizia Locale.

Purtroppo l’impressione che si ha è che tutto il corpo di Polizia Locale di Roma, a partire dai suoi comandanti, quello generale e quelli dei gruppi, si sia ormai ritirato definitivamente negli uffici, limitandosi a svolgere le azioni che non possono evitare, pena conseguenze amministrative o addirittura penali.

Anche ogni tentativo di interloquire direttamente con il comando del Primo Gruppo è fallito, a conferma di una sorta di sospensione delle attività della Polizia Locale.

Associazione Residenti Campo Marzio

 

 

Ecco allora un’altra dimostrazione dell’assoluta inutilità del corpo di Polizia Locale di Roma, di un genere simile a quella relativa ai tavolini abusivi di piazza di Spagna di cui abbiamo parlato tempo fa.

Purtroppo la gravità della cosa può apprezzarla solo chi si sia trovato in certe situazioni, ossia a subire un torto, segnalarlo ai vigili e ottenere come risposta il nulla più totale.

Noi lo sappiamo che quando vuole la Polizia Locale riesce ad essere efficace anche a Roma e un po’ tutti ce ne siamo resi conto durante la chiusura totale della prima parte dell’anno, quando gli agenti sono riusciti a reprimere di tutto fin nei luoghi più remoti della città. Perché ciò accada occorre però un mandato chiaro e deciso da parte del sindaco, a partire dal superamento dell’interim assegnando a qualcuno il comando generale del corpo.

A noi fu chiaro fin dall’inizio l’enorme errore della cacciata del comandante Raffaele Clemente da parte di Virginia Raggi, pur sapendo che egli aveva non pochi oppositori all’interno del corpo.

I fatti e questi anni passati confermano quanto sbagliata fu quella decisione e quanto male ha fatto e continua a fare a Roma.

 

Chiaramente ormai è troppo tardi perché Virginia Raggi riesca a rimediare e tutte le speranze sono riposte nell’amministrazione che uscirà dalle elezioni il prossimo anno. L’aver definitivamente affossato l’azione della Polizia Locale a Roma è però una colpa di cui la Raggi dovrà rispondere nella campagna elettorale ormai iniziata.

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3 risposte

  1. Condivido totalmente l’incapacità dei vigili di svolgere efficacemente il loro compito. L’errore fatto dalla Sindaca non è stato tanto quello di aver assunto dei potenziali parassiti nullafacenti ma sicuramente quello di non aver fatto destituire i vigili inutili, nessun bravo “fruttarolo” avrebbe mai aggiunto le mele nuove (buone) alle mele vecchie (marce). A via Cipro il furgonaro dei traslochi sosta indisturbato h 24 sullo spazio carico e scarico merci come fosse di sua proprietà …

  2. Vivo nell’estrema periferia nord, ed ho avuto rapporti pessimi, con quelli che una volta si chiamavano vigili urbani.
    – il sopralluogo dell’ abuso del confinante è stato posticipato sul verbale, mentre io li ho visti il giorno che sono venuti.
    – esposto telefonico per rogo tossico, sono venuti dopo un mese esatto
    – costruzioni abusive ex novo a cui hanno apposto il cartello su una tavola, anziché sul manufatto, e adesso vengono affittati con acqua non potabile
    – maltrattamenti ad animale, hanno dato il nome di chi ha fatto l’esposto, con conseguenti “scherzi telefonici”, se così li vogliamo chiamare
    – esposti per betoniere contromano su strada a senso unico, i controlli rimandati a fine cantiere.
    Questo è solo quello che è capitato a me. Penso al sindaco Marino, che voleva una rotazione di questo personale, e di come gli si sono ribellati la notte di capodanno. Andrebbero sciolti.

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Se la sosta in doppia fila è tollerata perfino davanti al comando del Primo Gruppo della Polizia Locale, che speranza c’è che venga repressa in tutto il resto della città?
Hai voglia a Cerbero …
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