Chi scrive ha assistito in qualità di animatore dell’Associazione Residenti Campo Marzio alla seduta di questa mattina della commissione mobilità, dove è stato discusso della possibile proroga delle scadenze dei permessi ZTL a seguito dei ripetuti spegnimenti dei varchi.
Qui una breve cronistoria della vicenda.
Anzitutto un doveroso e non formale ringraziamento al presidente Stefàno, che per l’ennesima volta si dimostra l’unico rappresentante istituzionale capitolino che riconosce esigenze e diritti dei cittadini, laddove tutto il resto dell’amministrazione nella maggior parte dei casi neanche dà generico riscontro ai messaggi.
La seduta è stata aperta dall’intervento dell’assessore Calabrese che in sostanza ha detto che la decisione politica di procedere con la proroga della scadenza dei permessi ZTL è stata presa, ma rimangono da definire le questioni attinenti ai fondi necessari da reperire in bilancio.
Subito dopo sono intervenuti due dirigenti del Dipartimento mobilità che hanno confermato come il problema stia tutto nel reperimento dei fondi necessari a coprire i mancati introiti collegati alle proroghe, sottolineando come non vedano alcuna possibilità di trovare tali somme nel bilancio della mobilità.
È poi intervenuto Luca Avarello, dell’agenzia Roma Servizi per la Mobilità, il quale ha detto che l’impegno economico per un’eventuale proroga dei permessi, relativa ai 174 giorni di spegnimento tra marzo e agosto e solo relativamente ai permessi dei residenti (vi sono quelli riservati alle categorie economiche che sono anche molto più onerosi), si aggirerebbe sul milione e 800mila euro per il 2020 e circa 300mila euro per il 2021.
A seguire è intervenuta la consigliera Lavinia Mennuni, di Fratelli d’Italia, la quale ha ricordato la richiesta del suo gruppo di provvedere allo spegnimento dei varchi ZTL, per cercare di dare un po’ di respiro al commercio in centro storico, ma accompagnata dalla necessità di riconoscere un qualche ristoro ai titolari di permesso ZTL, che verrebbero così a pagare un corrispettivo senza ricevere alcun servizio. La consigliera si è detta sicura che, quando la giunta capitolina ha deciso lo spegnimento dei varchi, si sarà posta anche il problema di riconoscere un ristoro per i titolari di permesso (di questa cosa chi scrive ne dubita fortemente).
Ha parlato poi il consigliere Stefano Marin, del Municipio I, il quale ha chiesto all’amministrazione comunale di cercare di curare meglio la comunicazione per evitare notizie contrastanti sugli organi di stampa che disorientano ulteriormente i cittadini.
La parola è stata data quindi al sottoscritto che nel ringraziare il presidente Stefàno per l’occasione di discussione ha ricordato come dal resto dell’amministrazione in molti mesi sia mancata qualsiasi comunicazione sull’argomento permessi ZTL e ciò nonostante ripetute richieste di notizie inviate all’assessore, agli uffici e al sindaco Raggi. L’unica eccezione è stato un messaggio ricevuto dall’assessorato il 6 agosto u.s. in cui si informava di un provvedimento di proroga dei permessi in lavorazione. Poi più nulla, nonostante si sia fatto presente a più riprese il problema di tutti coloro che hanno visto il permesso ZTL scadere nel frattempo e senza informazioni attendibili non hanno avuto gli elementi per decidere come comportarsi.
Come portavoce di un congruo numero di titolari di permesso ZTL ho quindi chiesto anzitutto che venisse istituito un canale comunicativo con cui almeno ricevere risposta alle tante domande dei cittadini. Inoltre ho segnalato l’urgenza di una presa di posizione dell’amministrazione rispetto ai permessi ZTL che sono in scadenza nei prossimi giorni e settimane; i varchi ZTL sono al momento spenti e c’è buona probabilità che così rimarranno nelle settimane a venire, per cui i titolari di permesso ZTL non hanno elementi per decidere se procedere con un rinnovo, al momento quasi inutile, o se aspettare le decisioni dell’amministrazione. Ho anche ricordato che si stanno predisponendo azioni legali per i titolari di permesso ZTL che verranno iniziate nei prossimi giorni nel caso l’amministrazione continuasse a non decidere.
Vi è anche la questione della sosta tariffata all’interno della ZTL, che al momento è inclusa nel permesso ZTL, laddove in tutta Roma è concessa gratuitamente ai residenti della zona.
Infine ho ricordato che se si vogliono offrire possibilità di parcheggio per chi voglia andare in centro storico vi è il grande parcheggio del Galoppatoio, di proprietà comunale e che paga al Comune un canone di 900 euro al mese (si avete letto bene, 900 euro al mese), con cui si potrebbero concordare tariffe ribassate in questo periodo di emergenza.
A seguire è intervenuto Filippo Anfosso, presidente dell’Associazione Piazza di Pietra la quale, essendo un sodalizio che include sia residenti che operatori commerciali, cerca di guardare alle questioni da entramnbi i punti di vista. La richiesta in questo caso è stata anzitutto di fare chiarezza, di fornire notizie certe e tempestive per consentire ai cittadini di prendere decisioni informate. Inoltre si è chiesto di sollecitare la Polizia Locale affinché la pur comprensibile apertura dei varchi ZTL non comporti la trasformazione di tante piazze del centro storico in tappeti di lamiere; sono stati fatti gli esempi di piazza Capranica, piazza di Pietra e soprattuto di piazza di Sant’Ignazio dove spesso non si riesce ad accedere alla scalinata della chiesa per le auto in sosta selvaggia.
Un altro cittadino è intervenuto chiedendo anch’egli maggiori controlli da parte della Polizia Locale.
È intervenuta anche l’assessore alla mobilità del Municipio I, Anna Vincenzoni, che ha ricordato le due mozioni di giunta approvate dal Municipio in cui si è chiesto all’amministrazione centrale di riconoscere una forma di ristoro ai titolari di permesso ZTL.
A conclusione della seduta il presidente Stefàno ha sottolineato ancora una volta la necessità che l’amministrazione prenda una posizione chiara sulla materia, soprattutto per dare risposte alle situazioni più urgenti, e si detto disponibile a promuovere incontri con gli uffici interessati per trovare delle soluzioni.
In conclusione crediamo si possa dire che ancora una volta l’amministrazione, nella persona dell’assessore Calabrese, non ha fornito risposte chiare né elementi utili per mettere i cittadini nelle condizioni di prendere decisioni informate. Vi sono evidentemente questioni di bilancio che l’amministrazione deve risolvere e, così fa capire l’assessore, i cittadini devono stare buoni ed aspettare che si trovi una soluzione. Peraltro non c’è neanche alcuna garanzia che tale soluzione venga trovata; considerando infatti che l’impegno economico stimato da RSM assomma a poco più di due milioni di euro per i soli permessi residenti, tale somma andrà probabilmente almeno raddoppiata, se non molto di più, considerando i permessi di tutte le alte categorie, i quali sono mediamente molto più onerosi.
Anche la richiesta di stabilire un canale comunicativo sembra essere stata fatta cadere nel vuoto (vedremo nei prossimi giorni).
Da rilevare che riguardo la possibilità di utilizzare il parcheggio del Galoppatoio per alleggerire la sosta in centro storico, l’assessore ha risposto che c’è stato un accordo con il concessionario per concedere dei voucher agli esercenti da poi girare ai loro clienti ma che la cosa non sembra abbia avuto alcun successo. A parte che una tale misura non è stata minimamente pubblicizzata, ma deve essere l’ingenuità dell’assessore che non gli fa cogliere come non possa essere lo scopo commerciale l’unico valido per voler andare in centro. Evidentemente per lui se vado in centro a fare acquisti merito lo sconto al parcheggio ma se ci vado per godermi qualche bellezza inestimabile devo pagare tariffa piena al parcheggio.
Mai si sarebbe immaginato che i sedicenti portavoce dei cittadini una volta al governo della città avrebbero ragionato solo in termini puramente commerciali.
Da ultimo ricordiamo che chi voglia rimanere informato sulle eventuali iniziative per ottenere un rimborso/proroga dei permessi ZTL può inviare un’email all”indirizzo residenticampomarzio@gmail.com