E’ una scena non comune per le strade romane quella che si è vista ieri in via dei Campi Sportivi. Per tutta la mattinata, ben 7 auto della Polizia di Roma Capitale hanno fermato e controllato decine di veicoli. Un posto di blocco in stile “americano”, ma anche una dimostrazione di forza, condita dal tentativo di riacquistare autorevolezza.
Troppe volte, infatti, i vigili romani sono stati accusati da più parti (anche su queste pagine) di essere distratti, svogliati e quasi complici dell’anarchia romana. Il comandante Clemente sta cercando di ripulire la loro immagine sonnacchiosa e per farlo usa metodi di impatto. Colpiva infatti, vedere uno spiegamento di forze di questo tipo in un’unica strada, con il posto di blocco delimitato da birilli e oltre 11 veicoli controllati contemporaneamente. Furgoni, motocicli, auto: abbiamo osservato la reazione di chi veniva fermato. E quasi tutti erano stupiti, come se fossero precipitati per un momento in una nuova dimensione.
Il rom con furgone sospetto (che si intravede a sinistra nella foto in alto) è stato trattenuto molto a lungo. Ma anche un giovane scooterista con l’assicurazione scaduta e un’anziana con un’auto in condizioni molto precarie (al centro foto sotto).
Quasi tutti i fermati ripetevano come un mantra la frase che si sente spesso in situazioni del genere: “Si vede che hanno bisogno di soldi”. E invece, a nostro avviso, non si tratta di voler incassare qualche multa in più, ma di una vera e propria operazione di marketing. Altrimenti non si spiegherebbe l’impianto scenico delle 7 auto che fermano tutte nello stesso posto i passanti. Un’immagine appannata dagli scandali sul concorsone per diventare vigile urbano che è risultato truccato; dallo sciopero selvaggio dello scorso capodanno; ma soprattutto dal solito “non mi compete” che abbiamo ascoltato tutti almeno una volta nella vita da qualche vigile in turno.
I controlli a volte sono sgradevoli e fanno perdere tempo, lo sappiamo, ma in un momento storico come questo sono necessari. Le forze dell’ordine a Roma non hanno mai subìto tante umiliazioni come in questi mesi. I carabinieri accerchiati al Pigneto dagli spacciatori, i Vigili picchiati dai venditori abusivi e per finire alla notte scorsa quando 4 poliziotti a Tor Bella Monaca, sono stati pestati da parenti e amici di un giovane che stavano arrestando. Episodi inquietanti che un tempo erano confinati a Scampia a Napoli o allo Zen a Palermo e che invece stanno divenendo troppo frequenti a Roma. Ecco perché ritrovare autorevolezza è necessario per tutte le forze di polizia. E per dare il segnale che in questa città non comandano i Casamonica ma le istituzioni.
5 risposte
….a capodanno non c’è stato nessuno sciopero selvaggio ma bensì disorganizzazione da parte di chi doveva organizzare il servizio…e poi cosa c’entrano gli agenti che operano in strada con il concorsone? Anche lì è un problema che riguarda l’amministrazione capitolina…comunque sigor Filippo nessuna prova di forza perchè se gira per la città spesso di domenica sull’Appia ci sono posti di blocco per il controllo dei documenti di carabinieri o polizia pensi domenica scorsa c’era sempre nello stesso punto la guardia di finanza…quindi mi chiedo quale sia la notizia e a cosa sia dovuta la sua meraviglia forse dalle sette pattuglie utilizzate?…
Caro Lupin so benissimo che non è una notizia fondamentale né una particolare esclusiva, ma a mio avviso vedere 7 pattuglie dei vigili per un unico posto di blocco è una novità. A me, negli ultimi 40 anni, non era mai capitato di vederlo. Se lei ha notizie contrarie mi fa piacere se me le farà avere. Ad ogni modo è stata l’occasione per fare una riflessione sulla politica che il Comandante Clemente sta mettendo in atto. Io credo che sia un’operazione di immagine. Si tratta ovviamente di una mia opinione e non della verità assoluta.
….i posti di blocco ci sono ogni giorno da parte della municipale magari no con questo spiegamento di mezzi magari erano situati in posto molto ampio dove in sicurezza era possibile fermare più veicoli…chi non si vede mai o molto molto raramente sono i controllori sui bus o sotto le fermate della metro….
Questo tipo di controlli sono comuni in Europa. Questi nello specifico sono stati fatti perchè, finalmente, è possibile controllare per via telematica revisione e assicurazione. Mettendo un poco d’ordine e sopratutto convincendo i romani che la legalità esiste. Se un’attività di controllo sulla legalità per lei è marketing, forse farebbe bene a cambiare mestiere. Si documenti e vada oltre il senso comune.
Non ho parlato di marketing questo lo deduce in maniera errata lei che evidentemente non è un giornalista e aspirerebbe a farlo, un piccolo consiglio prima di scrivere si documenti sull’argomento che sta trattando…