Diamo volentieri atto all’attuale amministrazione di essere riuscita a reprimere con buona efficacia il malcostume delle affissioni abusive, che fino a non molto tempo fa costituivano la norma a Roma. E la riprova l’abbiamo avuta recentemente, notando come i manifesti in memoria di una personalità politica di centrodestra siano stati affissi correttamente, con tanto di regolare timbro dell’ufficio affissioni, mentre negli anni passati questi stessi manifesti venivano affissi nella più totale illegalità.
C’è però qualcuno che ancora si ostina a fare un po’ come gli pare, ed è buona norma segnalarlo sia per esporlo al giusto pubblico ludibrio, sia per aiutare l’ufficio affissioni a non fargliela passare liscia. Eccoli qua i furbi di giornata, ripresi nella foto in piazza dei Cinquecento.
Si tratta di un sedicente sindacato di base, USB, che evidentemente pensa di avere chissà quale diritto di parola mentre dimostra solo di essere un incivile che pretende gli altri debbano a tutti i costi conoscere le loro flatulenze mentali. La grafica dei manifesti ed il loro sintetico contenuto, a prescindere da come la si pensi sul Sindaco e sull’argomento TPL, sono infatti di un livello imbarazzante.
L’auspicio è che l’ufficio affissioni faccia il suo dovere, sanzionando gli illeciti, e quindi costringendo questo sindacato a dare il proprio contributo alla collettività, anche se in una modalità probabilmente diversa da quella che lorsignori dell’USB si aspetterebbero.