Avevamo parlato la scorsa settimana dell’incredibile chiusura dal 10 giugno scorso dell’intero Parco della Resistenza all’Aventino. Il motivo ufficiale era la necessità di verificare la staticità degli alberi, ma chiaramente una tale operazione non può prevedere settimane di chiusura del parco. Ed infatti ai solleciti degli abitanti l’Ufficio Giardini aveva risposto di non avere attrezzature adatte a potare alberi superiori ai tre metri di altezza (!?!)
Saranno stati i solleciti degli abitanti, o forse il piccolo faro che vi abbiamo acceso noi o semplicemente qualcuno dell’amministrazione si è reso conto di quanto assurda fosse questa chiusura, ebbene qualcosa pare essersi smosso e sono stati effettuati i primi interventi di ripulitura del parco in vista, si spera, di una riapertura in tempi veloci. Questo il comunicato emesso dalla Polizia Locale Roma Capitale:
“La Polizia Locale bonifica il Parco della Resistenza
E’ di ieri l’ intervento straordinario condotto da personale del Pics, pronto intervento centro storico del Comando Generale della Polizia Locale, unitamente a personale del Servizio Giardini e Ama, volto a bonificare il Parco della Resistenza.
L’operazione, preceduta da opere propedeutiche iniziate dal Servizio Giardini già nel corso della settimana, è stata finalizzata alla rimozione di materassi, masserizie, rifiuti, giacigli e rifugi all’interno dell’area cani e nell’area ludica per i bambini. Si è proceduto, inoltre, alla pulizia a mezzo spazzatura meccanica di tutti i viali, così come alla raccolta di siringhe e alla sanificazione di alcuni luoghi più degradati .
Ancora da effettuare alcune opere di manutenzione del verde, quali la potatura dei polloni di alcuni alberi e quella dei rami secchi .
Roma, 20 luglio 2017”
Da ieri, inoltre, i cancelli sono stati riaperti. Il Parco è tornato fruibile e si presenta in condizioni discrete anche se gli alberi da potare hanno tutti una lunga e selvaggia chioma. Simona Minervini, dell’associazione Ancilia, ha fatto un sopralluogo nel parco e lo ha trovato piuttosto in ordine. Niente più barboni, niente più materassi e giacigli di fortuna. Un responsabile del Servizio Giardini ha vigilato sull’andamento dei lavori per tutta la giornata di ieri e di giovedì. Interrogato sulla riapertura non ha saputo rispondere se si tratta di una scelta definitiva o provvisoria. Quel che è certo è che l’8 settembre prossimo arriverà il Presidente della Repubblica per rendere omaggio alle vittime della Resistenza e per quella data il giardino sarà certamente in perfetto stato. Verrà poi lasciato andare per il resto dell’anno come è accaduto le volte scorse?