Quello che non riescono a fare gli italiani potrebbero farlo gli americani. Il primo passo viene proprio da loro, dalla Getty Foundation per la precisione, che ha deliberato un finanziamento di 180 mila dollari per individuare il futuro dello Stadio Flaminio.
Da troppi anni il gioiello architettonico progettato da Pierluigi Nervi e dal figlio Antonio è in condizioni di abbandono devastante. Ne parlammo nel febbraio 2016 nella nostra rubrica “Città in rovina”. Da allora non un mattone del Flaminio è stato toccato per cui le fotografie restano drammaticamente attuali. Questa volta, però, si apre una piccola speranza per la salvezza della struttura. Ancora siamo ad un livello puramente progettuale, intendiamoci, ma almeno qualcuno prova a capire quale dovrà essere la via d’uscita dal degrado dello Stadio. Sarà un gruppo di ingegneri dell’Università La Sapienza a lanciare proposte concrete corredate di progetti tecnici. Si metteranno presto al lavoro e il loro impegno sarà finanziato dalla Getty Foundation di Los Angeles. La Fondazione americana ha selezionato alcune opere d’arte ingegneristica e architettonica da salvare in tutto il mondo e, tra queste, ha scelto anche il Flaminio. Per capire il valore di questo stadio basta elencare le altre opere scelte firmate Le Corbusier, Lloyd Wright, Gropius uno dei maestri del Bauhaus e molti altri.
Il progetto si chiama “Keeping it modern” e mira proprio alla tutela del patrimonio artistico e architettonico del ventesimo secolo, in particolare delle costruzioni dove si osò di più e grazie alle quali la tecnica ha fatto progressi. Nel nostro precedente articolo sul tema raccontammo la particolare inclinazione delle tribune, frutto di studi innovativi di Nervi. E basta scorrere l’elenco dei vincitori di quest’anno per osservare che il progetto del Flaminio ha ottenuto lo stanziamento più alto.
Ottima, dunque, è stata la scelta dell’assessore allo Sport Frongia di concorrere ai grant della Fondazione Getty. E’ probabile che entro un anno i progetti saranno sul tavolo, pronti ad essere messi in pratica. A quel punto sarà necessario un nuovo scatto di reni da parte del Campidoglio e superare alcune resistenze legate ai finanziamenti privati tipiche del Movimento 5Stelle. E’ infatti molto improbabile che la pubblica amministrazione possa trovare i fondi necessari per il rilancio dello Stadio e il ricorso ai privati sarà indispensabile.