Iniziamo col dire che qui parliamo di soldi di tutti i contribuenti romani, gli abbonati il disservizio se lo sono voluto, hanno già pagato in anticipo pur sapendo a cosa andavano incontro, e pertanto nulla sarà loro dovuto.
Ad Agosto la Metro A è stata chiusa a tratti, spostandosi lungo tutto il percorso, per lavori di manutenzione e rinnovo dell’infrastruttura ferroviaria. Sono state attivate circa 80 navette sostitutive nei tratti via via interessati.
Tra qualche mese ATAC dovrà pubblicare i dati sul servizio svolto, e così conosceremo l’importo esatto che è stato pagato dal Comune. Nel frattempo possiamo fare 2 conti su una chiusura analoga avvenuta ad Agosto 2017, quando furono chiuse 7 stazioni contigue e centrali della Metro A, ed il servizio funzionò in due tronconi separati: tratta Battistini-Termini, e Arco di Travertino-Anagnina.
Tutti i km NON effettuati da ATAC a causa di questa chiusura, sono stati totalmente riconosciuti dal Comune, come se ATAC li avesse svolti (“cause esogene”). Da contratto però sono stati pagati con uno sconto del 25% sulla tariffa. (NOTA: il motivo è semplice: immaginate la chiusura totale della Metro per lavori necessari e per motivi indipendenti dall’organizzazione di ATAC. ATAC dovrà lo stesso pagare stipendi, assicurazioni, avrà costi legati alla svalutazione dei mezzi etc., ed è ragionevole che il Comune compensi queste spese. Si può eccepire giusto sulla percentuale in cui vengono riconosciute ad ATAC).
Il Comune inoltre ha dovuto pagare il maggior servizio svolto da ATAC con le navette sostitutive. Facendo 2 rapidi conti, risulta che il costo totale dell’operazione “chiudi la Metro A” è costato la bellezza di 2,7 Milioni di euro circa.
Una risposta
intanto a Eur-Magliana e Laurentina, TUTTE, T-U-T-T-E. le scale mobili guaste da mesi. Atac non si deve vergognare, deve evaporare!!