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Il 16 ottobre scorso la Polizia Roma Capitale ha inviato un comunicato stampa che terminava così:

[…]

Nella serata di ieri, invece, sono partiti altri controlli presso il Rione Monti, con visita a numerosi locali della “movida” per verifica di licenze e autorizzazioni.

In via Leonina una delle attività, molto frequentata dai giovani, è risultata sprovvista di licenza per la somministrazione: in passato il titolare era stato già sanzionato, ed aveva ricevuto una Determinazione Dirigenziale di chiusura, alla quale non aveva ottemperato.
Durante la visita degli agenti è stato accertato che il locale era ancora aperto e operava regolarmente servendo cocktails, bevande e alcoolici, serviti da 7 barman. 
All’interno è stata accertata anche una vendita non autorizzata di magliette.
All’esterno un uomo effettuava il servizio di controllo (buttafuori) senza essere iscritto all’apposito albo: sia lui che il gestore sono stati sanzionati per 1666 Euro ciascuno. 
Gli agenti hanno quindi proceduto alla chiusura delle attività, cessando di fatto le vendite e apponendo sigilli sia ai locali che alle strutture. Il totale dei verbali notificati al gestore è di 6826 Euro.
lorel
Tutto bene si direbbe: gli agenti fanno dei controlli anche di sabato sera, trovano un’attività che “in passato” aveva ricevuto un provvedimento di chiusura a cui non aveva ottemperato e procedono quindi a sanzionare di nuovo ed ad apporre i sigilli al locale.
lorel
Leggiamo ora il post che all’argomento ha dedicato l’instancabile consigliera Naim, peraltro residente proprio nel rione Monti:
Alleluia e’ stato finalmente chiuso dai Vigili un pub abusivo dopo che da quasi un anno gli uffici del municipio avevano emesso provvedimento di chiusura.
Com’ e’ noto agli stessi Vigili, nelle adiacenze ce ne sono a decine che nonostante verbali e provvedimenti continuano a stare allegramente aperti.. In altre situazioni ci sono i verbali da anni o mesi ma inspiegabilmente non i provvedimenti dei municipio e per altri ancora palesemente abisivi da anni e strasegnalati con tanto dui pareri statali regionali e sentenze , neppure un verbale! Tutti mi chiedono perche’… Una situazione di illegalita da fare accapponare la pelle. Rimane solo la Procura.
lorel
Da questo post capiamo quindi che l’espressione “in passato” usata dai vigili nel loro comunicato corrisponde a circa un anno!?!
Ossia per quasi un anno un locale che ha ricevuto un provvedimento di chiusura ha continuato ad operare, magari continuando a violare le norme per cui la chiusura era stata comminata, senza che nessuno sia riuscito o abbiamo voluto far nulla!?!
Il tutto nel pieno centro della capitale d’Italia!?!
Ed infine la chiusura effettiva del locale avviene solo a seguito di un controllo casuale effettuato dai vigili!?!
lorel
Verrebbe proprio da chiedersi se siamo nel pieno centro storico di Roma o in una specie di Gomorra.
lorel
Volendo poi cercare di capire di chi può essere la responsabilità di un tale buco nei controlli, alla nuova amministrazione comunale possiamo senz’altro attribuire la colpa di non aver ancora messo mano (ma neanche testa, probabilmente) ad un possibile rilancio della Polizia Roma Capitale, essendosi limitati ad accogliere le dimissioni del Comandante Clemente (atto profondamente irresponsabile, non avendo uno straccio di alternativa) ed a nominare un sostituto, il comandante Porta, che è già stato prorogato una volta. Inoltre la nomina di Porta sta per scadere di nuovo alla fine di ottobre e non si ha ancora notizia di ricerche o analisi di curriculum (apparentemente l’attività preferita dall’attuale maggioranza) per trovare la persona giusta da mettere a capo del corpo.
Diciamo che difficilmente si poteva fare di meglio per affossare ulteriormente un corpo già sufficientemente inefficace.
lorel
Siccome però stiamo parlando di commercio in centro storico, le maggiori responsabilità non possono che far capo al Municipio I. È infatti l’ufficio commercio del Municipio che ha emesso a suo tempo il provvedimento di chiusura e considerato il livello monstre di abusivismo presente in centro storico, è semplicemente assurdo che non vi sia stato alcun seguito ad un tale drastico provvedimento. Possibile che lo stesso ufficio commercio o l’assessore competente non abbiano pensato di fare qualche verifica affinché la chiusura comminata al locale venisse effettivamente eseguita?
Considerato poi che di provvedimenti di chiusura ne verranno emessi veramente pochi, non potrebbe la stessa Presidente Alfonsi dare agli stessi un seguito così da dimostrare che il crimine sul suo territorio non paga?
Che dire poi della commissione anti-abusivismo, istituita dal Municipio in questa legislatura, che finora non è riuscita ad incidere di un millimetro nel mare di illegalità che caratterizza tutto il centro storico? Più che una misura per cercare di smuovere la palude di illecito sembrerebbe una foglia di fico per poter dire “noi ce l’abbiamo messa tutta”, salvo preservare l’illegale status quo.
lorel
La cosa più preoccupante, ma purtroppo non sorprendente, è che stando alla consigliera Naim nelle vicinanze del locale chiuso ve ne sono a decine di altri in una condizione simile, nonostante le numerose segnalazioni.
Alla luce di queste rivelazioni, possiamo forse aspettarci un sussulto di dignità da parte del Municipio che porti ad una campagna di controlli a tappeto a partire dal rione Monti?
Scommettiamo che invece non succederà un bel niente e continueremo ad assistere da una parte alle segnalazioni di Sisifo della consigliera Naim e dall’altra alle sterili lamentazioni della Presidente Alfonsi, incapace di incidere sul fenomeno dell’abusivismo commerciale non per colpa sua ma a causa del solito destino cinico e baro?

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