Quel brutto vizietto di intestarsi meriti altrui

C’era già cascato il sindaco Raggi, a ottobre 2019, a provare ad intestarsi una pista ciclabile realizzata in realtà dal Municipio III guidato dal presidente Caudo.

 

Nello stesso ambito, Municipio III, ci ha provato la scorsa settimana l’assessore Calabrese a farsi bello con un piccolo passo avanti sul progetto di ponte ciclopedonale sul fiume Aniene.

Ha scritto l’assessore sulla sua pagina facebook:

Un’altra opera sbloccata: il ponte ciclopedonale sul fiume Aniene, nel quartiere di Montesacro, ha ottenuto il parere favorevole della Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma.

Questa opera importante e attesa da oltre un decennio permetterà di concludere un iter amministrativo arenatosi nei soliti ritardi, ricorsi, rinvi e progetti sbagliati ereditati da precedenti amministrazioni. Il progetto era infatti previsto tra gli interventi della metropolitana B1.

Ora si procederà con la chiusura della Conferenza dei servizi e tutti i passaggi amministrativi per consentire l’avvio successivo dei lavori.

 

Un po’ criptico l’assessore: “Un’altra opera sbloccata …” dice, senza specificare grazie a chi ma facendo intendere che sia merito dell’amministrazione di cui lui fa parte. D’altronde più avanti parla di : “… iter amministrativo arenatosi nei soliti ritardi, ricorsi, rinvi e progetti sbagliati ereditati da precedenti amministrazioni.“, come a dire che è finita con la vecchia politica e che con loro le opere galoppano.

 

Proviamo però a mettere in fila gli eventi realtivi a questo ponte ciclopedonale e vediamo se l’assessore Calabrese ha ragione.

Noi parlammo di quest’opera nell’ottobre 2017 in questi termini:

C’è un’opera strategica per il quadrante Conca d’Oro, Valli, Sacco Pastore che avrebbe dovuto vedere la luce anni fa: il ponte ciclopedonale sull’Aniene. Un collegamento fondamentale per arrivare alla fermata Libia della metro B1, previsto infatti tra gli interventi accessori alla nuova metropolitana. I finanziamenti, oltre 3 milioni di euro, ci sono e restano bloccati per l’inefficienza delle amministrazioni municipali che si sono susseguite.

Già nella scorsa legislatura era stata annunciata la costruzione del ponte entro la fine del 2015. Poi ci fu un rinvio al 2016 e infine l’attuale giunta aveva assicurato che i lavori sarebbero iniziati in primavera. In realtà la prima pietra non è stata mai posata: all’inizio per l’immancabile ricorso al Tar da parte di una delle ditte escluse (il Consiglio di Stato diede il via libera solo a luglio 2014) e poi perché la ditta che si era aggiudicata la gara d’appalto è fallita.  Roma Metropolitane e il III° Municipio provarono ad affidare l’appalto alle altre due ditte che avevano partecipato alla gara, ma entrambe si sono ritirate.

Così occorre indire una nuova gara su impulso del Municipio. Ma la giunta del 3° è in grave crisi, con la presidente Roberta Capoccioni che minaccia le dimissioni un giorno sì e l’altro pure. La frattura interna al Movimento 5Stelle non le permette più di governare, tanto è vero che è stato deciso di convocare il consiglio municipale solo una volta al mese e solo per le delibere di ordinaria amministrazione. In sostanza il parlamentino è in stallo e a farne le spese sono gli abitanti dei quartieri Montesacro, Conca d’Oro, Bufalotta, Prati Fiscali e Nomentano che non vedono muovere una foglia.

 

Nell’aprile del 2018 abbiamo poi dato conto della caduta dell’amministrazione M5S in Municipio III, della nomina a delegato del Sindaco della presidente uscente, Roberta Capoccioni, e delle beghe interne al M5S che hanno condannato il Municipio III prima allo stallo e poi ad essere perso dal MoVimento, con la vittoria alle elezioni di Giovanni Caudo.

 

Poco meno di un mese fa infine abbiamo dato conto dello sblocco del progetto del ponte ciclopedonale, con la chiusura della conferenza dei servizi e l’approvazione del progetto definitivo.

 

Quando allora l’assessore Calabrese parla di “… iter amministrativo arenatosi nei soliti ritardi, ricorsi, rinvi e progetti sbagliati ereditati da precedenti amministrazioni.” fa riferimento anche e soprattutto all’amministrazione Capaccioni, sì?

 

Andando poi sulla pagina facebook del presidente del Municipio III, Giovanni Caudo, leggiamo il seguente post, di due giorni successivo a quello di Calabrese:

PONTE PEDONALE DI SACCO PASTORE. ROMA CAPITALE CI FACCIA SAPERE CHI FARÀ LA GARA D’APPALTO. MILLE CITTADINI HANNO FIRMATO E ASPETTANO UNA RISPOSTA.
La Conferenza di servizi per l’approvazione del Progetto definitivo del Ponte Ciclo pedonale di Sacco Pastore si è aperta il 23 settembre del 2019, poche settimane dopo Roma Metropolitane è stata messa in liquidazione dalla giunta capitolina. Ora i pareri di tutti i soggetti coinvolti sono stati consegnati e anche quello della Soprintendenza Statale è stato definitivamente consegnato dopo che Roma Metropolitane ha risposto alle osservazioni fatte al progetto con una nota inviata a Novembre scorso. Non avevamo dubbi che dopo aver spiegato al direttore della Soprintendenza la dott.ssa Porro l’importanza del progetto e la sua qualità le riserve avanzate in un primo momento sarebbero state risolte.
L’unica informazione che ci aspettiamo da Roma Capitale è la risposta ai cittadini, oltre mille firme che chiedono chi farà la gara d’appalto, dato che Roma Metropolitane è in liquidazione. Questa è l’unica cosa che compete alla giunta capitolina, il resto è bassa propaganda che, dovrebbero averlo capito, non incanta più i cittadini ed è solo a beneficio dei pochi fanatici. Manca solo questo atto alla realizzazione del ponte atteso da tanti anni e per il quale come Municipio abbiamo lavorato dal 2018, in silenzio con Roma Metropolitane per avere prima il progetto preliminare, la sua approvazione e la deroga regionale al Piano del parco dell’Aniene firmata dal Presidente della Regione Lazio nel maggio del 2019, e poi il progetto definitivo. Se la gara d’appalto la può ancora fare RomaMetropolitane che ci venga detto e si proceda, diversamente la giunta attribuisca il ruolo di stazione appaltante al Dipartimento Mobilità o a chi ritiene, basta che lo si faccia il prima possibile e si risolva questa incertezza.
Da Roma Capitale ci aspettiamo meno post e più delibere.

 

Dal che capiamo che:

a. il parere della Soprintendenza di cui parla Calabrese è stato positivo non grazie alla provvidenza bensì per il lavoro svolto da Roma Metropolitane, società che la Giunta di cui Calabrese fa parte ha messo in liquidazione, e all’interessamento del Municipio III,

b. il Municipio guidato da Caudo è dal 2018 che lavora al progetto del ponte insieme a Roma Metropolitane,

c. che piuttosto che brindare per un parere positivo di cui non si ha merito, l’amministrazione dovrebbe chiarire subito chi potrà procedere con la gara d’appalto, se Roma Metropolitane, benché in liquidazione, o altro ufficio,

d. che infine vi sono oltre mille firme di cittadini che chiedono si proceda senza ulteriori indugi col progetto del ponte a cui l’amministrazione comunale non si è ancora degnata di fornire una risposta.

 

Diciamo quindi che all’assessore Calabrese è andata bene che si è trovato una persona seria come il presidente Caudo che ha chiosato il suo pezzo con un discreto “Da Roma Capitale ci aspettiamo meno post e più delibere.“.

Visto infatti il tentativo di appropriazione indebita di merito, combinato con la mancanza di risposta sul come procedere, un bel “giù le zampe dal lavoro altrui e vedi de datte ‘na mossa co’ chi deve fa’ ‘st’appalto” ci sarebbe stato tutto.

 

E come se non bastasse l’assessore a cercare di fare il gioco sporco, ci si è messa anche il sindaco Raggi, che dopo qualche giorno, con un’ingenuità desolante, fa un post simile a quello di Calabrese, come se il presidente Caudo non l’avesse già pescato con le dita nella marmellata. Almeno il sindaco nel suo post ha omesso la parte relativa ai ritardi dovuti alle passate amministrazioni, segno che qualcuno deve essersi accorto che l’assessore l’aveva fatta un po’ troppo fuori dal vaso.

 

Dopo questa ennesima bella figura di assessore e sindaco, a entrambi chiederemmo almeno di fornire una risposta alla domanda del presidente Caudo, e del migliaio e più di cittadini: chi potrà occuparsi dell’appalto per il ponte ciclopedonale?

Purtroppo già sappiamo che né l’assessore Calabrese né il sindaco Raggi, da bravi portavoce-dei-cittadini-che-dicono-loro, si degneranno di fornire risposta.

 

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