Siamo ritornati da poco sul degrado delle banchine di Ponte Sisto che hanno fatto da sfondo alle riprese di “Spectre”. Situazione che rischia di compromettere gli sforzi di rilancio turistico di Roma profusi dal ministro Franceschini e dal governatore Zingaretti.
Ed è proprio a Zingaretti che ci siamo rivolti: se l’amministrazione Marino non è stata in grado di riqualificare le zone interessate dai set – le banchine di Ponte Sisto invase da sporcizia, graffiti e rifiuti – che lo faccia Zingaretti dato che ha le competenze sulla pulizia degli argini del fiume tramite l’Agenzia Regionale per la Difesa del Suolo!
L’appello sulle condizioni di Ponte Sisto è stato inoltrato a Zingaretti e ai maggiori attori coinvolti nel risanamento del Tevere.
Ma il Tevere non è solo Ponte Sisto: prendete una delle vedute più classiche e fotografate, la cupola di San Pietro.
Un’immagine ripresa in centinaia di cartoline, foto, depliant turistici.
Spesso di notte, con le banchine immerse nella penombra. O di giorno, con il bagliore acceccante del sole che sfuma e confonde i contorni.
Per quale ragione? Forse per nascondere i graffiti che ricoprono i muraglioni.
La situazione è rimasta identica a quella di due anni fa.
Non un intervento di cancellazione dei graffiti da parte delle autorità competenti.
A proposito della Regione…..oltre ai graffiti è rimasto un altro souvenir dell’incuria e del pressapochismo istituzionale: LE GIGANTOGRAFIE POETICHE DEL PREMIO FERONIA. Ormai distrutte e arrugginite.
Dietro i pannelli in frantumi s’intravede la “firma” dell’assessorato all’ambiente della Regione Lazio.
Questi quadri furono installati alla fine degli anni 2000, quando Zingaretti non presiedeva ancora la regione. Ma c’è un “ma”: parte delle gigantografie risale all’aprile del 2011 – guardate bene il manifesto dell’associazione culturale Allegorein – quando alla Provincia governava…Nicola Zingaretti.
I due pannelli illustrativi sotto al Ponte Cavour mostrano il logo della Provincia.
E’ dunque verosimile che il presidente della regione abbia partecipato all’installazione dei pannelli. Comunque sia, è bene che si decida se mantenerle, restaurandole, oppure le rimuova al più presto nelle condizioni in cui si trovano. E visto che c’è, disponga la rimozione delle scritte vandaliche su ponti e muraglioni.
Ecco il desolante ingresso alle banchine di Ponte Cavour.
E’ bene ricordare che ci troviamo in pieno centro a due passi da piazza San Pietro, davanti al Palazzo della Cassazione. Oltre a Ponte Sisto andrebbe riqualificato questo tratto di sponda visitato da migliaia di turisti. Se non lo fa il sindaco Marino, dovrebbe pensarci Zingaretti…entro l’inizio del Giubileo.
Mancano 7 mesi, c’è ancora tempo.
2 risposte
The abbandono of the TEVERE is NORMAL in Rome.
Its alarming it is true but the indifference is alarming.
Why don’t Roman citizens WORK TOGETHER TO CHANGE it rather than complain and blame public officials.
ITS BETTER TO DO SOMETHING than complain.
Don’t you think ?
Kristin Jones, Founder and Artistic Director of TEVERETERNO onlus
Yes I do, but your use of capitals on the sentence “better do something than complaint” suggests a little irony and criticism about us. The same feeling that I get when I read your rhetorical question “Why roman citizens don’t work toghether” instead of complaining and blaming the town officials – shouldn’t we? – as if reporting and denouncing the situation to the administrators and public opinion (for long since!) was not aimed at CHANGING the situation. But was only a demagogical vent of frustration. Hope I’m getting wrong…anyway
I’m a normal citizen who doesn’t think the state of abandon and deterioration of Rome is normal, so I decided to commit myself to civic engagement, 5 years ago. I did everything in my power, along with my friends and colleagues of Bastacartelloni, to change for better. Our civic history stands as proof of it.
To this end, we officially advised the State, Region and Comune’s head administrators, officials and managers. That’s what I call “do something”. Morover, we put you in copy on one of latest denounce. As an implied request of cooperation to sensitize Comune and region officials….on Tevere bank’s degradation. Together, we can take it!