Questa sembra davvero una buona notizia. E una volta tanto dobbiamo dire bravi alla Sindaca Raggi e al presidente della Commissione Commercio Coia. Ieri, durante una conferenza stampa, hanno annunciato che presto molte strade commerciali di Roma invase dalle bancarelle saranno liberate. I banchi verranno ricollocati in vie limitrofe e non potranno più stare sui marciapiedi.
L’esempio viene dalla via Tuscolana, dove la presidente del VII° Municipio Monica Lozzi, è riuscita ad ottenere lo spostamento di decine di orrende bancarelle in via Tito Labieno, liberando i marciapiedi. Sullo stesso solco, ha spiegato la Raggi, si proseguirà in via Appia Nuova e a Ponte Milvio. Ecco qualche esempio della situazione attuale, indegna di una città del quarto mondo.
A sentire la Raggi e Coia, lo spostamento sarebbe frutto della Delibera 30/2017, il famigerato nuovo regolamento sugli ambulanti voluto da Andrea Coia e criticato fortemente dai giornali e dai blog in quanto assolutamente spostato a favore degli operatori. In realtà, il merito di questo provvedimento, risale al 2015 quando – durante la giunta Marino – fu approvato il nuovo PGTU, il Piano Generale del Traffico Urbano. Secondo quel testo, entro tre anni, le strade di viabilità principale sarebbero dovute essere sgomberate dai banchi che sarebbero stati ricollocati nelle vie secondarie. Lo svela Romafaschifo che ha pubblicato anche la lettera con la quale l’assessore Meloni, responsabile del commercio, sollecita tutti i municipi a trovare soluzioni alternative per le bancarelle collocate sulle principali arterie stradali.
C’è poi un altro strumento che è risultato molto utile per regolamentare il l’ambulantato: il tavolo del decoro che risale al 2014 e che è stato ricordato ieri da Marta Leonori, ex assessore capitolino al commercio e ora candidata alla Regione Lazio per il Pd. “La giunta Raggi – ha scritto la Leonori in una nota – continua a usare due pesi e due misure: indulgente e comprensiva con le bancarelle, severa e rigorosa con i mercati rionali, a cui taglia strumenti e risorse”.
Insomma non è affatto per il regolamento Coia che la città potrebbe ritrovare un minimo di decoro, ma per un vecchio e saggio provvedimento adottato dall’amministrazione Marino. Fa niente di chi siano i meriti. Ciò che conta è che finalmente l’attuale giunta abbia compreso che così non si può andare avanti. E’ la stessa Raggi a parlare di “bancarelle che impediscono la fruizione della città da parte di residenti e cittadini e causano lamentele dei commercianti che non hanno la giusta visibilità per le loro vetrine“. La sindaca ha anche assicurato che “nessun ambulante perderà il lavoro ma saranno spostati in luoghi più consoni che siano comunque appetibili dal punto di vista commerciale, affinchè si possa avere un’immagine di decoro che ricomincia a prendere corpo“.
Parole che accogliamo con favore, anche perché è la prima volta da quando si è insediata la giunta Raggi che si affronta in termini favorevoli alla città uno dei principali problemi di decoro e legalità. Fino ad oggi la questione era stata vista solo dal punto di vista degli ambulanti, ma nessuno aveva messo in discussione il loro sacro diritto di occupare oscenamente i marciapiedi di tutta Roma. Si vede che l’avvicinarsi delle elezioni nazionali e regionali sta mettendo paura ai 5stelle, fino ad ora colpevolmente distratti sul decoro. Forse hanno capito che per guadagnare una manciata di voti dei bancarellari, ne perdono milioni dai cittadini.
Tanto è vero che – come abbiamo denunciato pochi giorni fa – gli ambulanti della Tuscolana hanno bloccato il traffico e mandato in tilt un’intera zona per protestare contro lo spostamento in via Tito Labieno. “Atti intimidatori” li ha definiti ieri la Raggi che ha comunque invitato i gestori delle bancarelle a sedersi al tavolo con il comune per individuare insieme i luoghi degli spostamenti.
“Proseguiremo con il III° Municipio per liberare via Ugo Ojetti“, ha detto un Coia quasi irriconoscibile, mentre sottolineava che il M5S rappresenta tutti i cittadini e sono loro gli unici referenti del movimento. Parole che si potrebbero interpretare come un passo indietro rispetto alle precedenti posizioni del tutto a favore dei bancarellari.
C’è anche da ricordare un’altra possibilità di spostare i banchi che viene offerta dal decreto Minniti sulla sicurezza dei luoghi pubblici per garantire la via di fuga in caso di attentati. Un assessore del II° Municipio, Andrea Alemanni, sta studiando la possibilità di applicare il decreto Minniti all’assurdo mercato di piazzale Flaminio, proprio di fronte l’uscita della stazione della Roma-Viterbo.
La soluzione migliore sarebbe stata l’applicazione della direttiva Bolkestein che avrebbe messo a gara tutto il commercio su strada, ma l’applicazione della direttiva è rimandata alle calende greche. Non si può dunque aspettare ancora. Ecco perché la conferenza stampa di ieri di Raggi e Coia va accolta positivamente. Ma per tributare loro un vero applauso è necessario che facciano due cose: spostare davvero le bancarelle e non fermarsi agli annunci e spostarle nei mercati rionali e non in altre strade.