Ci sarà un’app alla base del nuovo servizio di rimozione auto che dovrebbe partire le prime settimane di dicembre. Dopo ben sei tentativi questa volta il Campidoglio è riuscito ad assegnare l’appalto per i carroattrezzi che a Roma mancano da quattro anni, da quando cioè fu revocata la concessione al CTL, il Consorzio Laziale del Traffico, per presunte irregolarità fiscali.
Da allora, la giunta Raggi ha indetto sei bandi di gara e tutti sono stati annullati dal Tar perché scritti male o pieni di imprecisioni. Un pasticcio che ha messo in imbarazzo i vertici della mobilità capitolina che, per cercare di uscire dall’impasse, ebbero la pensata di affidare il servizio ad Atac. Ovviamente la decisione si scontrò con la realtà dell’azienda, fatta di organizzazione disastrosa e scarsità di mezzi economici. Così, accantonata l’idea di Atac, si ritentò con altri due bandi finché l’ultimo, chiuso a giugno 2019, sembra essere andato finalmente in porto.
A vincerlo un consorzio di tre imprese, composto dalla capofila Italsoccorso che già lavora per Autostrade per l’Italia, Officina Meccanica Settebagni e Angelo Micozzi srl. Quest’ultima metterà a disposizione i depositi giudiziari tra i quali il grande spazio di Tor Cervara. Per coordinare il lavoro dei tre operatori e della Polizia di Roma Capitale, sarà utilizzata un’applicazione che gli autisti dei carroattrezzi dovranno scaricare su un apposito tablet e una piattaforma web tramite la quale i Vigili potranno segnalare l’auto in sosta di intralcio.
Il Consorzio dovrà garantire interventi sul territorio 24 al giorno per 365 giorni l’anno e un tempo di massimo di attesa che potrà variare a seconda dei momenti della giornata. La durata dell’appalto è stata stabilita in 36 mesi e l’avvio ufficiale è previsto il primo dicembre ma è probabile che la vera e propria entrata in servizio dei carri avverrà a ridosso delle festività natalizie dopo un periodo di rodaggio del sistema.
L’appalto, di oltre 15 milioni di euro, sarà finanziato in parte con gli introiti delle multe per le rimozioni e in parte con il bilancio generale del Campidoglio. I carroattrezzi dovranno rispondere alle normative antinquinamento valide per tutti gli altri veicoli in circolazione a Roma, per cui saranno mezzi nuovi e non più i vecchi scassoni ai quali i romani erano abituati fino al 2015, quando il servizio cessò definitivamente.
In questi quattro anni, la capitale è rimasta senza rimozioni e il risultato è stato un caos aumentato in molte strade, soprattutto quelle percorse dai tram. Per esempio in viale Rossini dove il tram cammina in modo promiscuo con le auto e dove la sosta “creativa” ha paralizzato il passaggio dei mezzi pubblici più volte l’anno.
L’intervento dei pochi carroattrezzi presi a noleggio da società private richiedeva lunghi tempi di attesa con la conseguente paralisi del traffico. A rischio anche la circolazione dei mezzi di soccorso, troppe volte rimasti bloccati per la sosta selvaggia, senza che la polizia locale potesse far nulla. La media delle rimozioni fino al 2015 era di 43 mila veicoli l’anno. A partire dal 2016 si è scesi sotto i 9 mila, dunque solo le situazioni emergenziali ma senza una reale disciplina del traffico.
Resta da capire se i nuovi depositi saranno dislocati in aree facilmente raggiungibili dagli utenti. Uno dei motivi di bocciatura dei precedenti bandi fu proprio la distanza dei depositi che non era previsto fossero collegati con i mezzi pubblici. Nel bando attuale, invece, è stabilito il “criterio di prossimità” rispetto ai principali assi stradali e la raggiungibilità con bus o metropolitana.
2 risposte
allora quelli che hanno portato via la macchina a me e almeno ad altre 100 persone (e sono solo quelle che ho incontrato io al deposito la sera stessa, quando abbiamo fatto la fila per pagare e riavere le auto), circa un anno fa ?? Vi assicuro che le rimozioni vanno alla grande, altro che essere rimasti senza . Soprattutto il sabato sera, così ti portano la macchina dal centro città fino sulla Pontina, ben dopo Spinaceto, così tu non puoi in piena notte raggiungere il posto e resta lì fino al lunedi. E paghi per tre giorni ….
La Polizia Locale ha la disponibilità di un ridotto numero di carri attrezzi per le emergenze cittadine. Da un po’ di tempo li utilizzano in grande stile, in genere durante I fine settimana, per fare una specie di retate (che a mio parere non servono a molto se non ad affliggere in maniera esagerata chi ci capita).
Come in tutti gli altri campi, infatti, è molto più efficace la certezza della pena che la sua severità.