Dopo quasi due settimane di travaglio, il sindaco Gualtieri ha ieri comunicato i nomi degli assessori che andranno a comporre la giunta capitolina.
Come abbiamo già scritto, una tanto lunga attesa è il primo segnale negativo proveniente dalla nuova maggioranza, stante che la vittoria di Gualtieri era l’esito più scontato delle elezioni e che quindi l’allora candidato avrebbe avuto tutto il tempo di selezionare la rosa di candidati e candidate da indicare per la giunta. Invece si si è voluto attendere l’esito del ballottaggio e in perfetto stile spartitorio, manuale Cencelli alla mano, si sono scelti gli assessori in base ai consensi ottenuti da questa o quella forza politica, piuttosto che secondo criteri di qualità e competenza.
Purtroppo quindi di qualità e competenza la nuova giunta scarseggia assai.
Vediamo i nomi:
Alessandro Onorato – Assessore ai Grandi Eventi, Sport e Turismo
Andrea Catarci – Assessore al Decentrarnento partecipazione e servizi al territono per la città dei 15 minuti
Barbara Funari – Assessore alle Politiche Sociali e alla Salute
Claudia Pratelli – Assessore alla Scuola. Forrnazione e Lavoro
Eugenio Patanè – Assessore alla Mobilità
Ornella Segnalini – Assessore ai Lavori Pubblici e alle Infrastrutture
Maurizio Veloccia – Assessore all’Urbanistica
Miguel Gotor – Assessore alla Cultura
Monica Lucarelli – Assessore alle Attività Produttive e alle Pari Opportunità
Sabrina Alfonsi – Assessore all’Agricoltura. Ambiente e Ciclo dei Rifiuti
Silvia Scozzese – Vice Sindaco e Assessore al Bilancio
Tobia Zevi – Assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative
Alessandro Onorato – è stato consigliere in Assemblea Capitolina (AC) dal 2008 alla passata consiliatura, prima col PD, poi l’UDC e quindi la lista Marchini. Diremmo che non ha mai lasciato segni evidenti del suo passaggio, ma per noi è stato un piccolo eroe quando nel novembre 2016, in una seduta dell’AC in cui Andrea Coia voleva prorogare di tre anni le concessioni delle bancarelle, non ebbe problemi a denunciare l’assurdità della proposta mettendosi contro tutto il pubblico in aula fatto da ambulanti. Disse tra l’altro Onorato nel suo intervento:
“Quello che si vede per le strade di Roma voi volete sia prorogato di tre anni, si chiede Onorato, ma non eravate quelli che volevano cambiare tutto? Ed infine conclude proponendo di andarli a vedere questi 12.000 titolari di concessioni per il commercio su area pubblica, così magari si scoprirà che in realtà sono molto meno, magari intorno ai 1.500, mentre tutte le altre licenze fanno capo ai soliti pochi nomi che riescono a farne collezione. E qui il pubblico insorge dando ad Onorato del bastardo venduto.”
Lo ricordiamo anche quando si combatteva per l’approvazione della riforma della cartellonistica pubblicitaria, occasione in cui presentò diversi emendamenti che le associazioni cittadine avevano elaborato. Un segnale di ascolto che speriamo voglia replicare in questo nuovo e importante incarico. La delega ai grandi eventi, con il Giubileo e forse l’Expo, sarà una vera sfida.
Andrea Catarci – ce lo ricordiamo ai tempi della battaglia sulla cartellonistica pubblicitaria, nel suo ruolo di presidente dell’allora Municipio XI, quando in più di un’occasione si distinse per attenzione alle richieste di cittadini e associazioni. Ci aspettiamo quindi sarà molto attivo nella sua delega sulla partecipazione, aprendo finalmente l’amministrazione al confronto e ai contributi dei cittadini, in totale controtendenza con l’amministrazione uscente, senza ombra di dubbio la più chiusa che si sia mai vista nella storia recente di Roma. Si occuperà anche di decentramento, un tema su cui Gualtieri ha insistito spesso in campagna elettorale ed ora si vedrà se il Comune riuscirà realmente a delegare risorse e competenze ai Municipi.
Barbara Funari – è una delle neo assessori con le competenze adatte al suo ruolo, essendosi occupata di integrazione, sostegno di minori in difficoltà, volontaria in missioni internazionali e con un’esperienza da assessore alle politiche sociali in Municipio XIV.
Claudia Pratelli – è stata assessore alla scuola nel Municipio III, dove per giudizio unanime ha molto ben figurato.
Eugenio Patanè – consigliere prima in Campidoglio e poi in Consiglio Regionale del Lazio, si è quasi sempre occupato di mobilità. Seppur politico puro, dovrebbe avere le conoscenze per governare la materia ed in ogni caso siamo sicuri che riuscirà a far fare un salto quantico ad un assessorato che negli ultimi cinque anni ha visto solo perfetti ignoranti.
Non possiamo però non segnalare un suo del tutto infelice commento rilasciato lo scorso aprile in relazione ad alcune dichiarazioni pubbliche di Ignazio Marino. Scrisse tra l’altro Patané:
“Ignazio Marino come sindaco è stato una straordinaria, eccelsa, sesquipedale, acclarata, inequivocabile pippa.
…
Scusate dov’è il notaio che vado a firmare anche io?”
A parte che un consigliere regionale non dovrebbe esprimersi con tali toni, ma rivendicare come giusto, a sei anni di distanza, l’ignobile gesto delle dimissioni tramite notaio, invece che con atto di sfiducia in Assemblea Capitolina, fa sorgere seri dubbi sulle convinzioni democratiche del neo assessore e sul fatto che abbia compreso le dinamiche dietro quella storia.
Ornella Segnalini – con un passato da alto dirigente del Ministero delle Infrastrutture, la neo assessore appare avere le giuste competenze per il ruolo. Anche per questo assessorato ci si aspetta un salto quantico al cubo, se solo ci si ricorda di alcuni dei personaggi che l’hanno condotto.
Maurizio Veloccia – questa è una delle caselle più deludenti. Gualtieri aveva infatti nella sua maggioranza il perfetto “cavallo vincente” per questa posizione, quel Giovanni Caudo che aveva già fatto ottimamente nella giunta Marino e che, prima nelle primarie e poi in campagna elettorale, aveva dimostrato di avere la visione giusta per impostare uno sviluppo urbanistico di Roma degno di una capitale europea. Ebbene pare che il veto posto da un influente costruttore romano abbia sortito l’effetto voluto, col problema però che ora Roma si ritrova un assessorato chiave in mano a qualcuno senza competenze, visione ed idee, messo lì solo perché ha raccolto un congruo numero di preferenze alle elezioni.
La nostra speranza è che Veloccia voglia farsi dare una mano da Caudo, anche se ci rendiamo conto che Roma ha perso un’occasione d’oro non assegnando alla persona indubitabilmente migliore l’assessorato all’urbanistica.
Miguel Gotor – professore universitario di storia moderna, ex senatore, scrittore, appare un po’ un’incognita come assessore alla cultura. Staremo a vedere.
Monica Lucarelli – presidente del gruppo Giovani Imprenditori di Roma, appare avere buone competenze nel campo dell’imprenditoria. Per noi il primissimo banco di prova sarà la riforma degli impianti pubblicitari: se vorrà attuarla senza indigi sarà un ottimo primo segnale, se invece comincerà anche lei con dei distinguo, stile Coia, allora ci sarà da preoccuparsi.
Sabrina Alfonsi – è forse la neo assessore più nota ai romani per aver presieduto il I Municipio per due consiliature consecutive. Nonostante la gran messe di voti di preferenza che ha raccolto, il suo operato come presidente di Municipio è stato ad avviso di diarioromano assai criticabile, non sulla base di pregiudizi ma di elementi concreti che nessuno ha ancora confutato. Ora si trova ad affrontare forse il problema più spinoso di Roma e cioè i rifiuti. La posizione del Pd e del Sindaco sulla necessità di chiudere il ciclo dei rifiuti con un impianto realizzato nel territorio capitolino è stata ambigua e contradditoria. La situazione di Ama, per la quale occorre nominare un nuovo amministratore delegato, la mancanza di mezzi e la totale assenza di progetti lasciati dalla precedente giunta, rendono questo ruolo il più difficile. E non basta: la delega prevede anche competenza sull’ambiente, quindi i parchi, le potature, etc. Forse l’idea di accorpare dei temi così complessi in un unico assessorato non è stata brillante.
Considerata, a detta di tutti, la tutt’altro che positiva esperienza in Municipio I e la difficoltà del compito affidatole, vi sono le premesse per un possibile fallimento. Non ce lo aguriamo e quindi speriamo che la neo assessore voglia appoggiarsi a competenze di sicuro valore presenti in maggioranza e riesca nel compito di rimettere Roma in carreggiata in tema di rifiuti e verde cittadino.
Silvia Scozzese – altro nome di peso e competenza, avendo già fatto l’assessore al bilancio con Ignazio Marino.
Tobia Zevi – è questa forse l’unica vera sorpresa della giunta Gualtieri: lo si dava al massimo per un incarico da “sindaco della notte” e invece si vede assegnato un assessorato di peso. Dovrà affrontare questioni complesse e intricate come i piani di zona e la gestione dell’enorme patrimonio immobiliare di Roma
In conclusione, a nostro avviso non si può parlare di giunta di alto profilo, come ha fatto Gualtieri, bensì di una roba di media qualità, con qualche buon elemento ma diverse preoccupanti incognite.
Non il miglior modo di partire, ma senz’altro un enorme passo avanti rispetto alla precedente combriccola di dilettanti allo sbaraglio.