A luglio di quest’anno avevamo pubblicato il comunicato del comitato di quartiere Incis La Pisana in cui lamentavano la mancata riapertura della Biblioteca Longhena, chiusa dall’inizio delle restrizioni generalizzate causa COVID.
Oggi diamo di nuovo voce al CdQ per la buona notizia della riapertura della biblioteca.
Ci siamo avvicinati un po’ increduli al portone metallico della Biblioteca Longhena, sbarrato dal periodo del primo lockdown, la mattina di mercoledì 27 ottobre . Da settimane e da più voci se ne annunciava la riapertura imminente, una notizia da noi vissuta con un mix di diffidenza e speranza.
Ed invece spalancata la porta, siamo stati accolti con entusiasmo dalla Direttrice delle Biblioteche di Roma Maria Rosaria Senofonte, dalla responsabile della Biblioteca Alessia Pompei e dai bibliotecari Nadia Di Bella e Domenico Martone. Accedere nelle salette, alzare gli occhi sugli scaffali, realizzare che questo luogo è ancora vivo è stata una vera emozione.
“Sicuramente c’è tanto lavoro da fare” ci dicono le responsabili “stiamo cercando di ricostruire una squadra. Il problema delle librerie comunali è che manca personale e mancano soldi per assumerne, ma aver riaperto è già importante, vogliamo diventare un punto di incontro e di aggregazione in un quartiere che non ne ha altri”.
Bisogna riconoscere che l’impegno delle istituzioni, della politica, dei vari comitati e dell’interesse degli abitanti di questo quartiere ha dato i suoi risultati nella riapertura della Biblioteca Longhena.
In questo primo periodo di riavvio rimarrà aperta nelle giornate di martedì e giovedì dalle 9.00 alle 15.00 e il venerdì e il sabato dalle 9.00 alle 13.00 con il solo servizio di prestito e restituzione. Con le direttrici abbiamo fantasticato su “progetti espansionistici”, visto che la struttura che la ospita è molto grande, e idee tecnologiche, ma anche sul tornare ad organizzare gli incontri tematici con le scuole, i laboratori per bambini, i cineforum, le presentazione dei libri e i momenti di intrattenimento a vario titolo.
Molto bene la riapertura della biblioteca, ma soprattutto benissimo l’ennesima conferma che l’impegno dei cittadini viene premiato, anche se in tempi un po’ biblici.
Certo, una biblioteca che nel 2021 faccia ancora solo prestito e restituzione di libri, per di più con orari alquanto limitati, fornisce un servizio davvero limitato. L’auspicio è quindi che i “progetti espansionistici” di cui parla il comunicato vengano realizzati al più presto, magari sopperendo in parte alla scarsità di risorse pubbliche con l’impegno del CdQ o di volontari. Quante persone in pensione potrebbero regalare qualche ora del proprio tempo per aiutare a tenere aperti gli spazi della biblioteca? O magari potrebbero farlo alcuni ragazzi mentre la utilizzano come aula studio (sempre che la solita burocrazia renda possibili tali collaborazioni).
Se si pensa, ad esempio, che i ragazzi che gestiscono il cinema Troisi l’annessa aula studio la tengono aperta 24 ore al giorno, ci si rende conto degli ampissimi margini di miglioramento della Biblioteca Longhena.
Speriamo che il neo assessore Gotor dia presto notizia di sé sul fronte delle biblioteche, spesso unico presidio culturale per intere zone di Roma.