Abbiamo ricevuto dall’ufficio stampa del senatore Di Biagio il seguente messaggio:
“Roma, a Villa Borghese le strisce di plastica usate dai vigili per delimitare alcune aree, sono abbandonate ovunque. Ma è un’abitudine ormai consolidata. Tutta plastica che non giova né al decoro né all’ambiente. Chi le ha “dimenticate” potrebbe porre tempestivamente rimedio? Altrimenti chiamatemi che vado io.
Come scrive il senatore, l’abitudine della PLRC di dimenticare i nastri in plastica utilizzati per esigenze di servizio è ormai consolidata. Evidentemente gli agenti pensano che una volta apposti, i nastri divengano res nullius, di competenza al limite degli addetti alla pulizia dell’AMA. Ma così non può essere, giacché su quei nastri c’è scritto chiaramente chi ne è il proprietario e quindi il responsabile. E se pure non rientrerà tra i compiti dei vigili il fare pulizia al termine del loro servizio, lo deve essere senz’altro l’assicurarsi che vi sia qualcuno che questa pulizia la faccia.
E comunque, non sarebbe un bel segnale di cambiamento il vedere un vigile che passando vicino a qualcuno di questi nastri abbandonati lo rimuove o lo raccoglie anche se non è stato lui a posizionarlo? L’appartenenza ad un corpo dovrebbe far sentire tutti gli agenti investiti della responsabilità di quello che il corpo fa. E se qualcuno si dimentica di rimuovere i nastri gialli alla fine del servizio, qualsiasi suo collega dovrebbe sentire il bisogno di provvedere, perché i cittadini non apprezzano o disprezzano il singolo vigile ma bensì il corpo di PLRC nel suo complesso.
Inoltre girando in rete abbiamo trovato una pagina del sito internet del SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale) dedicata al tema dei nastri gialli. Ne riportiamo di seguito il testo:
“Il nastro giallo è molto utilizzato da noi, per i motivi più disparati.
Primo motivo fra tutti la carenza di segnaletica temporanea che il comune dovrebbe invece fornirci in primis per la sicurezza stradale.
Ricordiamo che non è un segnale ma ci aiuta a chiudere strade e zone in occasione di manifestazioni, incidenti e cambi di segnaletica.
Cominciamo ad usarne di meno, come ad esempio per i lavori stradali.
E quando abbiamo finito il nostro servizio, puliamo dove lo abbiamo collocato se possibile.
Se il nastro è sporco chiediamo l’intervento dell’AMA, ma non lasciamolo in giro.”
Ci sembrano parole di puro buon senso e dimostrano che di buon senso nella PLRC ce n’è da qualche parte. Se solo la dirigenza della PLRC, Comandante Clemente ma anche tutti i Comandanti dei Gruppi, riuscisse ad incentivarlo, penalizzando nel contempo i troppi comportamenti menefreghisti e “fancazzisti” …
Notiamo infine quanto sia inusuale che un senatore debba scrivere ai blog per far sentire la sua voce; ma c’è senz’altro da apprezzare il fatto che evidentemente egli non dimentica di essere un cittadino e che il primo passo per risolvere i problemi è denunciarli, laddove purtroppo la gran parte delle persone, inclusi tanti colleghi del senatore Di Biagio, usano girarsi dall’altra parte.