Ripartono oggi i varchi elettronici della ZTL Tridente

Vengono riaccesi oggi i varchi elettronici che controllano gli accessi alla ZTL A1, cosiddetta del Tridente.

Si tratta dell’unica Isola Ambientale di Roma, istituita nel 2014 dall’amministrazione Marino, e benché il PGTU ne preveda in tutto il centro storico siamo ancora fermi a questa.

 

Dello spegnimento dei varchi ci eravamo accorti a febbraio dello scorso anno, nel silenzio più totale dell’amministrazione. Passato oltre un anno, senza che nessuno si sia mai degnato di dare spiegazioni, a febbraio era uscita la notizia della riattivazione dei varchi a partire da aprile, riattivazione poi sospesa a causa della chiusura della fermata Spagna della metropolitana.

Noi il collegamento tra la riaccensione dei varchi e la chiusura della metro non l’abbiamo mai visto, considerato che non è che le persone a piazza di Spagna ci vanno con la metro o con la macchina. Ma evidentemente l’amministrazione non è riuscita a resistere alle pressione di certo commercio locale che coglie ogni occasione per boicottare l’Isola Ambientale, ritenendola deleteria per i loro affari. Costoro devono evidentemente ritenere che i loro clienti in zona ci arrivino in macchina, lasciandola dove lo sa cielo (o forse lo sappiamo tutti che questo è il motivo dei tantissimi veicoli in sosta vietata un po’ ovunque in centro storico, tipo piazza Borghese).

 

Ora che la fermata è stata riaperta, benché con molte scale mobili ancora ballerine, l’amministrazione ha rispettato l’impegno di riaccendere i varchi elettronici della ZTL A1, prevedendo un primo mese di pre-esercizio senza sanzioni automatiche e con agenti della Polizia Locale a presidiare ed impedire gli accessi non consentiti.

Da sottolineare che ora i varchi controlleranno anche gli accessi dei motocicli, anch’essi vietati ai non autorizzati negli orari di settore chiuso.

 

Chi scrive ha partecipato, in rappresentanza di una locale associazione di residenti, ad un incontro in assessorato recentemente proprio sul tema dell’isola ambientale del Tridente.

Si è trattato della prima occasione di ascolto dell’assessore Meleo e dei suoi collaboratori ed è stata da noi molto apprezzata. Peccato che poi della decisione di riaccendere i varchi lo si sia saputo dai giornali, mentre una delle richieste avanzate era di poter continuare a collaborare per poter far finalmente funzionare l’unica Isola Ambientale di Roma.

Vedremo se si è trattato di un incidente nel percorso di totale chiusura che tutti hanno sperimentato finora o se finalmente l’amministrazione ha capito che solo coinvolgendo i cittadini si possono fare passi avanti verso una Roma più decorosa.

 

L’utilità della collaborazione tra cittadini e istituzioni è emersa anche in quella sede, quando ad esempio abbiamo segnalato ai tecnici dell’Agenzia della mobilità, i quali non lo sapevano, che via dei Condotti è tutt’altro che una strada interamente pedonale, dovendo infatti i veicoli provenienti da via Belsiana percorrerla obbligatoriamente.

 

In quella riunione abbiamo ricordato il problema di controllare gli accessi contromano al settore A1, soprattutto da parte dei motocicli, abbiamo richiesto di ripristinare il transito dei veicoli su via Tomacelli e via del Corso, trovando assurdo riversare tutto il traffico nelle stradine attigue, ma soprattutto abbiamo richiesto che le norme vigenti venissero fatte effettivamente rispettare, in particolare con controlli continui delle soste irregolari, sia di quelle al di fuori degli spazi consentiti che dei veicoli non autorizzati che occupano i posti riservati ai residenti.

 

Sul tema della sosta è però emerso un problema che sembrerebbe mettere in discussione la stessa sostenibilità dell’Isola Ambientale.

Una recente sentenza del TAR ha infatti stabilito che le aree di sosta all’esterno del settore A1 che l’amministrazione aveva riservato ai residenti (in passeggiata di Ripetta, Lungotevere in Augusta, Viale Trinità dei Monti) violano le previsioni del codice della strada e devono essere quindi eliminate. Questo vuol dire che chi risiede all’interno del settore A1 della ZTL non solo non potrà lasciare l’auto nei pressi della propria abitazione, essendo la stragrande maggioranza delle strade pedonali o inibite alla sosta, ma non avrà neanche una priorità nelle aree attigue al rione.

 

Ora noi siamo anche d’accordo con una visione che prevede nel lungo termine la quasi totale sparizione dei mezzi privati dal centro cittadino, riservando la mobilità al TPL ed ai vari sistemi di mezzi in sharing, me nel tendere a quell’obiettivo è necessario procedere per fasi, tutelando anzitutto chi non ha alternativa a trovare una sistemazione lecita per il proprio veicolo. Stante infatti la presenza di posti auto regolari nelle aree di bordo del rione, sembrerebbe naturale riservarli in via prioritaria ai residenti della zona, disincentivando così il traffico di ingresso da parte degli esterni.

Non essendo questa previsione più possibile, ed in mancanza finora di una soluzione trovata dall’amministrazione, forti sono i timori che di nuovo la disciplina dell’Isola Ambientale rimarrà solo sulla carta. Senza infatti una minima previsione di posti riservati, i residenti saranno spinti ancor di più a soste “creative” che in quanto molto numerose, anche perché affiancate da tante altre di esercenti locali, verranno il più delle volte tollerate dai vigili, con la garanzia di mantenere l’attuale livello di caos.

 

Staremo a vedere come vanno le cose ma purtroppo le premesse non sono affatto buone.

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