Lo scorso 26 aprile sul Sole24Ore, Innocenzo Cipolletta ha pubblicato un interessante articolo dal titolo: “Crescere mettendoci la …….facciata”. L’ex direttore generale di Confindustria spiega quanto sia importante per il rilancio dell’economia la manutenzione edilizia e propone sgravi fiscali riservati a quei condomini che decidano di ristrutturare le parti esterne.
L’idea di Cipolletta non è nuova ma è del tutto condivisibile. Noi stessi, nel 2012, avanzammo la medesima proposta sul blog Bastacartelloni, convinti che in una città come Roma non ci sia più spazio né mercato per le nuove costruzioni, ma ci sia molto da riqualificare e manutenere. Invece di impegnarsi nella realizzazione di quartieri dormitorio con la metà delle case che restano invendute, le imprese edili dovrebbero essere incentivate a offrire prezzi vantaggiosi per coloro che intendano rifare le facciate, eliminando le scritte che devastano tutti i muri di Roma.
L’incentivo per le imprese e per i condomini deve essere il frutto di una politica fiscale ponderata e di una legge che in qualche modo costringa i proprietari a non lasciare in rovina i propri beni. Ne va anche della sicurezza, dato che troppe volte cornicioni staccati, intonaci gonfi o balconi pericolanti hanno colpito ignari passanti ferendoli o addirittura uccidendoli. E il Giubileo è l’occasione giusta, come fu nel 2000 quando a livello comunale molti palazzi sfruttarono le agevolazioni.
L’esempio viene dalla Francia dove una legge del genere esiste addirittura dai tempi del prefetto Haussmann, che nell’800 ridisegnò il volto di Parigi. Haussmann era talmente orgoglioso del nuovo impianto urbanistico della città che volle imporre di tenerlo al meglio, evitando che le facciate si mostrassero scrostate e vecchie. Ma la legge non fu mai applicata. Tanto che negli anni 60 Parigi era caratterizzata da un colore grigio scuro provocato dai riscaldamenti a carbone. Fu così che il nuovo ministro della cultura, André Malraux, che aveva combattuto a fianco di De Gaulle contro i nazisti, decise che Parigi aveva bisogno di una bella ripulita. Ripescò la vecchia legge di Hausmann e la modificò, costringendo i condomini a rifare le facciate almeno una volta ogni 10 anni.
Quella legge è ancora in vigore e viene applicata scrupolosamente in tutta la Francia. Se i proprietari non dispongono del denaro necessario, il Municipio interviene con finanziamenti agevolati e con sgravi fiscali importanti.
Qualcosa del genere è assolutamente necessario a Roma. Oltre ad una emersione del nero, ad un rilancio del settore edile e dell’occupazione, sarebbe un disincentivo per gli idioti graffitari. Oltre a garantire maggiore sicurezza dei pedoni per evitare casi drammatici come quello accaduto a Napoli un anno fa che costò la vita ad un ragazzo che passeggiava tranquillamente sotto la Galleria Umberto 1°.
Una risposta
Scusate, ma non possono rendere le bombolette spray ILLEGALI in tutta la citta’ metropolitana? Non possono regoilamentare la loro vendita con un sistema informatico che passi alla questura (e in tempi reali) tutti i dati di
NUMERO SERIE BOMBOLETTA
COLORE
ORA DELLA VENDITA
NEGOZIO DELLA VENDITA
2 DOCUMENTI DI IDENTITA’
In piu’, il compratore deve essere tenuto a compilare un modulo (sempre su un computer all’interno del negozio) ove viene spiegato l’USO DEL PRODOTTO.
Quindi devono rendere difficile la vendita di questi coloranti pure tossici.
Se poi si e’ presi, allora una multa di minimo 1,000 EURO deve esserci. Se non si hanno i soldi, si fanno 400 ore di servizio civile pulendo non solo il proprio danno, ma pure quegli degli altri.
Se la persona viene scovata nuovamente, allora si deve procedere con un sistema veloce: arresto, corte, multa, servizio civile e liberta’ vigilata (proprio come fanno negli Stati Uniti, ove non si vede UN GRAFFITO, dico UNO!).
La terza volta, FETINA PENALE SPORCA con record.
Cosi’ si fa’.
Allora se sono veramente i ragazzini a fare ste robe, le cose cambiano. Se invece e’ la MAFIA come penso io, allora no poiche’ al di sopra della legge.