Abbiamo avuto notizia un evento organizzato per domenica 20 dicembre alle 12:00 in piazza del Campidoglio per denunciare il totale disinteresse delle istituzioni rispetto al problema delle barriere architettoniche Questa è la pagina facebook che informa dell’evento e quello che segue è il testo che descrive l’iniziativa:
“FlashMob contro l’indifferenza delle Istituzioni nel superare le Barriere Architettoniche. Neanche con i Fondi per il Giubileo abbiamo assistito a delle migliorie per permettere ad un disabile di vivere come tutti gli altri la città.
Tutto questo è inaccettabile. Domenica 20 Dicembre alle ore 12 ci ritroveremo in Piazza del Campidoglio per Protestare contro un Comune Fantasma ed una Città totalmente non adatta per i Disabili,contro l’enorme spreco di denaro Pubblico solo per Rattoppare la città, solo per far fare bella figura allo Stato Vaticano, e non per Salvaguardare e Migliorare la Vita di Tanti Cittadini relegati al mero compito di spettatori Invisibili. La Manifestazione servirà per sollecitare gli interventi strutturali più urgenti. Roma sarà una città per Disabili.”
Noi cercheremo di esserci, perché, come abbiamo già scritto, siamo convinti che il grado di civiltà di una città si misura osservando le condizioni che riserva ai portatori di disabilità.
Stando a come sta portando avanti la sua azione, diremmo che il commissario Tronca non concorda con una tale affermazione. Peccato.
3 risposte
A che serve fare scivoli per disabili se poi le strisce pedonali sono occupate dalle auto?
Bisogna fare una battaglia culturale per far passare il concetto che l’ACCESSIBILITA’ di Roma è una battaglia che riguarda il 100% dei cittadini, non solo i disabili.
Sono parzialmente d’accordo. Nulla quaestio sulla necessità di rendere libere le strisce pedonali e gli accessi ai marciapiedi per tutti. Ma gli scivoli sono indispensabili per consentire la movimentazione delle carrozzine. E se far rispettare le strisce si potrebbe ottenere dalla sera alla mattina (a forza di multe e rimozioni), per gli scivoli I tempi sono più lunghi.
Sì, certo, ma le due cose possono andare insieme.
Strade con un corretto arredo urbano, incroci che non permettano la sosta, potrebbero liberare i passaggi pedonali senza nemmeno il bisogno di far lavorare i vigili.
Dunque quando un eventuale marciapiedi venisse rifatto per abbattere le barriere architettoniche, bisognerebbe cogliere l’occasione anche per proteggerlo meglio, allargarlo togliendo spazio alla sosta e rendendo gli attraversamenti sicuri per tutti.
In tal modo si farebbe giustizia non solo ai disabili ma al 100% degli utenti deboli della strada.