Sempre più cittadini costretti a scendere in piazza. La volta di Esquilino e Castro Pretorio

Residenti, albergatori, commercianti e lavoratori dei due rioni hanno manifestato chiedendo il rispetto delle leggi esistenti e nuove norme per combattere degrado e delinquenza diffuse

Lo scorso giovedì 8 luglio si è svolta una manifestazione organizzata da abitanti, albergatori, commercianti e lavoratori dei rioni Esquilino e Castro Pretorio.

Sono anni infatti che i due rioni sono interessati da fenomeni di degrado e delinquenza diffuse che, nonostante le denunce e l’impegno di tanti cittadini e associazioni locali, non vengono affrontati ed anzi appaiono peggiorare di giorno in giorno.

 

… sicurezza, igiene delle strade, fornitura dei servizi pubblici quali la raccolta dei rifiuti, l’illuminazione pubblica, l’osservanza delle leggi esistenti contro i tanti reati che quotidianamente si consumano nelle nostre strade, sotto i nostri occhi e, ormai sempre più di frequente, anche sotto gli occhi delle FFOO.

Questi i problemi lamentati dai cittadini, con i reati che spaziano tra lo spaccio di stupefacenti a viso aperto, scippi, borseggi, atti vandalici alle auto parcheggiate e agli esercizi commerciali, aggressioni fisiche e verbali, risse.

Vi è poi un’elevata concentrazione di senza fissa dimora, molti affetti da problemi psichici e da dipendenze, i cui diritti basilari, quelli della persona, “… sono quotidianamente ignorati preferendo la carità a corto raggio alla programmazione di un percorso di recupero e di effettivo reinserimento nella società quando questo è possibile”, scaricando sul territorio tutti i problemi collegati.

 

Queste le richieste avanzate dagli organizzatori:

Chiediamo dunque con forza il reale rispetto delle leggi esistenti e nuove leggi, laddove questa situazione ne faccia riscontrare la necessità.

Chiediamo che le FFOO siano dotati di maggiori strumenti per contenere la criminalità diffusa.

Chiediamo il ripristino del decoro dei nostri Rioni.

Chiediamo definitivamente un piano articolato di interventi speciali per il rilancio a 360° dei Rioni Esquilino, Castro Pretorio e Monti che rappresentano una zona centralissima della città, ricca di significati culturali, archeologici ed artistici, tutelata dall’UNESCO quale patrimonio dell’umanità.

 

 

La manifestazione, partita da piazza Vittorio e terminata in via Giolitti, presso la stazione Termini, è stata molto partecipata: circa 300 persone secondo un rappresentante delle forze dell’ordine, più sui 400 secondo noi che eravamo presenti.

 

 

 

Gli slogan rilanciati durante la manifestazione sono stati essenzialmente “legalità“, “sicurezza” e “vivibilità“; per tutto il corteo si sono alternati cittadini che hanno descritto i problemi lamentati e le troppe richieste inevase dalle istituzioni.

 

Riguardo l’attenzione che una tale straordinaria mobilitazione dei cittadini ha richiamato tra le forze politiche, è stata variegata, con presenze prevedibili e assenze gravi.

Anzitutto va chiarito che la manifestazione non è stata promossa da alcuna forza politica, contrariamente a quanto scritto da qualche organo di stampa. Questa infatti l’intenzione manifestata dagli organizzatori:

Abbiamo voluto organizzare una manifestazione non partitica, non contraddistinta da nessuna bandiera proprio per affermare la nostra volontà, da semplici cittadini, di richiedere alle Istituzioni la realizzazione e il mantenimento dei principi basilari del vivere civile.

 

Ovviamente un’iniziativa con parole d’ordine come “sicurezza” e “legalità” non poteva non attirare l’attenzione di molti esponenti del centrodestra, tra loro l’on. Federico Mollicone, di Fratelli d’Italia, il capogruppo della Lega in Assemblea Capitolina Maurizio Politi e il neo-rappresentante di Forza Italia in Assemblea Capitolina, nonché ancora presidente dell’aula, Marcello De Vito.

L’esponente di Fratelli d’Italia, nonché vicepresidente della Camera dei Deputati, Fabio Rampelli ha anche preso la parola al termine del corteo solidarizzando con i partecipanti; Rampelli ha tenuto a precisare che il suo era più un intervento da rappresentante delle istituzioni che da esponente di un partito ed ha anche ringraziato tutti gli altri rappresentanti politici che hanno voluto manifestare vicinanza ai cittadini.

 

Considerato però che i rioni Esquilino e Castro Pretorio fanno parte del territorio del Municipio I, ci si sarebbe aspettati una cospicua partecipazione di politici di maggioranza del Municipio; invece pare che l’unico rappresentante presente sia stato Stefano Marin, consigliere municipale del PD nonché presidente della commissione lavori pubblici, mobilità e ambiente, che però non è intervenuto con una dichiarazione.

Né la presidente Alfonsi ha ritenuto di essere al fianco dei cittadini in una così partecipata manifestazione, né altri della giunta municipale lo hanno fatto, dimostrando così una distanza enorme dalle richieste di puro buon senso alla base dell’iniziativa.

E dire che la presidente Alfonsi e esponenti della giunta erano probabilmente in zona quando la manifestazione partiva, ma ancora una volta il governo del Municipio I dimostra totale insensibilità per le esigenze dei cittadini e grande interesse per inaugurazioni e presentazioni varie.

 

 

 

Non ci pare neanche di aver visto al corteo la candidata del PD per la presidenza del Municpio I, Lorenza Bonaccorsi, la quale continua a caratterizzarsi per assenza di presenza ma soprattutto di contenuti della sua ormai ufficializzata candidatura.

 

Si è visto invece alla manifestazione Giuseppe Lobefaro, già presidente del Municipio I dal 2001 al 2008 ed attuale candidato presidente al Municipio I per Azione, il movimento guidato da Carlo Calenda. Anche Lobefaro non è intervenuto con una sua dichiarazione ma la sua presenza indica almeno un interesse alle esigenze reali dei cittadini. Vedremo se e come egli vorrà poi formalizzare delle proposte che possano andare incontro alle richieste avanzate.

 

Questo ben riuscito evento fa un po’ il paio con l’assemblea pubblica di una settimana prima a piazza Bologna, quella in cui cittadini e associazioni hanno provato ad interloquire con i responsabili dell’ordine pubblico per ottenere il rispetto delle norme a difesa dei problemi creati dal divertimento notturno.

L’esasperazione di cittadini normalmente miti e pacifici è un fenomeno in aumento a Roma e riguarda sempre più quadranti. Le costanti in tutte le situazioni di degrado sono l’assenza delle istituzioni e il lassismo delle forze dell’ordine, con la gran parte delle normative, sia amministrative che penali, semplicemente ignorate.

 

Sono questi temi che i candidati a sindaco di Roma non possono ignorare perché riguardano condizioni minime di vivibilità di moltissimi cittadini. Gli interventi richiesti sono di diverso tipo e a diversi livelli, ma richiedono la conoscenza dei problemi e idee valide per affrontarli.

Finora nessuno si è neanche cimentato con questi argomenti, neanche la Raggi che, in qualità di sindaco in carica, avrebbe il dovere di provare ad affrontarli. L’ultimo provvedimento preso, un’inutile ordinanza sedicente anti-alcol, non ha spostato di una virgola lo stato delle cose, dimostrando una volta di più l’incapacità e irresponsabilità dell’amministrazione in carica.

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2 risposte

  1. Lo Stato meriterebbe che i cittadini smettano di pagare le tasse. Lo Stato si faccia pagare le tasse da scrocconi ubriaconi e vandali che infestano le nostre città.

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