Chissà se il Sindaco Gualtieri è informato dell’esistenza del NAD, il Nucleo Ambiente e Decoro della Polizia di Roma Capitale. Troppe cose deve ancora imparare il nuovo primo cittadino e certamente non si può fargliene una colpa, ma se vuole davvero riportare ordine nel caotico mondo dei rifiuti è forse da qui che deve partire.
I dati raccolti da Il Fatto Quotidiano stanno a dimostrare che senza questo piccolo nucleo composto solo da 28 agenti, a Roma non si sarebbero praticamente fatte multe per errato conferimento o per aver gettato immondizia in strada.
I 6.400 agenti che compongono la Polizia Di Roma Capitale nel corso del 2020 hanno elevato solo 39 sanzioni! Nello stesso periodo di tempo, i 28 membri del NAD ne hanno comminate 6.361.
Parliamo delle utenze non domestiche, quelle che paradossalmente sporcano di più le nostre strade. Si tratta di ristoranti, bar e attività commerciali che ogni giorno devono gettare scarti alimentari, cartoni per gli imballaggi, plastiche e vetro. Un conferimento scorretto porta a riempire i cassonetti, a inquinarli con materiali sbagliati rendendo vana la differenziata.
Nel documento che Il Fatto Quotidiano ha ottenuto grazie ad un accesso agli atti (hanno dovuto provare due volte, dato che alla prima il Comandante Angeloni aveva negato l’assenso), si legge che è proprio il malcostume di gettare scatoloni interi senza prima schiacciarli o piegarli a farli trovare sempre strapieni.
Il lavoro del NAD si è concentrato anche su questi aspetti, oltre a quanto vi abbiamo raccontato in più occasioni. Le loro inchieste hanno permesso di risalire alla causa di tante discariche abusive che si trovano in ogni angolo della città. Gli svuotacantine illegali che si fanno pubblicità con adesivi che appestano Roma sono i primi responsabili. E poi i roghi tossici che rovinano l’aria. Anche questi sono il frutto della filiera che parte da un apparente innocuo svuocantine che invece è causa di discariche, roghi e inquinamento dei terreni.
Reati ambientali gravissimi sui quali si sono concentrati i NAD che non solo non andrebbero sciolti ma anzi potenziati.
L’Ama, che dovrebbe fare multe con i suoi accertatori, non ha voluto fornire i dati di quante sanzioni sono state fatte, segno che probabilmente hanno poco di cui vantarsi.
Trovare i cassonetti pieni significa per molti lasciare i sacchetti in strada. Questi rifiuti non vanno ad alimentare la filiera della differenziata e dunque finiscono per riempire i camion che li trasportano negli inceneritori nel nord Italia. Lo spiegano i rappresentanti della Lila, l’associazione di lavoratori Ama che spesso ha lanciato ottime idee per combattere il degrado romano.
L’impegno preso da Gualtieri di ripulire la capitale entro Natale deve passare anche dal rinforzo della squadra NAD. La neo assessore Alfonsi, che ha guidato il I Municipio per lunghi anni, dovrebbe essere consapevole del valore di questo piccolo corpo dedicato dal decoro. E c’è da sperare che si faccia portavoce con il resto della Giunta per riconoscere un lavoro indispensabile.
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