Recuperiamo un recente post apparso sulla pagina facebook del Presidente dell’Assemblea Capitolina, Marcello De Vito.
Come si può leggere, il tema è l’ACEA e gli strabilianti risultati che, a detta del Presidente De Vito, l’azienda ha conseguito nel 2018.
Utile record, investimenti in netta crescita, un panorama che più roseo non si potrebbe, tanto da fare i complimenti all’amministratore delegato della società.
Peccato però che il Presidente De Vito non spenda una parola sul servizio reso da ACEA alla città di Roma. Trattandosi infatti di una società di servizi a maggioranza di proprietà di Roma Capitale, da essa più che risultati finanziari strabilianti ci si aspetterebbero dei servizi ai cittadini di grande qualità, o magari anche solo di buon livello, diremmo addirittura almeno decenti.
Perché, che De Vito ne sia a conoscenza o meno, la realtà è invece fatta di servizi ACEA decisamente scadenti, a partire da un’illuminazione pubblica che mai come in questi ultimi due anni fa letteralmente schifo. Si tratta di un problema grave perché non è solo questione di decoro bensì di sicurezza pubblica, essendo difficile e pericoloso camminare su marciapiedi compeltamente al buio ma esponendo le persone anche ad aggressioni favorite dalla scarsa visibilità.
Per accorgersi del problema basta andare in giro per Roma, nelle zone centrali come in quelle periferiche, trattandosi anche in questo caso di un problema che l’attuale amministrazione pare aver “democraticamente” spalmato senza distinguere tra quartieri alti, medi o bassi. Oppure basta leggere la stampa locale, che periodicamente lo affronta (esempi qui, qui e qui).
Purtroppo il Presidente De Vito non è nuovo a salamelecchi del genere nei confronti di ACEA. Anche a fine 2017 aveva ritenuto il caso di lodare la gestione della municipalizzata facendo ben attenzione a nominare l’amministratore delegato. E già allora noi avevamo fatto presente l’assurdità di una società di proprietà comunale che sembra fare profitti tagliando servizi alla città e ai cittadini.
Peraltro De Vito non ci fa una bella figura anche perché fin dai tempi delle nomine dei vertici di ACEA egli era stato indicato come uno degli sponsor, insieme a Roberta Lombardi, del nuovo amministratore delegato.
Già che quelle nomine avvennero col solito metodo partitico, cioè accontentando le varie anime del M5S, alla faccia del governo del cambiamento e delle selezioni dei candidati alla luce del sole. Ma poi vedere un Presidente dell’Assemblea Capitolina che ogni anno si prostra ad incensare l’amministratore di una municipalizzata che invece andrebbe redarguito per il pessimo servizio che rende alla città, dà la percezione esatta di quanto l’attuale amministrazione sia distante ed incurante dei cittadini.
Senza contare che l’ACEA è la stessa società che ha visto il suo Presidente, nominato anche lui dall’attuale amministrazione contestualmente all’AD, clamorosamente arrestato ed attualmente a processo per il progetto del nuovo stadio della Roma. Una circostanza questa che dovrebbe informare tutta l’amministrazione ad un bassissimo profilo quando si parla di ACEA.
Ci piacerebbe che il Presidente De Vito fornisse qualche chiarimento su come si conciliano le sue lodi ad ACEA con i gravi disservizi che da un paio d’anni tutti i cittadini, almeno quelli che non hanno gli occhi foderati dall’ideologia, sperimentano quotidianamente, anche se temiamo che ancora una volta rimarremo delusi.
2 risposte
Ieri, insieme alla bolletta Acea, ho ricevuto un messaggio da parte di Areti in cui spiegavano che c’è un piano salva blackout che prevede la sospensione, con preavviso di 30 minuti, dell’elettricità per massimo 3 turni giornalieri non consecutivi, ciascuno della durata di 90 minuti…Solo a me sembra una follia?
Effettivamente è una cosa molto strana. Sarebbe da approfondire