Chi ci conosce sa che periodicamente cerchiamo di sollevare quello che per noi è uno scandalo inaccettabile, ossia la condizione in cui sono costretti i disabili a Roma.
Già una volta abbiamo scritto come per noi una famosa frase attribuita a Voltaire possa essere declinata come “Il grado di civiltà di una città si misura osservando le condizioni che riserva ai portatori di disabilità”. E come con questo metro di giudizio Roma appare ferma agli albori della civiltà.
Ultimamente abbiamo provato a sollecitare sul tema sia il Vicesindaco Daniele Frongia, che ha una delega all'”accessibilità”, sia l’assessore Baldassarre, che in occasione dell’ultima Giornata mondiale delle persone con disabilità ha dichiarato che l’amministrazione capitolina sta lavorando ad una delibera quadro sulla disabilità. Peccato che nessuno dei due abbia ritenuto il caso di dare un riscontro ai nostri stimoli.
Considerato che su una cosa così importante non si può smettere di battagliare, vogliamo oggi riprendere un’interessante iniziativa intrapresa qualche giorno fa a Dolo, un piccolo comune della città metropolitana di Venezia. In occasione dell’ultima Giornata mondiale delle persone con disabilità a Dolo alcune associazioni hanno organizzato un giro su sedie a rotelle per il sindaco ed alcuni assessori e tecnici del Comune, chiamandolo “SkarrozzanDolo”.
In pratica agli amministratori sono state fatte trovare in piazza una serie di sedie a rotelle sulle quali vi si sono seduti ed hanno percorso alcune strade del centro.
Uno degli organizzatori ha descritto l’occasione come un modo “… per far vedere alle persone normodotate cosa significa disabilità e per verificare l’accessibilità di Dolo che come paese è abbastanza messo bene anche se ci sono cose da migliorare”.
Alla fine del giro il sindaco di Dolo, Alberto Polo, ha dichiarato:
“È stata un’esperienza molto forte, istruttiva e positiva … devo ringraziare Pietro Martire e le associazioni che hanno dato la possibilità alla parte politica e tecnica del Comune di capire quali sono le difficoltà e i problemi che potrebbero essere, in maniera anche semplice, risolti. Istituiremo un gruppo di lavoro che farà un’analisi attenta per attuare poi dei piccoli accorgimenti”.
Non sarebbe un bel modo per Frongia, la Baldassarre o la stessa Raggi per cominciare a dimostrare attenzione per un tema così importante?
Una risposta