Lo scorso 10 luglio abbiamo tutti gioito per lo storico spostamento dei camion bar e di tante bancarelle dall’area archeologica centrale e dal Tridente. Sulla sola via della Croce ne sono stati rimossi due di banchi, uno dal lato via del Corso e l’altro dal lato di piazza di Spagna, con particolare sollievo degli esercenti che da anni dovevano subire l’oscuramento delle loro vetrine.
Se però in via della Croce lo spostamento delle bancarelle è stato fulmineo ed efficace, non altrettando può dirsi delle numerose OSP della strada che invece appaiono sempre meno rispondere a norme di diritto e sempre più al mero profitto degli esercenti, senza riguardo alcuno per le norme di sicurezza, quelle igieniche, la presenza di abitazioni e la stessa decenza.
Quelle che seguono sono delle immagine prese di recente sulla strada in serata, allorché tutti i locali si arrogano il diritto di occupare il suolo pubblico a piacimento ed a prescindere dal possesso di un regolare titolo. Se infatti di giorno si contano 5 OSP su 11 del tutto illegali, la sera tale proporzione passa ad un 5 a 9, con i locali titolari di concessione OSP che si sentono in diritto di raddoppiare o anche triplicare lo spazio loro concesso.
Da notare che via della Croce è una delle strade dove il vincolo del Tridente, emanato dalla Soprintendenza, ha escluso qualsiasi utilizzo commerciale del suolo pubblico, con conseguente decadenza di tutte le OSP a fine 2015.
Se però oggi non è dato cogliere alcuna differenza tra una OSP autorizzata ed una illegale, come possiamo attenderci che la sparizione di tutti i tavolini dalla strada venga effettivamente realizzata?
Chiariamo che noi non saremmo contrari a pochi decorosi tavoli su via della Croce, ma da lì all’indecorosa mensa a cielo aperto di oggi ce ne passa …
Ma soprattutto, se questi locali violano così palesemente le norme relative alle OSP, cosa possiamo aspettarci di tutte le norme igieniche, della qualità dei cibi e delle materie prime, della preparazione del personale, del rispetto delle norme di sicurezza e tributarie? Detta in altri termini, è chiaro o no che un sistema che tollera l’illegalità difficilmente riesce a confinarla entro certi ambiti ma necessariamente offre terreno fertile ai peggiori e più totali abusi? Non è certo un caso se ormai una percentuale spaventosa di locali del centro storico sono in mano della malavita organizzata. Chi meglio di loro infatti sa gestire l’illegalità in maniera efficacie e profittevole?
Per concludere, hanno o no diritto a lamentarsi i titolari delle bancarelle rimosse pochi giorni fa, per il pugno duro mostrato nei loro confronti, mentre si continuano a tollerare comportamenti illeciti plateali sulla stessa strada?
Una risposta
non applicano più il diritto…il bello è che non danno neanche motivazioni. ..