Lo scorso 2 giugno la testata online Termometro Politico ha pubblicato i risultati di un sondaggio sulle elezioni a Roma previste per il prossimo anno.
Molti i dati attesi, almeno da chi veda la realtà con sguardo non offuscato da ideologie, ma anche qualcuno curioso.
Chiarissima anzitutto la contrarietà della gran parte degli intervistati ad un secondo mandato per Virginia Raggi:
Conseguenza questa del giudizio impietoso che si dà all’operato della giunta Raggi:
(sarebbe interessante capire cosa passa per la testa a quel 11,8% di intervistati che alla Raggi hanno dato “10”, ma rimarremo col dubbio).
Molto chiara anche la contrarietà della gran parte degli intervistati per una riproposizione a Roma dell’alleanza PD-M5S a livello nazionale:
C’è però un dato che sembrerebbe anomalo e che mostra curiose preferenze sui possibili candidati sindaco per le prossime elezioni amministrative.
Nonostante quindi la contrarietà della gran parte degli intervistati nei confronti della Raggi, curiosamente il sindaco attuale risulta primo tra i possibili candidati. Ma le anomalie, almeno dal nostro punto di vista, non si fermano qui.
Seconda in classifica risulta, infatti, Giorgia Meloni, quella che già in corsa come sindaco nel 2016 non partecipò al confronto tra i candidati da noi organizzato. Ma soprattutto quella Giorgia Meloni ancora consigliere comunale che risulta tra le meno presenti in Assemblea Capitolina. Come si fa a premiare una candidata simile è qualcosa che sfugge alla nostra comprensione.
Ultima anomalia, sempre a nostro avviso, che vogliamo segnalare è il vedere la presidente Alfonsi surclassare il presidente Caudo. Come può colei che ha un’indiscussa responsabilità nel degrado del centro storico di Roma essere preferita al prof. Caudo che sta portando fuori il Municipio III dalle secche in cui l’aveva precipitato il M5S?
Davvero curioso, infine, il vedere dei giganti come Letta e Cottarelli raccogliere percentuali striminzite.
In conclusione, buona e attesa per noi la prevista bocciatura di un nuovo mandato a Virginia Raggi ma male la mancanza ancora di una proposta alternativa che possa far sperare in un riscatto per Roma.
Terzo nella lista dei preferiti risulta Carlo Calenda ma dove sono le iniziative a Roma del suo movimento Azione?
Praticamente nessun candidato del PD nella lista dei preferiti (la Alfonsi ci permettiamo di non considerarla) mentre sugli organi di stampa si leggono indiscrezioni su possibili candidati che il PD starebbe cercando per Roma. Ma lo avrà capito o no il PD che se non fa i conti col disastro che ha combinato con Ignazio Marino, defenestrato per via notarile, nessun suo candidato sarà mai credibile?