Ancora euforici per lo spettacolo di interi pezzi di città liberati da bancarelle che parevano ormai eterne, abbiamo voluto fare un approfondimento sulla zona di piazza di Spagna, dove alcune postazioni sono state mantenute.
La Determinazione Dirigenziale (DD) che ha disciplinato lo spostamento di tutte le postazioni indica che su piazza di Spagna dovrebbero rimanere solo tre banchi, tutti dedicati esclusivamente alla vendita di fiori. Due di essi li abbiamo individuati, uno dovrebbe essere l’edicola nel mezzo della piazza, mentre l’altro il banco in cima alla scalinata, vicino la rampa di accesso alla metropolitana.
Ebbene entrambi questi banchi da tempo immemore erano dediti alla vendita di tutt’altro che fiori, con quello in cima alla scalinata che non ne ha fatto vedere mai uno. A seguito dello spostamento però questa loro furbata è venuta allo scoperto in maniera inequivocabile ed entrambi i banchi sono stati costretti ad attenersi al contenuto della licenza. Va detto che almeno per quello in mezzo alla piazza la cosa non sarebbe avvenuta senza l’esplicita richiesta d’intervento pervenuta alla PLRC da parte della consigliera Nathalie Naim. Agli agenti, presenti in gran numero anche in piazza di Spagna, era infatti sfuggito il particolare della tipologia di merce ammessa per quel banco, e bene ha fatto la consigliera Naim ad invitarli a segnalarlo al gestore, il quale evidentemente non ha potuto che adeguarsi.
Di seguito le foto col prima e dopo di questi due banchi.
Questo secondo banco, liberato da tutta la paccottiglia che ammorbava il luogo, fa quasi tenerezza ora (ma temiamo non durerà).
Dicevamo che la DD dello spostamento prevede 3 postazioni di fiorai nella zona di piazza di Spagna; quale sarà quindi la terza? Ne rimane una sola, questa:
Non sembra un fioraio, vero? Eh no, proprio per niente. Si tratta infatti dell’ormai mitico caldarostaro di piazza di Spagna angolo via Condotti, quello che in virtù di un titolo “anomalo” non deve sottostare alle stagioni e smettere di sfornare caldarroste il 31 marzo, come tutti gli altri.
Leggende metropolitane dicono che ci ha provato addirittura Monsieur Arnault in persona a far spostare il banchetto dall’angolo di uno dei suoi negozi più prestigiosi (Christian Dior fa parte del gruppo LVMH), ma senza successo. E parrebbe che anche questa volta la postazione storica abbia resistito al tornado che ha spazzato la gran parte delle altre.
C’è però da chiarire a che titolo quel banco può stare lì, e se dovesse venir fuori che è il terzo fioraio di piazza di Spagna, si dovrà giocoforza convertire dalle castagne ai fiori.
Chiudiamo segnalando quello che sta accadendo in una delle postazioni liberate lo scorso 10 luglio, quella all’angolo tra via della Croce e piazza di Spagna, dove da anni un banchetto oscurava le vetrine del negozio Hogan.
Invece del banchetto oggi vi è stata parcheggiata tutto il giorno l’auto della foto, forte del contrassegno per invalidi che si intravede sul parabrezza. Dovrebbe trattarsi del veicolo di un commerciante di zona che usa parcheggiarlo tutto il giorno dove capita, tanto col permesso esposto nessuno gli dice niente. Non sappiamo se si tratti di un permesso valido, se esso viene utilizzato in modo abusivo o se è tutto in regola (il tipo non pare aver problemi deambulatori di sorta). Quello che sappiamo è che se le bancarelle devono essere sostituite da veicoli in sosta, di chiunque essi siano, allora non ci siamo proprio. Se qualcuno con disabilità ha necessità e diritto a sostare in zona, che venga individuato ed assegnato un posto dedicato. Sarebbe però ora, tanto più adesso che si è riusciti a fare il bel repulisti con le bancarelle, che i troppi furbi che abusano dei permessi disabili vengano messi a posto.
Una risposta
cercate di vederci chiaro sulle borse trasformato in fioraio…qualcosa non torna !