La trasparenza negli atti amministrativi è una cosa buona e giusta per cui ha fatto benissimo Virginia Raggi a voler pubblicare la mappa in tempo reale dei cantieri stradali della città. Cliccando su questo link si può trovare l’elenco degli interventi in corso, quelli completati e quelli in corso di aggiudicazione.
In rosso il puntatore indica i lavori in via di svolgimento, in verde quelli ultimati, in giallo in gara e in blu in progettazione.
All’interno di ogni link il dettaglio sull’inizio del cantiere, la ditta esecutrice, il responsabile del Comune e l’importo aggiudicato. Dunque un patrimonio di informazioni importante che può essere utilizzato da ogni cittadino per monitorare gli interventi e conoscere quanto viene speso del proprio denaro.
Il sito, però, riporta i solo i lavori gestiti dal Simu, il dipartimento dei lavori pubblici capitolino, e si riferisce alle strade di grande viabilità: circa 800 km che fanno capo direttamente all’assessorato di Margherita Gatta. Per gli altri 4.700 km di competenza municipale, ancora non c’è un monitoraggio pubblico e occorre affidarsi alla buona volontà del singolo Municipio che a volte è trasparente, altre meno.
Secondo la mappa comunale, in questo momento in tutto il territorio di Roma sarebbero attivi 9 cantieri sulle strade di grande viabilità mentre altri 11 sarebbero in corso di aggiudicazione.
Nella realtà, le cose stanno diversamente. Diarioromano ha contato solo 5 cantieri realmente in corso, un numero piuttosto esiguo se si considerano le condizioni dissestate delle nostre strade. Sebbene, infatti, il riassunto ufficiale pubblicato parli di 9 cantieri, sulla mappa se ne contano solo 7. Di questi 7, due sono chiusi da tempo e risultano aperti solo virtualmente. I 7 cantieri sono i seguenti:
Piazzale Ostiense importo 778.000 euro
Piazza Armellini importo 389.000 euro
Via Nomentana Nuova importo 654.000 euro
Via Nicola M. Nicolai importo sconosciuto
Viadotto Gronchi importo 778.000 euro
Via Pineta Sacchetti importo 779.00 euro
via Tiburtina importo 778.000 euro
Solo cinque di questi cantieri, come dicevamo, sono realmente attivi. Piazzale Ostiense, infatti, risulta concluso. Via Tiburtina è un falso cantiere in quanto è parte dell’opera di allargamento della strada che – come molti sanno – non ha un vero inizio e una vera fine. Via Nomentana Nuova, come si può vedere dalle foto che seguono, è terminato da diversi mesi.
Dunque restano gli interventi su piazza Armellini (foto in alto), viadotto Gronchi (piuttosto sporadici), via Nicolai (per il quale però non dato sapere il costo) e Pineta Sacchetti. Davvero poco in relazione ad un territorio come quello romano e alle strade di grande viabilità che sono le più frequentate dalle automobili e dai motorini e dunque quelle con il maggior rischio di incidente. Secondo la Sindaca, nei prossimi due anni saranno molti i cantieri ad essere avviati in quanto nel bilancio di previsione 2019-2021 sono stati stanziati 250 milioni per la grande viabilità e per i Municipi. In realtà le procedure di gara sono molto lunghe e come abbiamo dimostrato in altre occasioni, il problema sta nelle commissioni aggiudicatrici che non si formano per mancanza di personale. Sono sempre meno i funzionari capitolini che vogliono assumersi grandi responsabilità in cambio di uno stipendio contenuto e così troppe volte si danno malati, si mettono in ferie proprio nel giorno della commissione. E gli appalti non vanno avanti. Potrebbe essere questo il motivo per cui solo 5 cantieri in tutta Roma stanno lavorando.
La soluzione l’abbiamo indicata più volte ed è quella utilizzata in molte grandi città: affidare la manutenzione stradale ad una o due grandi imprese che avrebbero la responsabilità di subappaltare a chi vogliono, garantendo la qualità del lavoro e liberando il Comune dalla gestione di centinaia di microappalti. Questa procedura eviterebbe il rischio di corruzione e farebbe risparmiare denaro pubblico. Per adesso la giunta Raggi ha preferito il vecchio sistema dei microappalti diffusi. Almeno con la pubblicazione on line ha dato un segno di trasparenza. Non è abbastanza ma è un primo strumento che tutti noi possiamo utilizzare per monitorare quello che succede nelle nostre strade.
2 risposte
Ho percorso Via di Tor Carbone due giorni fa (1 gennaio) e sono rimasto molto colpito dal pessimo stato del fondo stradale. Oggi sono stato ancora più colpito dal vedere che, sul sito Strade Nuove, via di Tor Carbone sarebbe stata riasfaltata. Forse saranno stati riasfaltati 50 metri, forse nemmeno quelli, ma lo stato della strada, soprattutto nel tratto che presenta una successione di curve ben visibile anche nella mappa, è veramente pietoso. In questo caso, la differenza tra quanto si vuol far apparire e la realtà è davvero abnorme.
Grazie per la segnalazione a proposito di via di Tor Carbone. Sembra molto interessante. Se lei potesse inviarci una foto del manto stradale potremmo chiedere notizie all’assessorato.