Di questi tempi occorre fare le premesse prima di parlare, altrimenti si viene subito accusati di essere ciò che non si è. Noi siamo a favore degli autovelox anche in città e di zone 30. Riteniamo che la velocità sia una delle cause dell’alto tasso di incidenti a Roma.
Fatta questa precisazione, veniamo a due casi specifici che gridano vendetta per la loro assurdità: i limiti insostenibili sulla Cristoforo Colombo e sulla Salaria. Furono imposti diversi anni fa a causa del manto stradale dissestato.
Su entrambe le strade l’asfalto è stato rifatto da lungo tempo ma i limiti erano rimasti i seguenti: sulla Colombo 50 km/h lungo i rettilinei e 30 km/h in prossimità degli incroci. Sulla Salaria, indistintamente 30 km/h su tutta la tratta. Chiunque abbia guidato una volta nella vita sa che si tratta di velocità non rispettabili su strade a così alto scorrimento, a due corsie per senso di marcia e concepite proprio per essere percorse dalle auto.
Finalmente il Campidoglio ha deciso di intervenire sulla Colombo portando a 80 il limite sui rettilinei e 60 in prossimità degli incroci. Si tratta ora di velocità corrette e adeguate alla tipologia di strada che dunque devono essere rispettate. Lo ha fatto dopo ben due anni dalla conclusione dei lavori sull’asfalto, non si comprende bene il perché di tutto questo ritardo. I più maliziosi sostengono che sia stato un metodo per spennare le tasche dei cittadini, dato che molti punti sono sottoposti al controllo di un autovelox chiamato Caesar.
Diarioromano ne aveva scritto a ottobre del 2019 e sotto quell’articolo sono arrivati molti commenti di cittadini inviperiti per multe davvero poco eque. Ne riportiamo un paio.
I pendolari, colpiti quasi tutti dalla sanzione ingiusta, hanno sottoscritto una petizione che ha raccolto migliaia di firme. Tra le altre cose nel testo si leggeva: “Si tratta di un limite impossibile da rispettare su un’arteria a doppia corsia per ogni senso di marcia. Già si fa fatica a restare entro gli 80 km/h ma quello di 50 è davvero un valore anacronistico per le vetture moderne sempre più affidabili, con freni e pneumatici sempre più performanti“.
La Colombo è una strada tra le più pericolose in Italia ed è giusto procedere ad andature non eccessive, ma il più delle volte la sinistrosità è stata provocata dalle radici dei pini che avevano sollevato l’asfalto. Sui 924 alberi che la circondano, ben 200 avevano provocato l’innalzamento del manto e 11 erano addirittura a rischio crollo. Dopo anni di incuria, finalmente il Comune di Roma utilizzò i 4,7 milioni messi a disposizione per risistemare la strada. I lavori si sono conclusi nel 2020 ma i limiti erano ancora quelli vecchi fino a che mercoledì scorso sono apparsi i primi cartelli con il numero 80.
Nessuna novità, invece, sulla Salaria dove ancora vige il tetto dei 30 km/h imposto durante l’amministrazione Raggi per la presenza di decine di buche e voragini. Il tratto compreso tra il Raccordo e Prati Fiscali è stato completamente rifatto e versa in buone condizioni. A settembre del 2021, da queste pagine abbiamo sollecitato un innalzamento del limite perché nessuno rispetta i 30 imposti dai cartelli e non potrebbe neanche farlo, provocando intralcio alla circolazione. Ma la Salaria pare dimenticata dai nostri amministratori. Se qui si dovesse verificare un incidente con gravi conseguenze, si aprirebbe certamente un contenzioso tra le compagnie di assicurazione che cercherebbero di scaricare le responsabilità sugli automobilisti, colpevoli di eccesso di velocità.
Un eccesso che non ha alcun senso e che viola i criteri di ragionevolezza e proporzionalità richiesti da diverse sentenze della Cassazione e della Corte Costituzionale.
2 risposte
“Limite anacronistico per vetture performanti”, in un anno 4 morti…
Quindi Sergio 30 km/h per lei è un limite corretto? Lei ritiene che sia così che si risolve il problema dei 4 morti di quest’anno o ci sono altre soluzioni? Ad esempio imporre e far rispettare limiti ragionevoli (60 e 80), fare alcol test, configurare le strade in modo da evitare incroci a raso creando rotonde, evitare la doppia fila, segnalare adeguatamente i semafori.
No, secondo lei, mettere il limite a 30 o a 50 risolve. Guardi che così si fanno solo multe ingiuste e i morti ci saranno lo stesso.