Tutti sanno che l’estate inizia il 21 giugno con il solstizio, appunto, d’estate.
A Roma invece da quando c’è il governo del cambiamento, rigorosamente a cinque stelle, l’estate arriva con un mese e mezzo di ritardo, intorno ai primi di agosto.
L’anno scorso, ad esempio, il sindaco Raggi ha inaugurato la spiaggia Tiberis solo il 3 agosto, meglio comunque del 2018, quando l’apertura ci fu il 4 di agosto.
Quest’anno siamo alla fine di luglio e non è ancora dato conoscere il giorno di apertura, anche se notizie di stampa parlano di oggi, venerdì 31 luglio. Siamo andati in loco e abbiamo visto che il solito argine sotto ponte Marconi è in via di preparazione, per cui temiamo che l’inizio della stagione “balneare” oggi avverrà solo parzialmente. Ma staremo a vedere in queste ore.
All’entrata anche quest’anno c’è il solito orrido ed inutile cartello, come a preparare gli ospiti sul livello di decoro del luogo.
Sotto l’area si presenta ancora in via di preparazione, con una striscia di prato inglese vicino al fiume che appare ben curato ma il resto che deve essere ancora allestito.
Anche se nell’agenda comunale non è precisato, siamo sicuri che il sindaco Raggi non mancherà di partecipare all’inaugurazione, non rendendosi conto ancora una volta che ad aprire una struttura estiva con quasi due mesi di ritardo ci si dovrebbe vergognare.
Se nei primi anni di governo cittadino l’amministrazione M5S aveva l’alibi dell’inesperienza e della necessità di rimettere in moto una macchina ingolfata, come hanno sempre detto loro, passati oltre quattro anni è ormai chiaro che siamo di fronte ad un’incapacità antropologica di portare a compimento anche compiti facili da parte dei soggetti selezionati dal sindaco.
Non si capisce infatti cosa ci sia di difficile nel predisporre un piano di realizzazione di Tiberis in modo da aprire lo spazio a giugno, mettendolo a disposizione dei cittadini per quattro mesi, invece dei due soliti, peraltro spendendo gli stessi soldi.